Resegone (Val Caldera e Cresta Nord)
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Resegone: un nome famoso anche per chi non è di queste parti. Manzoni lo descrisse nel primo capitolo dei Promessi Sposi:
"il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune"..
Beh, lasciamo da parte i ricordi del liceo e veniamo ad una realtà fatta di rocce bianche, prati verdi e panorami che lasciano a bocca aperta.
Parto dalla Forcella di Olino e prendo il sentiero che, attraverso un bel bosco, porta al passo del Giuff. Ogni tanto nella vegetazione appare il resegone e...com'è lontano!! A questo punto ignoro il sentiero classico che porta alla sorgente delle Forbesette e prendo il sentiero numero 8 della val Caldera (nello stesso punto parte anche il sentiero delle creste nord che percorrerò al ritorno).
La val Caldera stupisce per il suo silenzio: sembra lontana mille miglia dalla croce di vetta piena di gente!! Vedo un sacco di rapaci in volo: è bellissimo vederli planare vicino e lontano..più avanti sento anche cadere dei sassi: guardo in alto e vedo un camoscio che si aggira tra prati e rocce.
Lasciata alle spalle la Val Caldera si arriva sul sentiero che sale da Morterone: è tutta un'altra musica! Panoramico, senza dubbio, ma anche affollato..Finalmente arrivo al rifugio Azzoni e alla croce di vetta. Il panorama, col tempo limpido, è sempre bello!!
Ma è ora di affrontare la cresta nord! E' un saliscendi continuo da un cocuzzolo all'altro: ma non ci si annoia per niente. Incrocio anche qualche stella alpina. Il panorama cambia continuamente: un cocuzzolo copre l'altro e la vetta con la croce a volte sparisce, a volte ricompare.
Assolutamente da rifare! Guardo l'altimetro e segna 1000 metri: certo, con tutti quei su e giù!!
"il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune"..
Beh, lasciamo da parte i ricordi del liceo e veniamo ad una realtà fatta di rocce bianche, prati verdi e panorami che lasciano a bocca aperta.
Parto dalla Forcella di Olino e prendo il sentiero che, attraverso un bel bosco, porta al passo del Giuff. Ogni tanto nella vegetazione appare il resegone e...com'è lontano!! A questo punto ignoro il sentiero classico che porta alla sorgente delle Forbesette e prendo il sentiero numero 8 della val Caldera (nello stesso punto parte anche il sentiero delle creste nord che percorrerò al ritorno).
La val Caldera stupisce per il suo silenzio: sembra lontana mille miglia dalla croce di vetta piena di gente!! Vedo un sacco di rapaci in volo: è bellissimo vederli planare vicino e lontano..più avanti sento anche cadere dei sassi: guardo in alto e vedo un camoscio che si aggira tra prati e rocce.
Lasciata alle spalle la Val Caldera si arriva sul sentiero che sale da Morterone: è tutta un'altra musica! Panoramico, senza dubbio, ma anche affollato..Finalmente arrivo al rifugio Azzoni e alla croce di vetta. Il panorama, col tempo limpido, è sempre bello!!
Ma è ora di affrontare la cresta nord! E' un saliscendi continuo da un cocuzzolo all'altro: ma non ci si annoia per niente. Incrocio anche qualche stella alpina. Il panorama cambia continuamente: un cocuzzolo copre l'altro e la vetta con la croce a volte sparisce, a volte ricompare.
Assolutamente da rifare! Guardo l'altimetro e segna 1000 metri: certo, con tutti quei su e giù!!
Tourengänger:
ro64

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (2)