Cimone di Margno

Gita effettuata con il Gesa-CAI di Milano.
Gruppo che non frequentavo più da molti anni, ma con cui ho fatto molte belle escursioni ed ascensioni.
Ritrovo al Quartiere Gallaratese di Milano, poi partenza in auto per Crandola.
Un piccolo gruppo prende la funivia da Margno al Pian delle Betulle, e lo ritroveremo poi in cima.
Da Crandola ci incamminiamo per una stradina a tornanti, qualcuni con gli sci, la maggior parte del gruppo con le ciaspole.
Prendiamo poi un sentiero che sale all'Alpe Piazza; gli scialpinisti dopo aver messo gli sci li devono togliere poco dopo per mancanza di neve, ma poi la troviamo ancora sempre più abbondante.
Per chi và a piedi la neve è dura, e chi ha i ramponcini preferisce questi alle ciaspole.
Una breve sosta all'Alpe Piazza per riunire il gruppo, poi si riprende la salita fino all'Alpe Ortighera dove si fà un'altra sosta per riunirci.
A questo punto la neve è adatta per le ciaspole, le metto ma dopo aver fatto un paio di soste per sistemarle perché tendono ad allentarsi, ci rinuncio e rimetto i ramponcini.
Seguiamo un percorso con pendenza moderata ma un po' ghiacciato per l'abbondante passaggio; raggiungiamo la cresta S-E, il tratto più faticoso per la neve cedevole nonostante il passaggio di sciatori, ma vedo che diverse persone con le ciaspole fanno più fatica di mè.
Arriviamo sull'affollata cima dove siamo accolti dal gruppo salito in funivia, tra cui Moira, e da un bel vento gelido (3 ore e 20 minuti, escluse soste).
Io scendo su un ripiano poco sotto la cima, un po' riparato dal vento, per mangiare qualcosa, poi il gruppo decide di scendere più in basso per la pausa pranzo.
I veloci sciatori si fermano spesso per aspettare gli altri; pure io scendo veloce (con le rotule protette dalle ginocchiere per precauzione), mentre chi ha le ciaspole è un po' più lento.
Sosta per il pranzo all'Alpe Ortighera, con le baite che ci riparano dal vento.
Qui, guardando gli sci dei miei compagni, riconosco i miei vecchi sci, che hanno cambiato diverse volte proprietario, e che mi fanno tornare alla memoria un periodo in cui andavo in montagna "seriamente".
Soddisfatte le esigenze dello stomaco riprendiamo la discesa fino al parcheggio di Crandola.
Ritrovo con gli altri escursionisti al parcheggio della funivia di Margno, poi ritorno a Milano, con la solita inevitabile coda della domenica, ma che non ci rallenta poi eccessivamente, infatti sono a casa alle 19.
Mi ha fatto molto piacere ritrovarmi con i miei vecchi compagni di escursione, che occasionalmente incontravo per i monti, ma ora riprenderò a frequentare il gruppo; negli ultimi anni sono diventato troppo solitario.
Alla prossima
Ciao
Stefano