capanna Piandioss m.1867/capanna Gorda m.1805 (CH): giornata inaspettata!!!!!


Publiziert von Alberto , 16. Mai 2014 um 18:13. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:11 Mai 2014
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo Molare   CH-TI 
Zeitbedarf: 2:30
Aufstieg: 475 m
Strecke:Gariva m.1658 [p ] - capanna Piandioss m. 1867 - Foiada m.1837 - Nàssera m.1859 - capanna Gorda m.1805 RITORNO: capanna Gorda m.1805 - Nàssera m.1859 - Sorda m.1586 - Gariva m.1658 [p ] km. 9 circa tutto l'anello
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Chiasso - Bellinzona - uscire per Biasca - seguire per Lucomagno - Acquarossa - seguire per Nara/Leontica - Prugiasco - Castro - Traversa: appena dopo l'abitato prendere a sinistra l'indicazione per Marolta (fermata bus con panchina coperta dalla roccia) - al successivo bivio prendere a sinistra e seguire le indicazioni per Piandioss (ATTENZIONE: si può salire anche da Ponto Valentino
Unterkunftmöglichkeiten:capanna Piandioss (sempre aperta,in alcuni periodi non è in autogestione,in inverno acqua alla fontana esterna) - capanna Gorda (sempre aperta,in alcuni periodi non è in autogestione)
Kartennummer:carta CNS n° 266 valle Leventina

Vista da Alberto:  Da giorni danno previsioni per nulla rassicuranti,quindi è meglio scegliere come meta un rifugio,non solo,ma ponderare bene anche le difficoltà che vi si possono incontrare in tale scelta e quindi con la memoria si deve andare a ricordare la tipologia di sentiero oltre alle tempistiche,in pratica cercando di rendere "piacevole....o quasi" la camminata a coloro che vi vorranno partecipare nonostante la possibilità di temporali,acquazzoni e via discorrendo ma infine riuscire ad apprezzarne ugualmente l'aver evitato di restare a casa.

Mauro,il Selvatico delle Alpi,mi avvisa che la meteo non è da gatti ma da lupi,quindi meglio stare a casa a dormire....(si vede che non ricorda le lavate che la val Biandino gli ha regalato he he he) e non vuole saperne di oggi!? Non sa cosa si perde!

Lorenzo non può per uno strappo muscolare nel giocare a calcetto....ma Gianluigi non cede e quindi ci troviamo solo noi 2....peccato,è vero che anche 2 orette sotto l'acqua possono dare fastidio,ma il Bradipo delle Alpi conosce svariate capanne,raggiungibili con stradette (per cui i rischi di scivolamento sono ridotti al minimo) o sentieri comodi con una camminata che varia da un minimo di 30 minuti alle 2 ore.

 

Posso cambiare itinerario anche durante il viaggio in auto,valutando in base alle circostanze: infatti per questa giornata avevo messo alcune possibilità ma in realtà vi potevo aggiungerne ben molte di più,ovviamente,anche se conosco come stanno le cose,qualche telefonata per un ulteriore conferma su ciò che mi interessa sapere è di mia normale amministrazione (l'inverno passato ha causato danni e in questa voce rientrano molte cose....).

 

Con Gianluigi partiamo e cominciamo a raggiungere Bellinzona....medito un poco (nel frattempo ci siamo beccati su un breve tratto di autostrada un bell'acquazzone)....no...no,sarà per un altra volta,proseguiamo e propongo la capanna Piandioss m.1867 (non è un altezza da poco....) di cui mi sono precedentemente informato: Gariva la si può raggiungere in auto ma non dalla strada per il Nara perché vi sono lavori in corso (probabili smontamenti,alberi caduti e via discorrendo....tracce di codesti problemi ne abbiamo trovate in abbondanza) ma il responsabile consiglia di salire da Ponto Valentino. Sono percorsi che ho fatto e rifatto sia per mia curiosità che per necessità,quindi so dove devo andare,anche se ritengo sia la più lunga come tragitto.

 

Arriviamo al parcheggio di Gariva dove qualche nuvola minacciosa si fa sempre più scura e ampia: mentre ci prepariamo ecco che qualche goccia sembra dare inizio alla classica pioggia che ti inumidisce a tal punto che qualche fungo possa crescere da qualche parte....però,mica detto,intanto alle ore 9.10 ci incamminiamo,Gianluigi è già entusiasta del panorama che si gode da quassù oltre ai bei prati che fra poco saranno pascoli per le vacche che quassù brucano erba e fiori che danno sapori particolari ai formaggi prodotti in loco.

 

Cammina e cammina....perbacco,ore 9.36 siamo già alla capanna!!!!! Non che correvamo,ma il tragitto con pendenza del 30% è breve e al massimo anche il più scarso lo fa in 30 minuti come da cartello,quindi anche se dovesse scatenarsi un temporale,qui ci si può arrivare senza problemi (a meno che raffiche di saette ci piombino addosso....non è da escluderlo he he he).

In barba al Mauro,arriviamo asciutti e il sole sembra fare....cu cù....per noi non c'è problema,quel che conta è un punto di appoggio che ti possa dare calore e la possibilità di cucinare ciò che piace. Al momento l'acqua in capanna non c'è come mi era stato detto,ma fuori non manca,la fontana è a disposizione (in casi estremi vi è il torrentello) e la legna abbonda....ciocchi enormi contro un'ascia che avrebbe bisogno di una revisione: la parte che taglia,spesso scivolava verso il basso,poi per agevolare il taglio di ceppi così notevoli nel diametro e nel peso,non sarebbe male la mazza/cuneo del peso di qualche chiletto,ma che aiuta molto a far meno fatica. Piccoli accorgimenti che un capanatt come il Bradipo ha riscontrato in altre occasioni.

 

Comunque accendiamo la stufa a legna (ha una bocca di carico piccola e il vano pure,quindi va controllata e caricata spesso con pezzi piccoli) e il camino che riscalda in fretta la sala: Gianluigi ne rimane stupito e comincia a progettare....qui con la neve e con la tavola appresso,bisogna venire....magari anche per una due giorni....

 

Cominciano i preparativi per il pranzo: soffritto di scalogno e aglio che verranno aggiunti in finale poi una bella rosolata alle patate con aggiunta di pancetta....lo sentite il profumo?...nooo....pazienza,sarà per un'altra volta! Noi abbiamo sentito anche il sapore.....SUPERRRR! Dopo abbiamo gustato le patate al cartoccio che ha preparato Gianluigi con all'interno la pancetta: cotte vicino al camino,sono riuscite benissimo,una cosa veramente da favola....insomma,da provare!

In pratica il menù di oggi si è basato tutto sulla patata....ma non ha pesato affatto: poi un caffè fatto con la mocca da due (una cosa rara da trovare) corretto con il liquore alla liquirizia (ma sapete com'è buono? Il Gian ha avuto proprio una brillante idea!) poi se a qualcuno non piace così,c'è la possibilità di gustarla a parte....sempre se è presente ha ha ha!

 

Dato che fuori il sole comincia a farla da padrone,diamo una bella riordinata e usciamo,pronti per proseguire il cammino,sperando che non riservi problemi....Partiamo alle ore 14,40 si sale ancora superando i 1900 di quota,sempre con il panorama verso l'Adula da una parte e in direzione del pizzo di Gino e il Camoghè se si guarda verso sud: non mancano tratti innevati e torrenti da attraversare,uno in particolare dove abbiamo sperato che il ponte di neve non cedesse sotto il nostro passo,altrimenti ci lavavamo.

Incontriamo qualche albero raso a terra,un tratto del largo sentiero (fatto 2 anni fa) franato a valle a causa di una pianta e un cartello divaricato: la pressione della neve pesante di questo inverno ha fatto notevoli danni,e dopo 2 ore tra salire e scendere e poi risalire per ridiscendere ancora,giungiamo alle 16,20 alla capanna Gorda m.1805.

 

Dopo la visita alla capanna (al momento non era gestita),siamo ospitati nella bella baita di Siro e Ilaria: molto gentili e premurosi ci chiedono se gradiamo del tè o del caffè e subito si danno da fare e si complimentano per il "giretun" che abbiamo finora intrapreso. Come sempre,il piacere di stare in compagnia ti fa scordare che la strada è ancora lunga,poi o rif o raf a bisugna andà: ringraziamo Siro e Ilaria per la loro accoglienza e disponibilità,i quali ci informano la possibilità di accesso con l'auto in Gorda (questo non lo sapevo) anche se la maggioranza,a causa della strada un poco rovinata lasciano l'auto un po prima.

Alle ore 17,20 riprendiamo il cammino ripercorrendo un tratto fino al primo bivio dove prendiamo a scendere abbastanza in piedi: a causa di alberi caduti,a volte i segnali non si vedevano come la marcatura nel terreno,da qui in avanti ne abbiamo visti di disastri tra smontamenti e alberi abbattuti che devi superare con tanta pazienza e attenzione.

Nel frattempo la meteo sembra peggiorare e infatti comincia a scendere qualche fiocco,fortuna vuole,solo quando abbiamo raggiunto la strada per Sorda ha cominciato a fare una forte bufera di neve,ma noi eravamo soddisfatti per aver vissuto in pieno una giornata INASPETTATA che nessuno aveva previsto: poi quando giungiamo a Gariva alle ore 18,55 le precipitazioni cessano.

Abbiamo avuto un gran c....o più semplicemente: lassù qualcuno ci ama!

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto, gianluigi


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