rifugio Alpe Piazza m.1835 e biv. Legui m.1912: fresca e abbondante neve!


Publiziert von Alberto , 27. Januar 2014 um 10:19.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 Januar 2014
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:15
Aufstieg: 630 m
Strecke:bivio quota 1390 - località Scoccia m.1484 (fonte) - località Corte Grassa m.1570 (fonte) - località Corte Grande m.1677 (fontana e segnaletica) - bivio quota 1773 con il percorso che proviene dalla strada - rifugio Alpe Piazza m.1835 km. 4 + 462 m. di disl. - bivacco Legui m.1912 - dosso sul retro del bivacco fin qui km. 5 RITORNO seguendo la strada totale km. 11
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S. n° 38 dello Stelvio - Morbegno - prendere la strada per il passo di S. Marco - superare Albaredo e dopo circa 5 km. e alcuni metri prima del cartello che pubblicizza il rifugio Alpe Lago,a sinistra vi è la strada e la mulattiera per il rifugio Alpe Piazza,segnalato anche dai pannelli del parco con cartine inerenti la zona e le tempistiche
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Alpe Piazza (informarsi se aperto) e bivacco Legui (sempre aperto)
Kartennummer:Kompass: Parco orobie valtellinesi

Sono d'accordo con Mauro e Mimmo di andare al rifugio Alpe Piazza e se possibile fare qualcosina oltre e vedo di aggregare mio cugino Lorenzo,il quale si preoccupa per la mancanza di attrezzatura a cui provvederò e per la paura di non cadere causandogli problemi al polso che ruppe ad agosto e che tutt'ora non è a posto.

Lo tranquillizzo,non sono uno scellerato che pensa al proprio divertimento,ma cerco di non creare problemi agli altri,preoccupandomi inanzi tutto di non nascondere ciò che è realmente il percorso comporta e poi di non esagerare visto che non è allenato....e anche per il sovrappeso che si porta appresso (è una buona forchetta) nonostante ami giocare a calcetto (poi le energie che spende le recupera con gli interessi he he he).

 

Alla mattina ricevo la chiamata di Mauro il "Selvatico delle Alpi" che ha trascorso la notte in bianco causa dolore ad una spalla,peccato dato che si poteva fare un quartetto di quelli giusti....va be,anche se non sono uno di compagnia quando si tratta di vino e quant'altro,cerco pure io di fare la mia parte.

 

Ci troviamo in 3 a Bione, sostina al bar e mentre risaliamo la strada per il passo S. Marco,si nota una linea quasi perfetta che orizzontalmente limita la caduta della neve fresca scesa il 4 e 5: gli alberi sono ben carichi di neve e lo si capisce bene,poi eccoci al bivio con la strada che sale in direzione del rifugio (si ferma a circa 30 minuti a piedi dalla struttura).

Non fa freddo e alle 9,00 partiamo con le ciaspole ai piedi e poco dopo estraendo la macchina fotografica,sento che qualcosa non va: il suo peso è un tantino leggero e guarda caso,mancano le batterie nel suo interno: che pirla che sono,è la prima volta che mi capita,nonostante le avevo sotto gli occhi dato che le avevo messe a caricare.

Non c'è problema,il fotografo del giorno è Mimmo che si diletta a più non posso dando a Lorenzo la possibilità di prendere fiato e meditare alla promessa che nell'arco del 2014,dovrà perdere 10 kg. di salamelle he he he,infatti ho suggerito che mentre noi mangeremo,lui potrebbe limitarsi a guardare,anche perché digiunare non fa poi così male,anzi....

 

Come non detto,nel mentre eccheggia un vada....eppure io lo faccio in fin di bene! Giunti alle ore 10,40 al rifugio ci prenotiamo e giustamente essendo presto e mio cugino respira ancora,perché non proseguire fino al bivacco? Lorenzo stava già predisponendosi al relax completo,ma io,pensando alla sua salute,lo convinco che non si pentirà: fidarsi di me è come vincere alla lotteria....anzi,meglio ancora,si torna a casa soddisfatti.

Dal rifugio 3 ciaspolatori tracciano un percorso che a me non interessa dato che non vanno nella nostra direzione,quindi non vi sono tracce e bisogna battere la neve che abbonda,ma arrivati al bivacco alle 11,20 un superbo paesaggio non può che allietare la fatica fatta per arrivare sin qui,maaaaaa,sprono anche Mimmo a fare uno sforzo per salire al cucuzzolo a monte del bivacco in modo tale da fare una foto prendendo il retrostante panorama: tra l'altro qui non si sfondava dato che avevamo tanta neve portante per via del sole che vi batte per molte ore.

 

Si riparte,Mimmo è come un siluro e alle 12,00 siamo al rifugio dove ci attende un prelibato menù: io mi accontento di un piatto di pizzoccheri mentre Mimmo e Lorenzo si vedono portare un piatto abbondante di polenta taragna con brasato,poi un tagliere di formaggi e salumi annaffiato il tutto con 1,5 litri di vino (in 2),caffè e poi ci vengono portate 4 bottiglie di "stupefacenti" (grappa liscia,grappa al mirtillo poi un'altra di cui non ricordo e il genepì di cui tre quarti vengono "filtrati" alla grande tanto da rendere la bottiglia trasparente. Io tenevo il conto dei "versamenti" di cui il vincitore (Mimmo) ne ha portati a casa ben 8 + 1 di grappa mentre Lorenzo con pari grappa,non ha potuto tenergli testa accontentandosi di "soli" 5 "versamenti"....mentre il Bradipo è campione in assoluto in scarsità dato che solo un bicchierino di genepì è riuscito a filtrare.

 

Nel frattempo si vedeva bene che da ovest arrivavano velature e nuvolosità: noi il sole lo abbiamo avuto e più si andava a est più sole si trovava.

 

Parlando si fanno le 15,30....forse è il caso di prepararci visto che siamo pure gli ultimi clienti a levare le tende e alla bellezza delle 16,00 ripartiamo ringraziando Nadia e visto che le giornate si allungano si prende la strada dove ad un certo punto è sbarrata da un albero caduto: io per evitare problemi tolgo le ciaspole,mentre chi non ha voglia le tiene,solo che uno sfigato si ritrova con un pezzo mancante. Il Bradipo si inventa qualcosa e cerca di capire come il pezzo del tallone si sia staccato con la ciaspola bloccata....comunque,visto e considerato che è il primo caso che mi capita,al cugino non resta che provare l'ebrezza di scendere dai 1700 m. con 1 metro di neve,sfondando alla grande e massacrandosi a più non posso i muscoli delle gambe che in teoria gli serviranno per giocare a pallone....

 

Arrivati all'auto alle 17,30 ci si prepara e alle 18,00 partiamo: mentre scendiamo dal tratto panoramico sulla provinciale....un lungo serpentone di auto faceva ritorno verso la bassa: come sarà?.....a che ora arriveremo a casa? Il problema non è a Morbegno ma a Lecco: ebbene,dopo la sosta caffè dove veniamo accolti dalla simpatica Barbara riprendiamo il percorso,ma fino a Lecco il traffico era sotto la norma,poi,salutato Mimmo,contento per questa giornata stupenda,riprendiamo il viaggio arrivando a casa senza problemi ma in particolare nessuna colonna. Più bello di così,cosa si vuole pretendere! Anche oggi una scelta più che mai azzeccata: giornata al top,a 360°!

 

Si ringrazia per il totale contributo fotografico l'amico Mimmo!

 

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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