RIFUGIO LAGHI GEMELLI
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Ci avventuriamo per la prima volta sulle Orobie con i ragazzi….. scandaloso non averli ancora portati…… e, per farlo, scegliamo di pernottare al Rifugio Laghi Gemelli.
In realtà l’idea è quella - tempo e neve permettendo - di fare un anello toccando il passo Mezzeno (mt.2.140) e, da esagerati ….. arrivare alla Cima Giovanni Poalo II (mt. 2.230)!!!
Arrivati a Carona, lasciamo la macchina al parcheggio nei pressi del campo sportivo.
Il sentiero parte poco distante, è subito abbastanza ripido e sale a zig-zag fra i pini; qualche apertura tra gli alberi consente di vedere la sottostante Carona.
Un piccolo torrente scende dalla montagna e bagna il sentiero; nei punti in cui il sentiero si avvicina, alcuni cartelli segnalano il pericolo di piene improvvise e occorre inoltre prestare attenzione ai gradini in legno scivolosissimo che si trovano lungo il sentiero nel bosco… Ricky ne sà qualche cosa, avendo sperimentato di persona con il suo fondoschiena!!!!
Ad un bivio andiamo a sinistra e continuiamo con minore pendenza. Alcune tracce di sentiero consentono di tagliare i tornanti e abbreviare il percorso.
Oltrepassiamo un ponticello di legno a circa quota mt. 1360.
Subito dopo incominciamo a trovare le prime tracce di neve; siamo a maggio, ma la stagione nevosissima ed il freddo che si è mantenuto fino ad ora, a primavera inoltrata, ha permesso che la neve si mantenesse ancora abbondante.
Facciamo quindi attenzione ad alcuni tratti del sentiero che sale ripido e diventa scivoloso a causa della neve ghiacciata; il versante di salita infatti è a nord.
Percorriamo un altro tratto molto ripido con dei corti tornanti dove l’attenzione è d’obbligo e continuiamo con un tratto in piano passando accanto a un precipizio; qui la neve è molto abbondante e anche un po' più molle… con molta cautela facciamo passare i ragazzi e poi torniamo a salire entrando in una valle più ampia.
Superiamo un ponticello di pietra presso una chiusa sul torrente e raggiungiamo un bivio (mt. 1.770); continuiamo sul sentiero n. 213 delle Orobie Orientali in direzione del Rifugio che dista ormai 1 ora e 30 minuti.
Costeggiamo due laghi artificiali delle dighe Enel: il Lago Becco ed il Lago Casere … ampi segni di disgelo rendono la visone degli specchi d’acqua bella e inquietante al tempo stesso.
Ora siamo in una bella valle, purtroppo un po’ deturpata dai tralicci e cavi dell’Enel… sarebbe il caso che in questi posti venissero interrati??? Forse si!!!
Proseguiamo con cautela costeggiando lo stretto sentiero nella neve che lambisce i laghi.. le cispole non sono necessarie…la neve tiene ancora nonostante sia tormentata.
Dopo aver attraversato un’ultima valletta che divide il Lago Casere dai Laghi Gemelli… giungiamo in vista del Rifugio…
Il cielo si copre e si rannuvola… incomincia a scendere qualche fiocco di neve… ma ormai ci siamo..
Giunti al Rifugio mentre Gio ed io ci dedichiamo ad una bella merenda con tè e torta al grano saraceno e mirtilli rossi.. Ale e Ricky, calzano le ciaspole e portano a termine l'ascensione-raid della "montagnola" antistante il rifugio... non ne hanno mai abbastanza di salite e scattano qualche foto dall'alto.
Un'ottima cena ed una buona dormita...!!!
Il mattino dopo il cielo è blu e, valutata come non fattibile il nostro programma di raggiungere il passo con i ragazzi bighelloniamo fuori al rifugio giocando nella neve e poi decidiamo di rientrare passando per il lago Colombo e la variante del sentiero n. 250 che scende dal versante opposto della diga...

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