Monte Cavallo (2323)
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In Monte Cavallo è una bella piramide che si alza da Passo San Simone ben distinto dalla cresta formata dalle cime circostanti che costituiscono lo spartiacque fra il ramo di Mezzoldo della Valle Brembana e il comprensorio sciistico di San Simone.
Qui propongo un anello che giudico interessante per gli ambienti attraversati, sia sotto il profilo naturalistico: numerosa e la flora e gli incontri con camosci e marmotte sono quasi certi; con un po' di fortuna si può osservare l'aquila ... e, magari, anche l'orso che recentemente ha fatto la sua comparsa da quelle parti.
DIFFICOLTÀ. Escursione abbastanza impegnativa ma le difficoltà restano in campo escursionistico (T3). Alcuni smottamenti rendono insidioso il tratto che porta alla cresta del Monte Cavallo; raggiunta la cresta il sentiero scompare e si prosegue lungo una flebile traccia seguendo i segnavia e tenendo come riferimento la grossa croce della vetta. Il sentiero, per tutto il tragitto e sufficientemente segnalato. Notevole lo sviluppo e anche il dislivello in salita.
QUOTA MASSIMA: m 2323, la cima del Monte Cavallo
QUOTA MINIMA: m 1315 a Madonna delle Nevi.
DISTANZA: km 17,3
TEMPO TOTALE, comprese le soste: 8h 55'
TEMPO DI MARCIA: 7h 40'
NOTE SUL PERCORSO. Da località Fraccia ho raggiunto Madonna delle Nevi percorrendo la strada. Prima di raggiungere il gruppo di fabbricati che compongono il complesso del Rifugio, si devia a destra per la strada sterrata che supera il fiume Brembo con un ponte. La si abbandona in corrispondenza del secondo ponticello che consente di superare il torrente che, in quel tratto, scorre parallelo al Brembo (sulla sinistra orografica). SI segue il Sentiero delle casere (n° 115) fino a raggiungere l'Alpe Terzera comunale (m 1600 circa). A questo punto si abbandona il Sentiero delle casere e ci si dirige verso est in direzione del Passo di San Simone. Prima di raggiungere il Passo, a quota 1940 circa, sulla destra si stacca la traccia di sentiero che punta a sud verso il costone del Monte Cavallo (cartello segnaletico divelto). Superato il costone si raggiunge la cresta occidentale del Monte Cavalle che si deve risalire fino a raggiungere il ripido pendio che rapidamente consente, in terreno libero, di raggiungere la cima.
Percorrendo a ritrosa la traccia della salita ci si riporta al bivio di quota 1940 e si riprende il sentiero per Passo San Simone. Dal Passo, tenendosi sul versante di San Simone, si passa sotto la cima del Siltri perdendo leggermente quota, fino ad incrociare il sentiero il sentiero 101 (Alta via delle Orobie occidentali), che si segue in direzione ovest fino alla Forcella Rossa (m 2058). Si scende sul versante opposto transitando il Cascinetto del Siltri (m 1973) e, quindi, il Lagheto di Cavizzola (m 1920). A questo punto il sentiero riprende a salire dolcemente fino alla Baita di Piedivalle (m 1943) e poi più ripido fino a raggiungere un passo senza un preciso nome a quota 2092, poco sotto la cima del Monte Azzaredo. Si scende sul versante opposto fino a raggiungere il Bivacco Zamboni (visibile dal passo) dove si abbandona il sentiero 101, per dirigersi verso valle in direzione sud. Transitando per una serie di alpeggi: Baita Laghetti, Baita Arletto, Casera Azzaredo, Baite del Pigolotta, si fa ritorno alla località Fraccia.
METEO. Tutto sommato una bella giornata, con numerose nubi in salita dal fondovalle.
Qui propongo un anello che giudico interessante per gli ambienti attraversati, sia sotto il profilo naturalistico: numerosa e la flora e gli incontri con camosci e marmotte sono quasi certi; con un po' di fortuna si può osservare l'aquila ... e, magari, anche l'orso che recentemente ha fatto la sua comparsa da quelle parti.
DIFFICOLTÀ. Escursione abbastanza impegnativa ma le difficoltà restano in campo escursionistico (T3). Alcuni smottamenti rendono insidioso il tratto che porta alla cresta del Monte Cavallo; raggiunta la cresta il sentiero scompare e si prosegue lungo una flebile traccia seguendo i segnavia e tenendo come riferimento la grossa croce della vetta. Il sentiero, per tutto il tragitto e sufficientemente segnalato. Notevole lo sviluppo e anche il dislivello in salita.
QUOTA MASSIMA: m 2323, la cima del Monte Cavallo
QUOTA MINIMA: m 1315 a Madonna delle Nevi.
DISTANZA: km 17,3
TEMPO TOTALE, comprese le soste: 8h 55'
TEMPO DI MARCIA: 7h 40'
NOTE SUL PERCORSO. Da località Fraccia ho raggiunto Madonna delle Nevi percorrendo la strada. Prima di raggiungere il gruppo di fabbricati che compongono il complesso del Rifugio, si devia a destra per la strada sterrata che supera il fiume Brembo con un ponte. La si abbandona in corrispondenza del secondo ponticello che consente di superare il torrente che, in quel tratto, scorre parallelo al Brembo (sulla sinistra orografica). SI segue il Sentiero delle casere (n° 115) fino a raggiungere l'Alpe Terzera comunale (m 1600 circa). A questo punto si abbandona il Sentiero delle casere e ci si dirige verso est in direzione del Passo di San Simone. Prima di raggiungere il Passo, a quota 1940 circa, sulla destra si stacca la traccia di sentiero che punta a sud verso il costone del Monte Cavallo (cartello segnaletico divelto). Superato il costone si raggiunge la cresta occidentale del Monte Cavalle che si deve risalire fino a raggiungere il ripido pendio che rapidamente consente, in terreno libero, di raggiungere la cima.
Percorrendo a ritrosa la traccia della salita ci si riporta al bivio di quota 1940 e si riprende il sentiero per Passo San Simone. Dal Passo, tenendosi sul versante di San Simone, si passa sotto la cima del Siltri perdendo leggermente quota, fino ad incrociare il sentiero il sentiero 101 (Alta via delle Orobie occidentali), che si segue in direzione ovest fino alla Forcella Rossa (m 2058). Si scende sul versante opposto transitando il Cascinetto del Siltri (m 1973) e, quindi, il Lagheto di Cavizzola (m 1920). A questo punto il sentiero riprende a salire dolcemente fino alla Baita di Piedivalle (m 1943) e poi più ripido fino a raggiungere un passo senza un preciso nome a quota 2092, poco sotto la cima del Monte Azzaredo. Si scende sul versante opposto fino a raggiungere il Bivacco Zamboni (visibile dal passo) dove si abbandona il sentiero 101, per dirigersi verso valle in direzione sud. Transitando per una serie di alpeggi: Baita Laghetti, Baita Arletto, Casera Azzaredo, Baite del Pigolotta, si fa ritorno alla località Fraccia.
METEO. Tutto sommato una bella giornata, con numerose nubi in salita dal fondovalle.
Tourengänger:
Alberto C.

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