Marscholhorn o Piz Moesola, Cima NE (2904 m) – Skitour
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In questa splendida giornata con caldo africano, affronto per la prima volta la salita al Piz Moesola, con partenza dal Passo del San Bernardino (2065 m), riaperto dal 30 maggio.
Lo stimolo per questa meta mi è stato dato dall’amico Daniele66, che ringrazio.
Inizio dell’escursione: ore 6:10
Fine dell’escursione: ore 10:10
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1019 hPa
Temperatura alla partenza: 7°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3800 m
Temperatura al rientro: 18°C
Sorgere del sole al Piz Moesola: 5:33
Tramonto del sole al Piz Moesola: 21:13
Le previsioni meteo informano che questo sabato sarà ricco di sole, con temperature molto elevate: non posso lasciarmi sfuggire l’occasione!
La sveglia suona alle 3:30; alle 5:40 mi trovo sui tornanti del Passo del San Bernardino in un paesaggio incantevole. Mi fermo un paio di volte per immortalare la levata del sole sul Piz de Mucia e sul Fil de Stabi: sono preziosi momenti di contemplazione che mi arricchiscono. Condivido l’opinione dello scrittore che su questo tema così si è espresso: “Contemplare trasforma, l’uomo diventa ciò che guarda con gli occhi del cuore. L’uomo diventa ciò che ama”.
Ore 6:00, al Passo del San Bernardino domina il silenzio pieno: il Laghetto Moesola è quasi completamente coperto dal ghiaccio, l’Ospizio è ancora nell’ombra notturna, alcuni turisti dormono nel camper. Alle 6:10 mi avvio con gli sci fissati allo zaino sui pendii ad ovest dell’ospizio, verso l’Alpe Moesola. Sfrutto tracce di sentiero e cenge erbose create dal ripetuto passaggio delle mucche. Dopo venti minuti, a circa 2200 m di quota posso calzare gli sci, contemporaneamente all’arrivo del sole. La neve ancora compatta mi permette un’agevole salita. Il paesaggio è veramente suggestivo: ampie lingue di nevai che poco a poco si uniscono, cielo sereno, aria secca, affioramenti di rocce montonate e macigni incastonati, con tutt’attorno un alone privo di neve.
In almeno due o tre tratti la salita è molto ripida, si fatica! Alle 8:00 la temperatura è già molto elevata, sembra di essere in un forno. Mi trovo alla base della corona glaciale, che ad ovest chiude la valletta con il costone N del Piz Moesola. Sono 250 m di dislivello assai tosti, che mi costringono a disegnare una dozzina di lunghe diagonali. Raggiunta la cresta, a poco più di 2800 m di quota, decido di togliere gli sci e di continuare a piedi. Avrei potuto tenerli ancora per un centinaio di metri, ma la non conoscenza del luogo mi ha indotto a questa scelta. Gli scarponi fanno presa nella neve già ammorbidita dal sole, per cui non devo utilizzare i ramponi, che comunque ho portato. Mi occorrono ancora 15 min di faticosa salita prima di poter affermare: Piz Moesola geschafft!

Piz Moesola, Cima NE (2904 m)
Pochi minuti più tardi arrivano in vetta altri due scialpinisti, che mi daranno lo spunto per girare un breve video sulla loro sciata.
Per la discesa scelgo più o meno il medesimo percorso della salita. La neve, rammollita al punto giusto, mi consente di curvare con agilità, anche nei tratti più ripidi, regalandomi una bella soddisfazione. Questa volta dovrò portare gli sci in spalla solo per gli ultimi 5 minuti.
Bella escursione con le pelli di foca in una zona che non avevo ancora frequentato. In questi giorni sarebbe fattibile anche con le ciaspole. Lungo il versante settentrionale del Piz Moesola sono già scese numerose slavine; in alto si vedono tuttavia ancora enormi cornicioni di neve: per la salita consiglierei dunque di stare alla larga da quel versante.
Tempo di salita: 2 h 50 min
Tempo totale: 4 h
Dislivello in salita: 839 m
Sviluppo complessivo: 6,8 km
Difficoltà: PD+
SLF: 1 (debole)
Coordinate Piz Moesola, Cima NE: 730'840 / 150'735
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: buona
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