Bolettone imbiancato
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Le previsioni meteo per oggi non sono per niente positive, cielo grigio ma almeno non è prevista pioggia.
Le abbonanti precipitazioni degli ultimi 2 giorni, vedendo le webcam e scrutando l'orizzonte, hanno letteralmente riempito di neve le montagne circostanti. I compagni di merende danno buca anche oggi.......mi pareva di saperlo. Così decido di stare vicino, in modo da ritagliarmi il pomeriggio per sistemare alcune faccende, e di andare a vedere un Bolettone che, così carico di neve, ancora mi manca.
Poco dopo le 8.30 parcheggio all'alpe del Vicere', il tempo di prepararmi e si parte. Già da li, vedendo la neve caduta, c.ca 10-15 cm. , capisco che anche stavolta ne troverò molta più di quella che mi aspettavo......
ancora una volta ne sono sorpreso, sta diventando una pericolosa abitudine. Ovviamente le ghette sono a casa nello zaino "invernale", tanto "ce ne saranno 5-10 cm." pensavo ieri.......illuso!
Comincio a salire sulla sterrata verso il Bolettone, qualcuno è già passato per cui non si fa fatica, man mano che salgo la neve aumenta, dopo i tornanti su una curva, decido di tagliare per i pratoni in direzione della tipica fila di pini che rende il profilo di questa montagna inconfondibile anche da molto lontano. Seguo un bellissimo sentiero, molto aperto e panoramico, che mi piace sempre fare quando vengo qui.
La traccia è battuta, ma la neve che aumenta sempre rende faticoso avanzare. Oggi però non ho fretta, devo tornare per la mezza alla macchina, capisco subito vedendo quanta neve c'è, che probabilmente non riuscirò a fare il giro completo che avevo in mente. Così mi sbizzarrisco a fotografare, una delle cose che mi sta piacendo sempre piu' delle mie escursioni, e si vede dal numero delle foto che carico nelle relazioni..........
Ad un certo punto la traccia si interrompe, così per un po mi tocca battere la neve fresca, dove si sprofonda spesso già fin quasi al ginocchio, oltretutto ovviamente non ho le ciaspole, e la mancanza delle ghette si fa sentire.......Parecchie foto le faccio arrivato ai pini, sono incredibilmente ammantati di neve, letteralmente agrappata e ghiacciata sugli aghi, davvero uno spettacolo molto bello e suggestivo. Sembra uno scenario "nordico", quasi da freddi paesi nordeuropei, il Polo potrebbe sembrare qui dietro l'angolo,invece sono a mezzora da casa. Quasi incredibile.
In breve salgo alla cima, c'è parecchia gente, foto di rito e un po di riposo. Il cielo a tratti sembra aprirsi, ma non in maniera convinta, di sole oggi penso non ne vedro'. Verso le 10.30 decido di scendere, l'idea di oggi era di andare anche al Boletto e poi rientrare passando per la Patrizi, vedo appena inizio a scendere che il sentiero però non è battuto, sono il primo a percorrerlo stamane, così comincio a battere la traccia.
Ovviamente si affonda fino al ginocchio e oltre, e si fa parecchia fatica, dopo circa venti minuti incrocio un altro escurionista che sta battendo verso di me, così gli chiedo da dove è salito, mi spiega che ha battuto la neve salendo, dal sentiero poco oltre la baita Patrizi, 3 "collinette" consecutive che si vedono poco più avanti in corrispondenza di un pianoro. In pratica, ci "scambiamo" la traccia, e decido di sfruttare la sua, imboccando una panoramica discesa sui 3 pianori prima, e nel bosco poi. Non penso sia un sentiero tracciato, non ho visto segnali sugli alberi, ma mi riporta sul sentiero battuto poco oltre la baita Patrizi, che raggiungo verso le 11.30, e dove approfitto dell'apertura per bere un caldo caffè della moka e per chiedere alcune informazioni, in vista di qualche futura "sosta culinaria".
Da li, piacevole passeggiata nel bosco di circa mezzora, praticamente in piano, qui potrei portarci anche alcuni amici che di camminare non hanno molta voglia, soprattutto in salita. Lo terrò presente.
Alle 12.20 sono alla macchina.
Bella immersione nell'inverno "nevoso".
Anche oggi sono soddisfatto.
Alla prossima.
Le abbonanti precipitazioni degli ultimi 2 giorni, vedendo le webcam e scrutando l'orizzonte, hanno letteralmente riempito di neve le montagne circostanti. I compagni di merende danno buca anche oggi.......mi pareva di saperlo. Così decido di stare vicino, in modo da ritagliarmi il pomeriggio per sistemare alcune faccende, e di andare a vedere un Bolettone che, così carico di neve, ancora mi manca.
Poco dopo le 8.30 parcheggio all'alpe del Vicere', il tempo di prepararmi e si parte. Già da li, vedendo la neve caduta, c.ca 10-15 cm. , capisco che anche stavolta ne troverò molta più di quella che mi aspettavo......
ancora una volta ne sono sorpreso, sta diventando una pericolosa abitudine. Ovviamente le ghette sono a casa nello zaino "invernale", tanto "ce ne saranno 5-10 cm." pensavo ieri.......illuso!
Comincio a salire sulla sterrata verso il Bolettone, qualcuno è già passato per cui non si fa fatica, man mano che salgo la neve aumenta, dopo i tornanti su una curva, decido di tagliare per i pratoni in direzione della tipica fila di pini che rende il profilo di questa montagna inconfondibile anche da molto lontano. Seguo un bellissimo sentiero, molto aperto e panoramico, che mi piace sempre fare quando vengo qui.
La traccia è battuta, ma la neve che aumenta sempre rende faticoso avanzare. Oggi però non ho fretta, devo tornare per la mezza alla macchina, capisco subito vedendo quanta neve c'è, che probabilmente non riuscirò a fare il giro completo che avevo in mente. Così mi sbizzarrisco a fotografare, una delle cose che mi sta piacendo sempre piu' delle mie escursioni, e si vede dal numero delle foto che carico nelle relazioni..........
Ad un certo punto la traccia si interrompe, così per un po mi tocca battere la neve fresca, dove si sprofonda spesso già fin quasi al ginocchio, oltretutto ovviamente non ho le ciaspole, e la mancanza delle ghette si fa sentire.......Parecchie foto le faccio arrivato ai pini, sono incredibilmente ammantati di neve, letteralmente agrappata e ghiacciata sugli aghi, davvero uno spettacolo molto bello e suggestivo. Sembra uno scenario "nordico", quasi da freddi paesi nordeuropei, il Polo potrebbe sembrare qui dietro l'angolo,invece sono a mezzora da casa. Quasi incredibile.
In breve salgo alla cima, c'è parecchia gente, foto di rito e un po di riposo. Il cielo a tratti sembra aprirsi, ma non in maniera convinta, di sole oggi penso non ne vedro'. Verso le 10.30 decido di scendere, l'idea di oggi era di andare anche al Boletto e poi rientrare passando per la Patrizi, vedo appena inizio a scendere che il sentiero però non è battuto, sono il primo a percorrerlo stamane, così comincio a battere la traccia.
Ovviamente si affonda fino al ginocchio e oltre, e si fa parecchia fatica, dopo circa venti minuti incrocio un altro escurionista che sta battendo verso di me, così gli chiedo da dove è salito, mi spiega che ha battuto la neve salendo, dal sentiero poco oltre la baita Patrizi, 3 "collinette" consecutive che si vedono poco più avanti in corrispondenza di un pianoro. In pratica, ci "scambiamo" la traccia, e decido di sfruttare la sua, imboccando una panoramica discesa sui 3 pianori prima, e nel bosco poi. Non penso sia un sentiero tracciato, non ho visto segnali sugli alberi, ma mi riporta sul sentiero battuto poco oltre la baita Patrizi, che raggiungo verso le 11.30, e dove approfitto dell'apertura per bere un caldo caffè della moka e per chiedere alcune informazioni, in vista di qualche futura "sosta culinaria".
Da li, piacevole passeggiata nel bosco di circa mezzora, praticamente in piano, qui potrei portarci anche alcuni amici che di camminare non hanno molta voglia, soprattutto in salita. Lo terrò presente.
Alle 12.20 sono alla macchina.
Bella immersione nell'inverno "nevoso".
Anche oggi sono soddisfatto.
Alla prossima.
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