Monte Saraceno, Vulcano
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Salita al Monte Saraceno, il secondo - per altitudine - dell'isola di Vulcano.
L'itineraio scelto è ad anello, salita dal versante nord e discesa da quello sud, partenza ed arrivo da Vulcano (zona porto).
Segnali, cartelli: zero, totalmante assenti; trovato il sentiero solo grazie al gps.
Preso la strada asfaltata verso Vulcano Piano e Gelso, superato il bivio a sinistra verso il Gran Cratere, proseguito fino alla caserma dei carabinieri. Poco oltre sulla destra c'è una strada sterrata, l'ho presa e seguita per diversi tornanti fino alla evidente crestona che porta alla vetta. C'è un ulteriore bivio (non segnalato, naturalmente) da prendere verso sinistra. La strada sterrata termina ad una villa con giardino e cancello. Dal piazzaletto davanti al cancello si intravedono le traccie del sentiero da seguire.
Sentiero .... per modo di dire: tracciato più dalle capre che non dagli umani. Tenendo sempre il filo di cresta e scegliendo le traccie fra i rovi e i cardi sempre più invadenti (con calzoni corti è una mezza sofferenza) si arriva alla vetta, quasi 500 m, c'è un cippo ed una costruzione strana.
Per la discesa ho usato la mulattiera che sale da sud e che probabilmente viene usata per l'accesso alla strana costruzione vicino alla vetta. Sceso fino al vecchio inceneritore ho ripreso poi la strada che da Vulcano Piano scende a Vulcano Porto.
Itineraio interessante dopo quello del cratere, si vede l'isola e il gran cratere dall'alto, se limpido si vede tutto l'arcipelago:per me è da non perdere se si è sull'isola. Peccato sia poco frequentato e che il sentiero sia difficoltoso per i rovi!
Interessante l'assoluta mancanza di qualsiasi segnaletica in un'isola che vive solo di turismo, la cui amministrazione locale non dovrebbe mancare di denaro.
L'itineraio scelto è ad anello, salita dal versante nord e discesa da quello sud, partenza ed arrivo da Vulcano (zona porto).
Segnali, cartelli: zero, totalmante assenti; trovato il sentiero solo grazie al gps.
Preso la strada asfaltata verso Vulcano Piano e Gelso, superato il bivio a sinistra verso il Gran Cratere, proseguito fino alla caserma dei carabinieri. Poco oltre sulla destra c'è una strada sterrata, l'ho presa e seguita per diversi tornanti fino alla evidente crestona che porta alla vetta. C'è un ulteriore bivio (non segnalato, naturalmente) da prendere verso sinistra. La strada sterrata termina ad una villa con giardino e cancello. Dal piazzaletto davanti al cancello si intravedono le traccie del sentiero da seguire.
Sentiero .... per modo di dire: tracciato più dalle capre che non dagli umani. Tenendo sempre il filo di cresta e scegliendo le traccie fra i rovi e i cardi sempre più invadenti (con calzoni corti è una mezza sofferenza) si arriva alla vetta, quasi 500 m, c'è un cippo ed una costruzione strana.
Per la discesa ho usato la mulattiera che sale da sud e che probabilmente viene usata per l'accesso alla strana costruzione vicino alla vetta. Sceso fino al vecchio inceneritore ho ripreso poi la strada che da Vulcano Piano scende a Vulcano Porto.
Itineraio interessante dopo quello del cratere, si vede l'isola e il gran cratere dall'alto, se limpido si vede tutto l'arcipelago:per me è da non perdere se si è sull'isola. Peccato sia poco frequentato e che il sentiero sia difficoltoso per i rovi!
Interessante l'assoluta mancanza di qualsiasi segnaletica in un'isola che vive solo di turismo, la cui amministrazione locale non dovrebbe mancare di denaro.
Tourengänger:
Gio59

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