Monte Piz - Dolomiti del Brenta
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Escursione alla cima del Monte Piz (2221 m), nel settore meridionale delle Dolomiti del Brenta, con partenza da San Lorenzo in Banale (720m circa).
Sono partito dalla chiesa del paese / Coop e ho preso la strada che porta alla fraz. di Senaso. Da Senaso ho raggiunto il Ponte di Baesa (796m, 30' dal centro del paese, limitata possibilità di parcheggio) percorrendo inizialmente la strada asfaltata della Val d'Ambiez, per poi scendere lungo la sterrata sulla sx (indicazioni, sentiero 349 per Malga Asbelz).
Passato il ponte si prende la ripida mulattiera selciata che sale a dx, fino alla stazione della teleferica, che si lascia sulla sx, arrivando così ai Masi di Jon (1080 m, 26' dal ponte). Si segue il sentiero 349 fino alla Malga Asbelz (1956m, 1:35 dal cartello dei Masi di Jon). Poco sopra la malga si incontra il bivio con il sentiero 348, che si segue verso sx (1019m, 7' dalla malga), a meno che non si voglia fare prima una piccola deviazione (dx) per vedere il laghetto di Asbelz.
Dal bivio il sentiero traversa e, con alcuni saliscendi, porta in un successivo avvallamento, ormai prossimi al versante nord del monte Piz. Con ultima risalita si guadagna la sella del Piz (2151 m, 38' dal bivio). Dalla sella il Piz appare poco invitante, presentando un ripido crestone di rocce gradinate ma esposte e poco solide. Non essendo affatto chiaro come affrontare la salita della cima, ho lasciato perdere (per il momento).
Dalla sella ho sceso il versante opposto ma la presenza di cani che sembrano pastori maremmani, posti a guarda di un gregge di pecore, senza esseri umani a vista, mi ha fatto rinunciare al proposito della traversata verso Seo, fraz. di Senaso posta alla base del versante S del Monte Vallandro.
Sono quindi risalito alla sella e ho trovato il modo di raggiungere la cima: ho traversato il ghiaione (terreno instabile, ripido e privo di traccia) alla base della parete Nord del monte, fino a portarmi al termine orientale della parete, dove questa lascia spazio ad una ripida falda erbosa esposta a est. Da qui in pochi minuti senza particolari difficoltà sono arrivato in cima, dove sono poste 3 croci di alluminio.
Pochi metri sotto la cima il passaggio più ripido è reso meno pericoloso da un cavetto di acciaio con la duplice funzione di messa a terra e di assicurazione.
In definitiva si arriva in cima in 15' dal passo, se si sa già dove puntare (3:00 dal Ponte di Baesa, 3:30 dal centro paese).
Discesa dalla stessa parte in 1:48 fino al ponte di Baesa, più 30' circa per rientrare in paese.
PS: Splendida fioritura, come penso si possa intuire da alcune delle foto pubblicate.
Sono partito dalla chiesa del paese / Coop e ho preso la strada che porta alla fraz. di Senaso. Da Senaso ho raggiunto il Ponte di Baesa (796m, 30' dal centro del paese, limitata possibilità di parcheggio) percorrendo inizialmente la strada asfaltata della Val d'Ambiez, per poi scendere lungo la sterrata sulla sx (indicazioni, sentiero 349 per Malga Asbelz).
Passato il ponte si prende la ripida mulattiera selciata che sale a dx, fino alla stazione della teleferica, che si lascia sulla sx, arrivando così ai Masi di Jon (1080 m, 26' dal ponte). Si segue il sentiero 349 fino alla Malga Asbelz (1956m, 1:35 dal cartello dei Masi di Jon). Poco sopra la malga si incontra il bivio con il sentiero 348, che si segue verso sx (1019m, 7' dalla malga), a meno che non si voglia fare prima una piccola deviazione (dx) per vedere il laghetto di Asbelz.
Dal bivio il sentiero traversa e, con alcuni saliscendi, porta in un successivo avvallamento, ormai prossimi al versante nord del monte Piz. Con ultima risalita si guadagna la sella del Piz (2151 m, 38' dal bivio). Dalla sella il Piz appare poco invitante, presentando un ripido crestone di rocce gradinate ma esposte e poco solide. Non essendo affatto chiaro come affrontare la salita della cima, ho lasciato perdere (per il momento).
Dalla sella ho sceso il versante opposto ma la presenza di cani che sembrano pastori maremmani, posti a guarda di un gregge di pecore, senza esseri umani a vista, mi ha fatto rinunciare al proposito della traversata verso Seo, fraz. di Senaso posta alla base del versante S del Monte Vallandro.
Sono quindi risalito alla sella e ho trovato il modo di raggiungere la cima: ho traversato il ghiaione (terreno instabile, ripido e privo di traccia) alla base della parete Nord del monte, fino a portarmi al termine orientale della parete, dove questa lascia spazio ad una ripida falda erbosa esposta a est. Da qui in pochi minuti senza particolari difficoltà sono arrivato in cima, dove sono poste 3 croci di alluminio.
Pochi metri sotto la cima il passaggio più ripido è reso meno pericoloso da un cavetto di acciaio con la duplice funzione di messa a terra e di assicurazione.
In definitiva si arriva in cima in 15' dal passo, se si sa già dove puntare (3:00 dal Ponte di Baesa, 3:30 dal centro paese).
Discesa dalla stessa parte in 1:48 fino al ponte di Baesa, più 30' circa per rientrare in paese.
PS: Splendida fioritura, come penso si possa intuire da alcune delle foto pubblicate.
Tourengänger:
atal

Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare