Monte Trappola, incontro inaspettato

Oggi non si poteva ASSOLUTAMENTE rimanere in città, la montagna lassù chiamava...il sole e la neve da sfondo allungavano braccia fantastiche chiamandoci, noi dalla finestra guardavamo affascinati un'alba rosea che si apriva sul Baldo e sul Carega.
"Irene andiamo! che ne dici di riprovare a salire Cima Trappola" (domenica scorsa eravamo stati costretti ad un mesto ritorno sotto una pioggia insistente a 1500 mt....).
Partiamo facendo colazione dal nostro amico Ciro al suo bar  "Titoo", con gli sfiziosi cornetti(arte Napuletana..) fatti a mano e sfornati : sono una leccornia!
Alle 9.15 siamo a San Giorgio, il tempo è spettacolare, neve tanta e bellissima : bianca e al giusto grado di temperatura, sapete quando cammini e senti lo scricchiolio sotto i piedi, saliamo a Cima Trappola, optiamo per un bell'anello che partendo dagli impianti di San Giorgio sale il Vallon e piegando a Nord arriva a bocca di Valon e da lì su verso Cima Trappola.
Così partiamo, nel Valon in ombra arrivano veloci diversi fuoripista che si gettano giù da Cima Gaibana dove arriva la seggiovia, passano veloci sollevando refoli di neve, saliamo e siamo in tanti, abbiamo con noi le ciaspole che fanno il loro dovere portandoci lassù ai 1865 mt della Cima; l'ultimo tratto è duretto con pendenze importanti, poi di fronte al Carega, siamo in cima.
Lassù piacevole sorpresa, incontriamo un gruppo di miei colleghi anche loro in cima...neanche l'avessimo fatto apposta.
La discesa ci porta verso bocca Malera e omonima malga, mangiamo un piatto di ottima polenta funghi e formaggio e poi giù verso San Giorgio.