Tempo da lupi, mangiata da lupi. Rifugio Dumenza m.941
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Un sabato piovoso e temporalesco... ma si decide comunque un'uscita programmata da tempo con Ale, di quelle che raramente prediligiamo ma che quanno ce vò ce vò. :)
Il ritrovo, come sempre, è da me in Valganna... piove che Dio la manda, e in giardino ho la fila di talpe, volpi e cinghiali che reclamano la mia ospitalità. Ma imperterrito e col cuore di pietra esco dal cancello, difficoltà T6, e salgo in auto. Ale si rende subito conto delle difficoltà che incontreremo oggi e ci dirigiamo a Ponte Tresa per reperire l'attrezzatura adeguata, senza la quale non ce l'avremmo mai fatta.
Ci imbuchiamo nella valle del Tresa, dove sotto la strada - già in passato disastrata dalle acque e chiusa al traffico per anni - il fiume urla paurosamente... a Luino sembra quasi che il Tresa sia in strada, tale è l'acqua che scende. No, oggi non ce la possiamo fare... pausa cappuccino. T4+
Saliamo in val Dumentina, e qui decido di puntare alla nostra meta in discesa, anzichè in salita, lasciando l'auto a Pradecolo, dove il rifugio è fresco di riapertura. Dopo aver fatto sfogare un po' la pioggia ci dirigiamo verso l'Alpe Fontana, ignorando il bivio che subito c'indica la strada per la meta finale, il Rifugio Dumenza, dove ci sarebbe da attraversare due torrentelli belli in piena su un sentierino che in queste condizioni potrebbe rivelarsi ostico. Dieci anni fa' avevo raggiunto l'Alpe Pra Bernardo ben oltre, con un sentiero più largo e agevole verso il quale puntiamo... il guaio è che anche i torrenti della Val Cortesel sono belli "larghi" oggi! Passane uno... passane due... il terzo è già più impegnativo... il quarto è quasi impossibile da varcare, tanto che ne usciamo solo usando un cordino. Una comoda passeggiata di neanche un'oretta diventa una piccola "Dumentina Adventure", ma passato questo ostacolo viene la parte più dura della giornata...
Raggiunto in quindici minuti per carrareccia il bel rifugio ci toccherà affrontare la simpatia di Matteo e soprattutto la sua cucina, che consumiamo con voracità lupesca in compagnia del non meno lupesco gestore (tra l'altro alpinista di tutto rispetto e dal carnet invidiabile)... T6+
Superata la parte più aspra e dura della giornata siamo talmente distrutti dal dover chiedere un passaggio con la jeep fino all'Alpe Pra Bernardo all'impietosito Matteo, il quale ne approfitta per ripulire il tubo che fornisce d'acqua il suo rifugio e poi ci saluta, mentre in quel frangente mi si pone davanti uno stupito cerbiatto, il quale si sarà chiesto cosa facevamo lì è con questo tempo: ma non eravamo i soli, dato l'elevato numero di fungiatt incontrati sin dalla mattinata.
Infine risaliamo a Pradecolo per il sentiero evitato prima, dove arriviamo in men che non si dica. Intanto il cielo si è un po' aperto regalandoci un Verbano davvero magico: peccato che oggi abbiamo lasciato a casa le macchine fotografiche.
Oggi è' stata davvero dura, ma quanno ce vò ce vò. ;)

Giornata piacevole,passata in assoluto relax!!!!Ogni tanto ce la concediamo!Consigliatissima,una visita a questo stupendo rifugio,dove non mancano ospitalità,competenza,ottima cucina e soprattutto la grande simpatia di Matteo.
Tourengänger:
Poncione,
froloccone


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