Due uomini a zonzo… in MTB tra boschi e valli al confine IT/CH
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Era da un po’ che avevamo in programma di fare una bella esplorazione in MTB io ed il mio amico Ermanno. Lui è un ciclista “convinto”, uno che alterna bici da strada a MTB ma in entrambi i casi non torna a casa se non ha macinato km a 2 o 3 cifre! Questa settimana decido che è il momento per tornare nella Valle del fiume Lanza che avevo già seguito per un po’ e cerco però di cucire insieme un altro paio di itinerari per ritornare vedendo anche la Valle del fiume Bevera.
Così ne è venuto fuori un bell’itinerario, anche duretto a volte, che non sempre consente di tenere i piedi sui pedali. Partiti da casa (auto=km 0) l’itinerario vero e proprio inizia dalla località Folla di Malnate (lasciando a dx la Stazioncina della Valmorea) dove si abbandona la provinciale, si scende a sx e si pedala su una bella sterrata che costeggia il Lanza. Di lì a poco si possono ammirare le vecchie cave di Molera. Subito dopo c’è un avventuroso guado del Lanza per poi risalire una china che conduce sulla massicciata della restaurata Ferrovia della Valmorea. Una incredibile pedalata sul pietrame acuminato che ricopre il letto dei binari porta dopo ca. 500 m ai Molini di Trotto, altro reperto archeologico di tempi migliori. Si prosegue sulla via bassa che però è molto vicina al fiume e quindi spesso fangosa (avventura garantita) e si arriva alla Stazioncina di Rodero-Valmorea. La ferrovia è agibile un paio di volte al giorno nelle giornate festive come recita il depliant. Un nuovo guado del Lanza porta a percorrere la parte finale del percorso, comoda davvero, che sconfina in Svizzera, in località Santa Margherita. Dopo una breve sosta per sgranocchiare qualcosa e ammirare i cavalli di un maneggio torniamo indietro fino alla provinciale per Rodero con la quale ci rechiamo a Gaggiolo per un meritato caffè. Lì ci immergiamo di nuovo nei boschi fino a recuperare il sentiero che scende con diversi tornanti al Laghetto delle Betulle, dove nei giorni festivi si radunano folle di pescatori per praticare il loro sport preferito. Oramai siamo nella Valle della Bevera e una bellissima sterrata, a tratti afflitta da grandi buche ancora colme di acqua o fango, percorre la vallata in un idilliaco e verde paesaggio riportandoci nella civiltà in zona Cascina Mentasti. Qui seguiamo per un tratto un altro sentierino che avevo in mente ma di fronte ad una immensa pozza d’acqua invalicabile desistiamo e torniamo su asfalto risalendo per aspra china fino a casa.
Proprio una bella gita! Il nostro Hermann, non pago, nel pomeriggio pedalerà per un altro bel numero di chilometri (altri 22) ma lui…..si sa è per i lunghi percorsi.
Chi volesse sapere di più sul parte del giro trova buon materiale qui.
P.S.: Alcune foto sono del mio precedente tentativo del 13/04.
Pillole….del giro:
Dislivello 500 m ca.
Lunghezza totale 34,45 km
Tempo totale 3h48’

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