Intorno alla "Montagnina"
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Dicono che in montagna la giornata sarà nuvolosa ma con tendenza a schiarite, perciò parto tardi, tanto dovrò fare solo 84 km……..che sarà mai?
Nell’ordine:
Primi lavori in corso con senso di marcia alternato.
Secondi lavori in corso con senso di marcia alternato.
Incidente stradale con senso di marcia alternato.
Quattrovirgolacinque km di orrenda sterrata, fatta tutta in 1a a passo d’uomo (il mio).
Solito gigantesco traffico di un giorno lavorativo.
Mi è mancato solo di trovarmi davanti una vecchia panda rossa guidata da uno col cappello e non sarei mai arrivato a destinazione! Alla fine impiegherò lo stesso tempo che c’è voluto per andare alla Pietra di Bismantova….senza la compagnia di Lumi!
Domani è la ricorrenza di Ognissanti, ma io mi sono portato avanti…..sulla strada ne ho tirati giù molti, soprattutto lungo la sterrata! Dopo quasi tre ore finalmente arrivo a San Lucio. L’atmosfera è da “Notti e nebbie”…..in fondo mi piace, altrimenti cosa ci starei a fare qui?
Sul Pizzo Formico salendo da qui o partendo da Clusone ci sono stato molte volte, ma l’anello che andrò a fare l’ho percorso solo una volta, vent’anni fa, quando non era ancora segnato…..e ci siamo persi! Ora è ben segnato e non dovrei avere problemi, anche se con la nebbia non è facile capire sempre dove ci si trova.
Prendo il sentiero 508 che sale sul prato alla destra della chiesetta di S. Lucio. In un alternarsi di bosco, piccole radure e belle baite ristrutturate arrivo al Pianone, dove sorge una cascina piuttosto brutta. Proseguo entrando nel bosco e con lungo percorso a mezzacosta sul versante Nord della “Montagnina” raggiungo la Forcella Larga. Mi trovo fuori dalle nebbie e la vista sulla Conca del Farno mi affascina sempre. Potrei essere in Irlanda o in Toscana….o semplicemente sulle Prealpi Bergamasche! Appena qui ci sarà la neve, la conca pullulerà di gente, soprattutto fondisti. Oggi non c’è anima viva. Mi fermo giusto per una banana, un paio di foto e un autoscatto, poi proseguo in direzione del Fogarolo, aggirando la “Montagnina” da Sud. Alla cappelletta dei Morti tengo la sinistra, sempre sul sentiero 508 e in leggera salita raggiungo la sella tra Montagnina e Fogarolo. Qui incrocio l’unico escursionista della giornata:quattro chiacchiere e riparto. A differenza del Farno, landa desolata, ora il sentiero torna ad attraversare bellissimi boschi e radure, disseminate di belle baite. In questo piccolo mondo bucolico, posto tra Val Seriana, Borlezza e Cavallina, ci passerei giornate intere a camminare da solo. Ogni tanto mi scopro a sorridere……non so se devo preoccuparmi di questo!
Alla Baita Fogarolo si ritorna a camminare su sterrata, ma di quelle piacevoli da percorrere. Ad ogni bivio, sempre ben segnalato, tengo la sinistra, e poco dopo un’ennesima stupenda baita, della quale non conosco il nome (vedere foto), abbandono la sterrata e per prati raggiungo la Baita Succo Martino. Rientro poi nel bosco, ignoro sulla destra un sentierino che scende direttamente a S. Lucio (Sentiero delle Ore) e dopo una risalita mi ritrovo al Pianone. Da questo infine torno al punto di partenza lungo il percorso fatto all’andata. Sono contento, il giro mi è piaciuto molto, nonostante le nebbie.
Nel ritorno in auto solito casino……qualche santo dimenticato al mattino verrà ricordato!

Kommentare (9)