Il Grignone e la luna piena: uno Spettacolo!
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Il tira e molla sul meteo di questi giorni rischia di far saltare tutto, ma Max e i suoi mitici siti meteo sembra che non sbaglino un colpo.....Al ritrovo al Bione ci si chiede xchè la foschia e le nuvole abbiano scelto proprio questa data x incontrarsi dalle nostre parti, ma ormai siamo in ballo e si parte speranzosi.
Fa comunque molto caldo, faccio amicizia con il resto del gruppo di hikriani di oggi, si sale piacevolmente tra gossip e aneddoti, è davvero una "strana" ma piacevole sensazione conoscere dal vero persone che fino a pochi giorni fa avevo visto solo tramite foto, relazioni e commenti su Hikr.
"Potenza di Hikr", direbbe qualcuno, che fa aggregare tanti appassionati di montagna e ci permette di condividere esperienze incredibili come questa.
Partiamo dalla chiesetta poco prima delle 14.00, arriviamo agevolmente al Pialeral dove troviamo la prima neve, fa caldo si suda parecchio, in compenso sembra che il cielo si sia aperto e ampi sprazzi di sereno accarezzano le creste. Ora si comincia a salire seriamente, qualcuno mette già i ramponi visto che la neve è scivolosa, il gruppo si sgrana un po. Ci ricompattiamo ai bivacco Comolli, letteralmente sepolto dalla neve, mangiamo qualcosa, ci ramponiamo e cominciamo a salire il muro. A dirla così, a vederlo da li, non si percepisce quanto sia in piedi realmente....impressionante! La salita è davvero lunghissima, e non molla mai, non c'è tregua, la pendenza aumenta sempre +, nell'ultimo lungo strappo sfiora davvero i 45°, si tende ad appoggiare le mani a terra, quasi a gattonare.....Il gruppo si sgrana, davanti




Arriviamo in cresta ben provati, ma lo spettacolo che si apre ai nostri occhi, ripaga di ogni fatica.
Incredibili le cornici di neve, i giochi creati dal vento e dalle infinite nevicate di quest'inverno, gli strati di neve sovrapposti, in un mix di luce fatata e di colori resi incredibili dal sole che si sta preparando al tramonto.
Percorriamo la lunga cresta con calma, facendo foto e chiaccherando, vediamo gli altri già quasi alla meta.
Arriviamo in cima verso le 18.00, giustamente soddisfatti e giusto in tempo x goderci un bel tramonto, anche se un po di nuvole rovinano parzialmente lo spettacolo. Non fa minimamente freddo, solo qualche folata di vento disturba ogni tanto questo impagabile momento. Sono davvero molto soddisfatto, è la prima volta x me sul Grignone in invernale, mi pare ancora incredibile essere qui, aver realizzato uno di quei "sogni" che da subito, da quando mi sono "ammalato" di montagna, erano nella mia mente, tutte le volte che vedevo questa montagna ammantata di neve.
Poi spunta la luna proprio dietro Artavaggio ed il Sodadura, ed è un nuovo spettacolo, via di foto, che non è una cosa che si vede tutti i giorni. Entriamo nel rifugio x mangiare qualcosa, e passiamo un paio d'ore piacevoli a chiacchierare, poi rifocillati, verso le 20.30, ci prepariamo x la discesa.
Non è comunque freddo, la luna illumina tutto quanto, regalandoci paesaggi incantati, accendiamo le frontali + per sicurezza che altro, visto che il sentiero in cresta è stretto e bisogna prestare molta attenzione.
Se il muro è duro in salita, in discesa è durissimo, complici la ripidità, la neve non ghiacciatissima che facilita le scivolate, il buio che richiede molta attenzione, la tensione costante nel scegliere dove appoggiare il prossimo passo.
C'è un "traffico" assurdo stasera, non avrei mai immaginato, avremo incontrato almeno una cinquantina di persone che salivano mentre noi scendevamo.....Non siamo i soli matti in giro stasera.
Riesco a sudare molto anche in discesa, il gruppo si sgrana come all'andata, stesso copione, io e Max a chiudere. Ci ricompattiamo di nuovo ai Comolli, da li stiamo abbastanza uniti fino al Pialeral, poi Cris e Ivan si involano nuovamente, e così si perdono la veloce sosta birretta, x calmare la sete assillante.
Veloce discesa in gruppo nel bosco, e nell'interminabile tratto finale, con i piedi che gridavano vendetta....
e i muscoli delle cosce che cominciavano ad entrare in crisi.
Alle 11.30 c.ca siamo alle macchine, cambio veloce, poi a Lecco dove ci salutiamo in vista di prossime avventure. Alle 00.20 sono a casa in tempo x il meritato riposo......a No dimenticavo alle 02.00 devo recuperare la figlia in discoteca!!! bene giusto il tempo di rivedere le foto e gustarsi a mente calda i memorabili ricordi.
Davvero una esperienza bellissima e magica, grande Max x l'organizzazione, ringrazio tutti x l'ottima compagnia. Sono Soddisfattissimo!!!
Alla prossima.

Un’idea partorita almeno un paio di settimane fa, ma con una gestazione davvero complessa, è da mercoledi che visiono decine di siti con previsioni meteo, sembra proprio che sabato pomeriggio/sera una debole copertura nuvolosa possa compromettere lo spettacolo.
Venerdi nel primo pomeriggio dopo una mattinata travagliata passata ad aggiornarsi sui siti meteo e al telefono con la fatidica domanda “andiamo, non andiamo; andiamo; non andiamo”; rompo gli indugi e decido che sa da fare, confido che il vento da nord previsto per il tardo pomeriggio possa spazzare il cielo dalle nuvole, mal che vada faremo una bella scarpinata che metterà alla prova i nostri garoni.
Sabato alle 13.00 ci si ritrova al Bione e i presupposti non sono per niente favorevoli, cielo coperto del sole neanche l’ombra e totale calma di vento ……., ormai siamo in ballo e balliamo.
Ore 13.50 si parte dal parcheggio della chiesetta del Sacro Cuore, al Pialleral il meteo migliora decisamente e fa capolino il sole. Il muro del pianto mette a dura prova la resistenza dell’elefante che raggiunge la cresta abbastanza sfatto come la consistenza della neve, sulla cresta come d’incanto la stanchezza sparisce lo scenario è unico, le cornici di neve baciate dall’ultimo sole ricordano ambienti himalaiani. Ore 18.15 siamo tutti in vetta giusto per il tramonto e il levare della luna, veloce pausa cena al rifugio Brioschi e poco dopo le 20 mentre ci si prepara per la discesa la luna illumina a giorno le pareti esposte ad est della montagna ma nel frattempo sta anche nevicando, fiocchi portati dal vento da nord che rendono l’atmosfera unica. Percorro la cresta senza utilizzare la luce della frontale, la luce profusa dalla luna è più che sufficiente per agevolare il nostro percorso, per la discesa dal muro meglio accendere le frontali.
Alle ore 23.20siamo di ritorno alle auto stanchi ma molto, molto soddisfatti ……..la fortuna aiuta gli audaci.
Un grazie di cuore ai miei compagni d’avventura che mi hanno permesso di realizzare un sogno che tenevo nel cassetto da qualche anno, ragazzi per il prossimo inverno un’idea bolle già in pentola!!!

Clima ideale, non faceva freddo per niente (a parte qualche folata molto forte in vetta). In vetta: da una parte il tramonto, dall'altra la luna che sorgeva ... Luna che illuminava tutto ... a scendere (a parte il muro del pianto) me la son fatta tutta senza frontale ... ... mi avevano preparato al peggio quindi non è stata cosi' tremendamente faticosa ... insomma bellissimo! Grazie Massimo
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Kommentare (28)