Predore-Punta Alta-Bronzone-Colle Cambline-Predore... e sei protagonista!

Oggi si parte da Predore (Bg), da Crema ci si arriva in poco più di un’ora, ergo, niente sveglia iper mattutina. Vorrei fare un giro inusuale, di quelli fuori dalla “massa”,  c’ho messo 2 giorni per prepararlo nei dettagli e come spesso accade… alla fine il giro non sarà quello pensato. Il principio era: Predore-Punta Alta-Colle del Giogo-Col d’Oregia-Corno Buco-Predore a fine giornata sarà: Predore-P. Alta-Colle del Giogo-M. Bronzone- Col d’Oregia- Colle Cambline- ritorno al C. del Giogo- Predore!!! La Mattina è molto bella, ideale per le foto, anzi, c’è un eccesso di luce, ma la vista è eccezionale e  questo basta. Che si fottano le foto… Partiamo dall’acquedotto di Predore  posto nella parte alta del paese, da subito i sentieri si diramano e noi prendiamo il 734 direzione P. Alta. Già dai primi passi si capisce che il nostro fisico sarà messo a dura prova, prima, 5 minuti di ripida salita asfaltata e poi, su per gli interminabili gradini che portano alla chiesa di S. Gregorio  e oltre, un primo balcone panoramico sul lago e pianura. Il nostro sentiero è sempre decisamente ripido  e dopo le ultime case di Vernasca, svoltiamo a sinistra, dove il sentiero si restringe e continua senza respiro sino ad arrivare ad una sorta di crinale sempre alberato, spuntiamo all’aperto e troviamo il cartello divieto di caccia, proprio lì fa bella mostra un capanno da caccia…(mistero italico). Puntiamo decisi sempre più su e dopo un’ulteriore strappo, in 1h 40 siamo in cima. La vista è magnifica e spazia  ad minchiam,  noi  sostiamo per un’ora ad ammirare la natura circostante. Ora via, giù verso il Colle del Giogo per il segnavia 707, all’ombra e circondati da evidenti tracce di cinghiali. In 0:30 arriviamo e senza indugi continuiamo prendendo il segnavia 701. Con  lunghi saliscendi arriviamo ad un capanno ove troviamo un pannello indicativo, a sinistra per il Col d’Oregia a destra su al Bronzone… guardo il mio socio d’escursione, che famo? In modo coraggioso mi dice Bronzone! Per il 701, l’armata Brancaleone parte e per 0:50 si viaggia bene, svoltando verso la cima ci aspettamo  0:10 minuti di ripido strappo, teniamo duro e ci siamo,  2:10 da P. Alta. Spettacolo! Fine. In cima le persone si contano sulle dita di una mano. Il giro è ancora lungo e ci fermiamo solo mezz’ora, prendiamo armi e bagagli e scendiamo con un certo relax, giusto per smaltire l’acido lattico,  ritorniamo ai segnavia e riguardo il mio socio, alùra? Vai tranquillo mi risponde, ok, si punta al Col d’Oregia e poi Corno Buco(?). Ancora per una sorta di largo crinale, a est il Lago d’Iseo a ovest  la Val Cavallina. In poco tempo siamo al Colle sul sentiero TPC, da li in poi il buio… segnali scarsi e il C. Buco è un miraggio. Continuiamo sulla traccia di sentiero che  dovrebbe puntare grossomodo al nostro obiettivo, la bollatura è rossa, passiamo per Sarzana-Lido di Camaiore ed arriviamo a Cecina mare, pensiamo che forse siamo fuori traiettoria e dopo un ultimo strappo siamo al Colle Cambline! Aaaargh! E mo? Bisogna ritornare a Predore, altrimenti si farà notte e verremo ingaggiati dalla forestale per censire gli animali notturni che vivono in zona. Si ritorna sui nostri passi e puntiamo al C. d’Oregia, lì un sentiero scende in effetti, ma non è il sentiero 708 che dovrebbe portarci al lago ma è il TPC/701 che ci porta al Colle del Giogo! Il mio socio comincia ad avere le allucinazioni da stanchezza. Da lì due sentieri dovrebbero scendere al paese e noi facciamo fatica a trovarne uno che scopriremo poi essere il 735 (una palina direzionale no?); si scende decisi per un camminamento non sempre agevole, poi all’improvviso, puff, il segnale si perde. Attraversiamo diverse proprietà private e scavalchiamo diverse recinzioni, raggiunte delle baite aperte in estate, su uno scosceso proprio sopra di  noi, un gruppo di cinghiali ci tende un agguato  come avrebbero fatto dei vecchi briganti, fermo il cane e osservo la situazione, mi volto e guardo Piero, lui che è notoriamente un cuor di leone  mi dice: occhio, gamba e saper dove correre! Azz… E’ un battito di ciglia, i nostri amici della famiglia dei suidi si dileguano nel bosco e noi tiriamo un respiro di sollievo. Adesso accelero e invito il mio socio a seguirmi, il paese è lì, la macchina anche. E’ buio ed abbiamo fatto un giro folle, Piero mi guarda in preda ai deliri  ed in maniera fantozziana mi dice che  la Corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!!! Io osservo l’orologio, sono le 17:40. Il cervello è spento. Arrivo a casa mia passando dall’Ipercoop e  vedo un fottio di gente sciamante che vaga nel vuoto, osservo i miei vestiti sporchi di terra e penso che se fossi rimasto sulle montagne sarebbe stato meglio…
A la prochaine!  Domenico.      Con me ha camminato Piero e l’indistruttibile Olmo.     Dislivello salita :1400 mt.  circa.  Un consiglio a chi vuol trovare pace sulle  cime: Punta Alta fa per voi, zero persone.
Ore di cammino:7:30