Come vagabondare sotto le Grigne senza incontrare (quasi) nessuno...
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Ho deciso... scriverò un libro.
Il titolo?
"Montagne col contagocce"... d'altronde ultimamente sto facendo parecchia esperienza in tal senso.
Una delle poche domeniche libere... col solito incubo del "torna presto"... risolvo con un giro su terreno conosciuto, ad una sola oretta di macchina da casa. Parto presto, così da massimizzare il tempo dedicato alla camminata.
Parto da Rongio che è ancora buio... accendo la frontale nella speranza che i cacciatori che si sentono in giro per il bosco non mi scambino per un ungulato... dei quali peraltro non ho nè la snella silhouette nè l'agile portamento.
Fino al rif. Rosalba seguo quasi fedelmente il mio itinerario del 13/7/2013. Da Rongio (segnavia 13) strada asfaltata che presto diventa mulattiera, deviazione a destra (13b), breve tratto acciottolato abbastanza ripido, quindi a sinistra (cascina con fontana), dopo un centinaio di metri si prende un sentiero a destra (sempre 13b, ma all'attacco non è indicato). Stavolta tralascio la salita al Baitello di Manavello ed opto per la più diretta salita alla Bocchetta di Portorella. Da qui a destra, facendo sempre attenzione a non perdere i bolli, si risale la dorsale su terreno misto, a tratti alquanto ripido, in alcuni punti attrezzato con catene, fino a sbucare nei pressi dello Zucco di Portorella e del Pertusio. Da qui più tranquillamente il sentiero raggiunge il rif. Rosalba.
Breve sosta e riparto alla volta della Grignetta. Con qualche tratto attrezzato si raggiunge prima il Colle Garibaldi e poi il Colle Valsecchi... Data un'occhiata a "cosa" sta venendo su dal sentiero della Direttissima (ed, immagino, sull'ultimo tratto della Cermenati) decido al volo un cambio di rotta.
Prendo a sinistra per la solitaria Val Scarettone. Qualche catena aiuta a percorrere il primo tratto di canalini e stretti passaggi (una volta ci passavo meglio), poi un tratto di sentiero a zig-zag, ed infine l'ultima ripida rampa (catena) portano alla Bocchetta del Giardino.
Da qui lungo il tracciato della Traversata Alta scendo alla Bocchetta di Campione (o Buco di Grigna) dove faccio la sosta pranzo.
Rifocillatomi, inizio a scendere il (brutto) sentiero che porta al rif. Elisa e poi la successiva infinita mulattiera che passando dalla Grotta della Ferrera (fontana) riporta a Rongio.
Un inaspettato incontro e quattro chiacchiere col Luìs chiudono questo bell'anello.
Il titolo?
"Montagne col contagocce"... d'altronde ultimamente sto facendo parecchia esperienza in tal senso.
Una delle poche domeniche libere... col solito incubo del "torna presto"... risolvo con un giro su terreno conosciuto, ad una sola oretta di macchina da casa. Parto presto, così da massimizzare il tempo dedicato alla camminata.
Parto da Rongio che è ancora buio... accendo la frontale nella speranza che i cacciatori che si sentono in giro per il bosco non mi scambino per un ungulato... dei quali peraltro non ho nè la snella silhouette nè l'agile portamento.
Fino al rif. Rosalba seguo quasi fedelmente il mio itinerario del 13/7/2013. Da Rongio (segnavia 13) strada asfaltata che presto diventa mulattiera, deviazione a destra (13b), breve tratto acciottolato abbastanza ripido, quindi a sinistra (cascina con fontana), dopo un centinaio di metri si prende un sentiero a destra (sempre 13b, ma all'attacco non è indicato). Stavolta tralascio la salita al Baitello di Manavello ed opto per la più diretta salita alla Bocchetta di Portorella. Da qui a destra, facendo sempre attenzione a non perdere i bolli, si risale la dorsale su terreno misto, a tratti alquanto ripido, in alcuni punti attrezzato con catene, fino a sbucare nei pressi dello Zucco di Portorella e del Pertusio. Da qui più tranquillamente il sentiero raggiunge il rif. Rosalba.
Breve sosta e riparto alla volta della Grignetta. Con qualche tratto attrezzato si raggiunge prima il Colle Garibaldi e poi il Colle Valsecchi... Data un'occhiata a "cosa" sta venendo su dal sentiero della Direttissima (ed, immagino, sull'ultimo tratto della Cermenati) decido al volo un cambio di rotta.
Prendo a sinistra per la solitaria Val Scarettone. Qualche catena aiuta a percorrere il primo tratto di canalini e stretti passaggi (una volta ci passavo meglio), poi un tratto di sentiero a zig-zag, ed infine l'ultima ripida rampa (catena) portano alla Bocchetta del Giardino.
Da qui lungo il tracciato della Traversata Alta scendo alla Bocchetta di Campione (o Buco di Grigna) dove faccio la sosta pranzo.
Rifocillatomi, inizio a scendere il (brutto) sentiero che porta al rif. Elisa e poi la successiva infinita mulattiera che passando dalla Grotta della Ferrera (fontana) riporta a Rongio.
Un inaspettato incontro e quattro chiacchiere col Luìs chiudono questo bell'anello.
Tourengänger:
Daniele

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