Pizzo dell’Uomo, anticima N (2585 m) - Skitour
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Ritorno dopo 11 mesi al Passo del Lucomagno per l’abituale escursione al Pizzo dell’Uomo: una meta che da cinque anni consecutivi non manca nel mio palmarès.
Questa volta la discesa è stata in buona parte guastata dalla nebbia: peccato perché la neve oggi era perfettamente sciabile.
Inizio dell’escursione: ore 7:30
Fine dell’escursione: ore 10:40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1012 hPa
Temperatura alla partenza: 2°C
Temperatura al rientro: 3°C
Velocità media del vento: 10 km/h
Raffiche: 30 km/h
Sorgere del sole: 6:57
Tramonto del sole: 19:58
Arrivo al Passo del Lucomagno (1915 m) alle 7:10 accolto dal solito vento gelido di tramontana che mi induce ad esclamare: “ma chi me lo fa fare!”
Il cielo sembrerebbe far da preludio ad una bella giornata serena: non sarà così.
Mi preparo con grande solerzia e scatto come una scheggia verso il rifugio militare precedendo altri sciescursionisti. Oggi nessuno mi raggiungerà se non in vetta.
La stradina sterrata è ancora coperta da oltre un metro di neve. La percorro per circa 500 m quindi risalgo il pendio in direzione dell’antenna con pannello solare: importante punto di riferimento. Le buone condizioni della neve mi permettono una rapida salita, oggi non interrotta dalle consuete soste fotografiche. La nebbia va e viene, finora ci convivo abbastanza bene; per contro, sull’altopiano sono costretto a proseguire a naso, seguendo una vecchia traccia. Alle 9:00 mi ritrovo alla base del badile terminale, finalmente visibile. L’erta finale questa volta è una faccenda di un quarto d’ora, una decina di diagonali con una progressione sicura, che non mi provoca nemmeno il fiatone.
Raggiungo l’affilato cornicione di vetta in 1:45 h, mezz’ora in meno rispetto all’anno scorso. Anche nel 2014: Pizzo dell’Uomo (2585 m) geschafft!
Pizzo dell'Uomo - anticima N (2585 m)
Mi illudo che le condizioni meteo migliorino: niente da fare, la nebbia si infittisce ulteriormente. Sull’altopiano scio con una visibilità che non supera i tre metri: mi viene persino la nausea. In un tratto non riesco nemmeno a distinguere il sud dal nord nonché l’alto dal basso. Peccato, perché la neve è veramente bella: portante e sciabile. Dai 2050 m di quota la visibilità migliora: finalmente posso curvare senza problemi, godendomi l’ultimo chilometro di discesa. Alle 10:40 sono già al parcheggio, in compagnia di un folto gruppo di tedeschi, che si preparano per una racchettata.
Sperimentata escursione con le pelli di foca, sempre piacevole, adatta a quasi tutti gli sciatori con un minimo d’esperienza: difficoltà PD. Con il bel tempo è possibile affrontare la discesa lungo almeno tre diversi itinerari.
Tempo di salita: 1 h 45 min
Tempo totale: 3 h 10 min
Dislivello in salita: 677 m
Sviluppo complessivo: 7,9 km
Difficoltà: PD
Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso
Libro di vetta: no
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