Corni di Canzo: Orientale & Centrale
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Oggi proseguo il recupero dell'allenamento; sono in ritardo sul programma che avevo fatto per quest'anno, e qualcosa ho dovuto annullare.
Approffittando della bella giornata e del terreno asciugato dal vento salgo su questi due Corni, sull'Occidentale ero salito la settimana scorsa.
Arrivato a Canzo l'aria è ancora fresca, ma all'arrivo a Terzalpe sono già sudato.
All'Acqua del Fo breve sosta, e mi incammino lungo il ripido sentiero per la Bocchetta di Luera; oggi non c'è fango e si sale agevolmente.
Giunto alla Bocchetta il vento si fà sentire e mi devo coprire, nonostante il sole caldo.
Altra breve sosta, qualche foto e mi rimetto in marcia in direzione del Rifugio SEV.
Arrivato sotto lo spigolo del Corno Centrale prendo sulla sinistra il sentiero ripido e scivoloso che porta all'attacco della salita al Corno Centrale.
Salendo sulle prime roccette sento che l'allenamento è scarso, ed in via eccezionale mi aiuto in un passaggio con la catena, che mi intralciava volendo mettere le mani sulla roccia.
Superato il primo tratto attrezzato il sentiero sale ripido affacciandosi in alcuni punti sulla verticale parete Est del Corno; salendo ancora c'è un altro tratto attrezzato che evito spostandomi leggermente sulla destra, dove la roccia è più facile, anche se più esposta.
Proseguo lungo il filo di cresta esposto al vento, qui piuttosto freddo, e giunto sulla cima (2 ore e 50 minuti escluse soste) mi devo mettere il pile.
Trovato un angolino riparato mangio qualcosa e mi riposo un po'.
Comincio la discesa lungo la cresta opposta a quella di salita; qui sono investito in pieno dalla potenza del vento, alcune raffiche mi sbilanciano e impediscono la respirazione; scendo con la massima cautela tenendo una mano davanti al naso per riuscire a respirare raggiungendo senza problemi l'erba.
Evito l'ultimo tratto di cresta orizzontale che arriva alla Forcella dei Corni, e scendo per il prato fino al sottostante sentiero dove faccio un'altra breve sosta in un punto abbastanza riparato dal vento.
Proseguo la discesa fino a Terzalpe; qui stanno per scodellare i pizzoccheri, è un po' che non li mangio ed è ancora presto per scendere, per cui ne approffitto.
Un caffé ed un po' di riposo, chiacchierando con altri escursionisti, poi con calma comincio la discesa verso canzo; per far passare il tempo faccio lo Spirito del Bosco ed a Primalpe prendo il Sentiero dello Spaccasassi che scende fino al Sentiero Geologico.
All'inizio di questa discesa c'è un piccolo allevamento di Gamberi di fiume per il ripopolamento dei torrenti; oggi ci sono alcune persone che ci lavorano, e riesco a vederli da vicino.
Proseguo la discesa fino alla stazione di Canzo dove prendo il treno per il ritorno.
Anche oggi una bella giornata in montagna, a parte il vento un po' fastidioso.
Alla prossima
Ciao
Stefano
Approffittando della bella giornata e del terreno asciugato dal vento salgo su questi due Corni, sull'Occidentale ero salito la settimana scorsa.
Arrivato a Canzo l'aria è ancora fresca, ma all'arrivo a Terzalpe sono già sudato.
All'Acqua del Fo breve sosta, e mi incammino lungo il ripido sentiero per la Bocchetta di Luera; oggi non c'è fango e si sale agevolmente.
Giunto alla Bocchetta il vento si fà sentire e mi devo coprire, nonostante il sole caldo.
Altra breve sosta, qualche foto e mi rimetto in marcia in direzione del Rifugio SEV.
Arrivato sotto lo spigolo del Corno Centrale prendo sulla sinistra il sentiero ripido e scivoloso che porta all'attacco della salita al Corno Centrale.
Salendo sulle prime roccette sento che l'allenamento è scarso, ed in via eccezionale mi aiuto in un passaggio con la catena, che mi intralciava volendo mettere le mani sulla roccia.
Superato il primo tratto attrezzato il sentiero sale ripido affacciandosi in alcuni punti sulla verticale parete Est del Corno; salendo ancora c'è un altro tratto attrezzato che evito spostandomi leggermente sulla destra, dove la roccia è più facile, anche se più esposta.
Proseguo lungo il filo di cresta esposto al vento, qui piuttosto freddo, e giunto sulla cima (2 ore e 50 minuti escluse soste) mi devo mettere il pile.
Trovato un angolino riparato mangio qualcosa e mi riposo un po'.
Comincio la discesa lungo la cresta opposta a quella di salita; qui sono investito in pieno dalla potenza del vento, alcune raffiche mi sbilanciano e impediscono la respirazione; scendo con la massima cautela tenendo una mano davanti al naso per riuscire a respirare raggiungendo senza problemi l'erba.
Evito l'ultimo tratto di cresta orizzontale che arriva alla Forcella dei Corni, e scendo per il prato fino al sottostante sentiero dove faccio un'altra breve sosta in un punto abbastanza riparato dal vento.
Proseguo la discesa fino a Terzalpe; qui stanno per scodellare i pizzoccheri, è un po' che non li mangio ed è ancora presto per scendere, per cui ne approffitto.
Un caffé ed un po' di riposo, chiacchierando con altri escursionisti, poi con calma comincio la discesa verso canzo; per far passare il tempo faccio lo Spirito del Bosco ed a Primalpe prendo il Sentiero dello Spaccasassi che scende fino al Sentiero Geologico.
All'inizio di questa discesa c'è un piccolo allevamento di Gamberi di fiume per il ripopolamento dei torrenti; oggi ci sono alcune persone che ci lavorano, e riesco a vederli da vicino.
Proseguo la discesa fino alla stazione di Canzo dove prendo il treno per il ritorno.
Anche oggi una bella giornata in montagna, a parte il vento un po' fastidioso.
Alla prossima
Ciao
Stefano
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stefano58

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