rifugio Alpe Piazza m.1835 e biv. Legui m.1912: neve a go go e giornatona al top!


Publiziert von Alberto , 11. Februar 2014 um 11:36.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 Februar 2014
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:15
Aufstieg: 571 m
Strecke:bivio quota 1390 - località Scoccia m.1484 (fonte) - località Corte Grassa m.1570 (fonte) - località Corte Grande m.1677 (fontana e segnaletica) - bivio quota 1773 con il percorso che proviene dalla strada - rifugio Alpe Piazza m.1835 km. 4 + 462 m. di disl. - bivacco Legui m.1912 - dosso sul retro del bivacco fin qui km. 5 + 199 m.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S. n° 38 dello Stelvio - Morbegno - prendere la strada per il passo di S. Marco - superare Albaredo e dopo circa 5 km. e alcuni metri prima del cartello che pubblicizza il rifugio Alpe Lago,a sinistra vi è la strada e la mulattiera per il rifugio Alpe Piazza,segnalato anche dai pannelli del parco con cartine inerenti la zona e le tempistiche
Zufahrt zum Ankunftspunkt:rifugio Alpe Piazza (informarsi se aperto) e bivacco Legui (sempre aperto)
Kartennummer:kompass Orobie Valtellinesi

Con Mauro mi metto d'accordo per sabato per andare a ciaspolare al rifugio Gino e Massimo ma è chiuso perché si sposa la figlia dei gestori (felicitazioni e tanti auguri),quindi si deve trovare un alternativa con rifugio gestito,molto gradito dal cugino Lorenzo (e non solo). Il Gherardi è aperto,bene ma Mauro vorrebbe poter fare una camminata....non gli basta 1 ora e 30,deve poter aver la possibilità di proseguire.....sì,certo....e questa località la offre,ma,piccolo problema: Antonella che insieme a Mauro gestisce il rifugio Gino e Massimo,mi dice che tra domenica e durante la settimana ha messo 80 cm. di neve su al rifugio.....però!

 

Bisogna valutare anche questo fattore oltre al fatto che le previsioni fino a venerdì saranno pessime. Mauro s'informa per il rifugio Alpe Piazza che ben conosciamo (ma Angelo no) e in diretta telefonica tra me,Mauro e Nadia veniamo a sapere che venerdì ad Albaredo vengono giù fiocchi notevoli che mai aveva visto Nadia e ci avvisa che se sabato mattina nevica ancora non sarebbero saliti,comunque di telefonare pure alla mattina presto che ci sapranno dire.

 

Quando ci ritroviamo a Bione,il Bradipo delle Alpi,Lorenzo,Angelo,Mimmo,Mauro chiama Nadia la quale avvisa che saliranno e di fare attenzione dato che sulla strada vi è ghiaccio: con fermezza e decisione,prendiamo per la Valtellina al posto della val Taleggio. In auto ovviamente la banda di sbarellati (tranne un paio: Angelo e Mimmo) tengono elevato lo spirito goliardico e giunti a Morbegno si comincia a salire....poco prima in località Valle se non erro,la strada con la corsia lato valle ha un grosso cedimento franoso: si è abbassata di almeno 20 cm. e già sono in corso i lavori di messa in sicurezza e ripristino. Queste temperature così elevate e non normali per la stagione,in montagna sta creando gravi problemi a causa della pioggia al posto della neve.

 

Mentre saliamo vediamo che a 1000 metri già la neve è presente e appena superato Albaredo la strada presenta ghiaccio sul fondo dato che la calata a raspato bene (fin troppo bene) la neve a cui le gomme fanno più presa: più saliamo più gli alberi sono rigonfi di neve e la strada si restringe fino ad arrivare ad una corsia,mentre ai lati un enorme spessore di neve fa da barriera,mentre qualcuno annuncia che al ritorno se la farà a piedi fino a Morbegno he he he.

Finalmente alle ore 8,45 siamo a parcheggiare l'auto e alle ore 9,10 ci incamminiamo lungo la bella pista battuta (era tempo che non trovavo una pista battuta e neve farinosa) mentre i boschi ammantati da abbondante neve,facevano corona intorno a noi regalandoci spettacolari scorci.

 

La giornata si presenta bene,noi sole e in basso nebbia e nuvole: GRANDE GODIMENTO!

Mentre saliamo ecco la vetta del monte Lago che mi attrae: da qui capisco che la si può fare senza problemi dato che non presenta la cresta "affilata" dalla neve ma piuttosto "spianata",ovviamente il problema è dato dall'abbondante neve scesa e come sempre dall'orario....oltre....

Angelo è entusiasta del paesaggio che gli si presenta davanti,mentre il sole ci costringe a spogliarci causa sauna.

 

Stavolta ci rendiamo conto che il percorso è diverso dal solito,tra l'altro bellissimo,il quale da la possibilità di godere dell'immenso anfiteatro panoramico che la zona offre,poi raggiungiamo il tratto che proviene dalla strada e si comincia a percorrere il traverso in falsopiano. Mimmo in testa,segue Mauro il Selvatico delle Alpi e a distanza poi il Bradipo,Angelo e Lorenzo (al quale non ho ancora trovato un soprannome adeguato: ma è in via di studio): mentre cammino sento una voce fioca,sembra quella di Mauro ma lui non lo vedo....cammino e sento sempre questa voce fioca,quasi in via di spegnersi he he he,ma.....ha ha ha....dopo pochi metri guardo un punto franato dove il parapetto di neve ha ceduto....causa franamento.

E già ecco che guardo in basso.....ma è lui,il Selvatico,il quale mettendo il piede troppo all'esterno verso valle,ha fatto cedere la neve e a l'è burlà giò....sotto un metro dal percorso in un soffice letto di neve senza nessuna conseguenza,mentre Mimmo era vanti di qualche 100 naio di metri: meno male che ceravamo noi dietro altrimenti lo trovava la Nadia il giorno dopo he he he.

 

Le risate non potevano mancare e prima di intervenire nel doveroso soccorso,si doveva documentare "l'incidente".

Giunti nei pressi del rifugio,vedo la "porta" con la campanella quasi sommersa mentre l'ultima volta ci si passava sotto: INCREDIBILE LA QUANTITÀ DI NEVE! Finalmente siamo al rifugio Alpe Piazza m.1835 "Baita dei Bambini" alle ore 10,56 e noto che la voglia di proseguire a parte mia e di Angelo,il resto del gruppetto si ammutina (e meno male che qualcuno voleva andare dove vi era la possibilità di fare di più....): ci incamminiamo e battiamo neve fresca seguendo la flebile traccia che a breve scomparirà,mi volto e vedo a distanza molto elevata il Selvatico delle Alpi che ci segue. Gli dico ad Angelo: guardalo,non si avvicina per non essere chiamato a battere! Proseguiamo e poco dopo voltandomi vedo Mauro che fa ritorno al rifugio,mentre noi riusciamo a vedere lo stupendo spettacolo dal promontorio di quota 1927 situato a monte del bivacco Legui che raggiungiamo ma non possibile ad entrarvi dato che la neve arriva alla sommità della porta.

 

Con altro percorso in neve abbondante e fresca,facciamo rientro al rifugio alle ore 12,08 dove Mauro con grande filosofia spiega il perché non ha proseguito.....oramai mi sa che si deve optare per rifugi a livello mare he he he!

Siamo solo noi al momento,ci riscaldiamo e facciamo asciugare i vestiti e poi.....finalmente.....le mandibole cominciano a fare "ginnastica" assaporando i pizzoccheri,poi la polenta taragna (goduria all'inverosimile) accompagnata da salumi e formaggio locale di produzione propria oltre al vino e all'ottima acqua con alcolicità 0 di cui il il Bradipo ne apprezza in abbondanza. In fine il dolce,per la precisione un ottimo strudel accompagnato da numerose bottiglie di grappe e liquori di cui oggi scarseggia il numeri di versamenti.....che piano piano stiano scegliendo di seguire la via dell'astensione all'alcool,seguendo il buon esempio del Bradipo? Se dovessi riuscire in questa impresa,offrirò loro un pranzo in un rifugio a mia scelta.....ma ci devono arrivare....prima he he he!

 

Ebbene alle 12,30 si mette a fioccare,mentre noi ce la passiamo alla grande,poi come tutte le volte,il tempo scorre e vien quasi ora di riprendere la via del ritorno,ma nel mentre ecco sopraggiungere una guida con il suo gruppo che si fermerà la notte e il giorno dopo dovrebbero salire in vetta al monte Lago.

Alle 15,15 si riprende la discesa sotto la costante nevicata che ci accompagna fino all'auto dove notiamo che il ghiaccio si è sciolto,ma nonostante ciò,il Mauro tormentava Lorenzo di scendere in prima e noi giustamente ce la ridevamo e possiamo assicurare che l'unica mia preoccupazione vera,era di ritrovare ancora la strada che stava smontando a valle dopo Albaredo che superiamo tranquillamente.

 

Anche oggi una giornata stupenda che la natura ci ha regalato facendo si che l'abbiamo potuta ammirare in tutto il suo contesto,scelta azzeccata in quanto sulla bergamasca regnavano le nuvole e ovviamente l'allegria che l'ha fatta da padrona per tutto il giorno.

 

 

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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