Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 - ometti di quota 2207 cresta per il pizzo Torrenzuolo
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Enzo mi contatta per vedere se ho intenzione di fare qualcosa per domenica: tutte le meteo è giorni che danno bel tempo per tale giorno,mentre sabato non sarà un gran che e la mia idea è di fare una 2 giorni a cavallo con il lunedì,ma dato che sarà tempo pessimo,decido per rinunciare con dispiacere,sarà per un'altra volta.
Giunti a Tartano decido si salire per la stradina che conduce alla località Fraccia,anche se l'asfalto è coperto più da neve dura (ghiacciata) riesco a salire bene,poi a causa di manovre dovute ad alcuni dinanzi a noi ho dovuto fermarmi in salita,non riuscendo più a risalire: decido di scendere fino al primo possibile parcheggio.
Partiti alle ore 8,50 ci si incammina,personalmente vista la situazione decido di calzare i ramponi per una maggiore sicurezza e tranquillità.
Da Fraccia percorriamo la pista ben battuta,le ciaspole al momento non servono,mentre i ramponi mi aiutano più facilmente nella salita sulla neve dura (ghiaccio per ora non se ne vede): arrivati alla radura decido che è il caso di mettere le ciaspole,mentre Enzo prova se è possibile risalire ancora senza....e non è il caso dato che gli sfondamenti cominciano a farsi vedere.
Davanti a noi un gruppetto di 4 escursionisti 3 con la tavola e 1 con gli sci,poi avanti un gruppo di ciaspolatori di circa 15 componenti ma in giornata credo che quassù vi siano passate almeno una 30 na di persone. Alle ore 10,50 al rifugio Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881: oggi sono un po sofferente è da qualche giorno che un forte torcicollo mi perseguita,ma l'attrazione per la Montagna è forte a tal punto che se decidevo di stare a casa le cose non cambiavano in ogni caso.
L'idea era di cucinare ma vedendo un numero veramente elevato di persone,propongo di salire sul cucuzzolo a monte della struttura: giunti sin qui,noto la bella pista fatta da alcuni sci alpinisti....guardo l'ometto situato sulla lunga cresta che conduce al pizzo Torrenzuolo....la ripida che sale alla prima cresta che conduce all'ometto....penso che se saliamo lassù ovviamente non si può pensare di cucinare.
Chiedo a Enzo e Antonella se vogliono proseguire,sempre con la priorità nel caso che qualcuno non ha più energie,di fermarci: proseguiamo seguendo 3 ciaspolatori che arrivati ad un certo punto desistono,noi andiamo avanti sulla bella battuta con traversi corti (circa 4 metri) e molti tornanti (nonostante la fatica per uno sci alpinista sia stata elevata) che aiutano a prendere quota tramite un tracciato con pendenza più che ottima tanto da non stancare.
Giunti sulla dorsale di cresta che conduce all'ometto ancora assai lontano ecco che 3 sci alpinisti si preparano a scendere,mentre la vecchia traccia di un ciaspolatore prosegue....ma solo per una decina di metri dopo di che, anch'egli termina la sua ascesa e ora si decide se proseguire o rinunciare: le impronte che proseguono percorrendone la dorsale,sono di un quadrupede appartenente alla fauna alpina.
Enzo e Antonella sono per il proseguire,quindi comincio a battere la neve,crostosa in superficie ma farinosa al di sotto,sfondando un poco,ovviamente tenendomi a destra della traccia dell'animale,onde evitare cornicioni che possono cedere al peso.
Questa dorsale è ripida ma nonostante l'abbondare della neve non desta preoccupazioni,poi a poche decine di metri mando in testa Enzo a battere e giunto al primo ometto vedo che prosegue per il secondo....la tentazione di proseguire c'è ma bisogna calcolare ancora 1 oretta vista la neve non totalmente portante e poi Antonella nonostante si senta in forma rispetto alla Rotondo hutte,bisogna vedere nella discesa con questa tipologia di tracciato,come reagisce,quindi alle ore 12,30 ci fermiamo a quota 2207 godendo dello spettacolo che la giornata di oggi ci offre.
Nel frattempo il gruppetto con la tavola ci ha seguiti e uno di loro mi chiede informazioni per il versante migliore per scendere e gli indico quello all'ombra dove la neve farinosa è il paradiso per tutti i discesisti,sia con la tavola che con gli sci,inoltre ringrazia per l'ottima traccia che abbiamo lasciato: dovevano però tornare al rifugio,quindi gli dico di tenere d'occhio la quota in modo tale da non scendere troppo e tagliare la dorsale di cresta per dirigersi verso la struttura.
Alle 13,15 ci prepariamo per fare ritorno e ben si nota che Antonella ha un po paura (tutti coloro che frequentano la Montagna dovrebbero averne un po) e si trova ad essere non poco impacciata: l'importante è non farsi prendere dal panico,scendere piano anche con passi corti ma sentirsi sicuri quando si appoggia il piede: e ovvio che per essere la seconda volta che mette le ciaspole si può capire la difficoltà nel scendere da ripide creste (ma ad ogni modo pure io che da anni vado in Montagna mi trovo ad avere problemi nel superare alcuni ostacoli,è normale e alla rinuncia non fatico ad accettarla).
Arrivati al rifugio ecco che rivediamo il gruppetto 3 con la tavola e il quarto con gli sci,i quali si sono preparati una buona polenta taragna che ci offrono: complimenti! Nel mentre Enzo chiede se qualcuno di loro conosce il sito HIKR,org....e sì....e quando aggiunge che io sono il Bradipo delle Alpi....uno di loro con grande euforia mi stringe la mano,felice di conoscere di persona tale soggetto che ovviamente avvisa: non sempre sono popolare positivamente,vi sono coloro che non mi sopportano quando segnalo comportamenti errati (poi se qualcuno sostiene che è giusto sbagliare e non dare retta ai consigli....ben venga anche il peggio....) bastonandomi alla grande a causa delle relazioni dal' ironia oltre al limite della sopportazione ( ma è peggio: la mancanza di ironia o di cervello?....) dovuta all'incessante stimolo non dipeso da me,ovviamente!
Ricordo cosa mi disse un amico: preferisco la sincerità di un amico che esprime ciò che pensa,(il difficile sta ad accettare la tipologia di pensieri) invece di chi con frottole fa credere altro....a parole!!!!!!
E' giunto il momento di mangiare il dolce che ho promesso a cui Antonella tiene tanto,quindi offro anche agli amici di Besana Brianza (se non ricordo male) la torta (pere,cioccolato,mousse di cioccolato e limoncello con mirtilli) apprezzata,poi un pezzo lo assaggia una ragazza della valle che ci offre qualche fetta della sua torta buona anch'essa: ebbene dopo aver passato momenti di allegria si decide per fare ritorno e alle 16,15 ci si rimette in cammino,seguendo un percorso che non ho mai fatto e che percorrono gli sci alpinisti in discesa,chiudendo la giornata perché siamo proprio gli ultimi a giungere all'auto. Gran finale con le stelle e la luna quasi piena che ci regala suggestioni particolari.
Mentre scendiamo,vediamo un lungo serpentone di auto,come quello visto all'Epifania,solo che questa volta,all'imbocco della prima galleria si era già fermi,la causa?....non hanno permesso di utilizzare le due corsie in direzione Lecco,(obbligando coloro che vanno in direzione di Colico,di percorrere la vecchia statale 38),causando un ingorgo....si vede che si sono dimenticati!
Ciao a tutti e alla prossima!


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