Rifugio "Marco Balicco" (m 1963) e Monte Azzaredo (m 2118)


Publiziert von Alberto C. , 4. November 2018 um 18:26.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:29 September 2018
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 680 m
Abstieg: 680 m
Strecke:Vedi apposito paragrafo nella descrizione dell'escursione.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si percorre l'intera Valle Brembana, dopo la lunga galleria di Lenna seguire le indicazioni per Passo San Marco. Superato l'abitato di Mezzoldo si prosegue lungo la SP 9, superate le località Madonna delle Nevi e Riva, dopo circa km 7, si arriva alla località Fraccia. Possibilità di parcheggio all'esterno del tornante n 7.

Una facile, ma appagante, escursione nella Foresta regionale Azzaredo-Casù, all’interno del Parco delle Orobie bergamasche. Un angolo dell’alta Valle Brembana che ha conservato numerose testimonianze della dura fatica svolta dall’uomo per rendere produttivi questi aspri territori. Nei pressi del Rifugio Balicco si può osservare un bàrek:, recinto in pietra a secco per il raggruppamento del bestiame. Lungo il percorso sono numerosi i mucchi di pietra realizzati per dissodare i pascoli; e, infine, incise nel “tenero” micascisto che compone questi monti, si possono osservare numerose iscrizioni e coppelle: incavi emisferici dal probabile significato religioso-propiziatorio.
l Rifugio Marco Balicco, (m 1963) è di recente realizzazione: inaugurato nel luglio 2015, ed è stato realizzato in legno integrandolo con un preesistente edificio in pietra facente parte dell’Alpe Laghetto. SI colloca lungo il tratto del Sentiero 101 (delle Orobie occidentali) che collega il rifugio Benigni al rifugio Dordona. E’ custodito e ha una dozzina di posti letto (contatti: telefono rifugio: 035 0667343).
L’accesso al Rifugio Balicco può avvenire da diversi punti della strada (SP 9) che sale al Passo San Marco: da Madonna delle Nevi, percorrendo il sentiero n. 124; dal tornante n 5; dalla località Fraccia; dal tornante n 9 (accesso ufficiale); dal Passo San Marco percorrendo il Sentiero 101.
Quello che descrivo in questa relazione è quello che parte dalla località Fraccia. Credo di averlo già descritto in una precedente relazione, almeno fino al Rifugio.

LOCALITA' DI PARTENZA.   Mezzoldo, località Fraccia (m 1510).

ATTREZZATURA.   Normale da escursionismo.

DIFFICOLTÀ.   T2. Si svolge su sentieri facili e ben segnalati.

QUOTA MASSIMA:  m 2118, la cima del Monte Azzaredo.

QUOTA MINIMA:  m 1497, poco dopo la partenza, nei pressi della Fraccia.

SVILUPPO:  km 8,7.

TEMPO DI SALITA:  2 ore 10’.

TEMPO DI DISCESA:   1 ora 40’.    

DESCRIZIONE PERCORSO:  Il sentiero inizia qualche decina di metri a valle del tornante n. 7 sulla sinistra, scendendo lungo la strada. Da diversi anni è utilizzato ed il primo tratto è invaso da erbe (attenzione alle gigantesche ortiche) e arbusti che lo stanno cancellando poco a poco. In leggera discesa si raggiunge un torrentello che si guada con facilità; si risale la sponda opposta e si sbuca nei pascolo sovrastato dalle tre Baite del Pigolotta (m 1522). Transitando davanti ad una tettoia per il ricovero del bestiame, si raggiungono le baite e, immediatamente dopo, si imbocca un bel sentiero che si inoltra nel bosco. Raggiunta una radura, la si risale e ci ricongiunge col sentiero “ufficiale” (n 124a) che arriva dal tornante n. 9.  Si prosegue fino ad arrivare ad un guado  che si supera agevolmente grazie a pietre ben sistemate (m. 1575). Dopo il guado si riprende a salire e dopo un breve tratto in piano, si arriva a guadare un altro torrentello. Subito dopo, al bivio,  si prende a sinistra la traccia che sale. Passando  tra pascoli si punta verso il  bosco al limite del quale il sentiero piega a sinistra e, dopo un traverso in  dolce salita, si riprende a salire con maggiore pendenza. A questo punto le tracce sono numerose, i segnavia aiutano ad indicare la giusta direzione risalendo il pascolo con radi alberelli fino a raggiungere un tabellone metallico dell'ERSAF, posato a terra, primo di una serie che illustrano le peculiarità della  Foresta Azzaredo-Casù; poco dopo si incontra il bivio (m. 1790) con  il sentiero n. 124 che proviene da Madonna delle Nevi. Si prosegue in direzione nord  per un tratto pianeggiante e in breve si arriva alla Casera Azzaredo (m. 1785). Si svolta a destra e, superato un muretto a secco,  si passa davanti alla stalla della casera (m. 1806).
Si riprende a salire a zig-zag tra i pascoli seguendo alcuni paletti con il segnavia bianco rosso.
Raggiunta la Baita Arletto (m. 1860), si attraversa una conca e dopo un tratto con poca pendenza, tra erba e pietre,  si riprende a salire su gradini  intagliati nella pietra: poco sotto si scorge un largo sentiero di recente costruzione. Continuando per lungo tratto con pendenza variabile ma mai eccessiva si raggiunge un piccolo ruscello che si attraversa, si svolta a sinistra e, per pascoli si percorre l'ultimo tratto di salita che ci porta alla Baita Laghetti (1963), nei pressi della quale sorge il Rifugio Balicco (m 1963, ore 1:45, prendendocela comoda, dalla Fraccia).
Volgendo lo sguardo verso nord, poco sopra il rifugio, si scorge il Bivacco Zamboni (m 2007) che si raggiunge in circa 5 minuti di cammino, e dove ci si immette sul Sentiero 101 che proviene da Passo San Marco. Si prosegue in direzione est e dopo avere attraversato la zona detritica delle sorgenti del Brembo di Mezzoldo, il sentiero piega in direzione sud e inizia a salire fino a raggiungere un intaglio: il Passo di Piedevalle, così dice un  cartello posto in loco, in cartografia non è denominato (m 2095). Ora si abbandona il Sentiero 101, che scende per il versante opposto, e, proseguendo in direzione sud,  in breve si raggiunge la cima del Monte Azzaredo (m 2118, 15 minuti dal Bivacco Zamboni).
 
Per la discesa abbiamo seguito il medesimo itinerario della salita, ma percorrendo l’intero sentiero  124a fino al tornante n. 9, per poi raggiungere il punto di partenza percorrendo un tratto di strada per poi tagliare lungo il limite del bosco.
 
METEO.  Cielo sereno; temperatura gradevole; assenza di vento.

FREQUENTAZIONENessuno lungo il sentiero; diversi escursionisti al Rifugio Balicco (aperto).

COMPAGNIAndrea e Manuela.

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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