Pizzo Massari (2760 m) - Pizzetto (2277 m) - Pizzo Meda (2269 m)


Publiziert von Varoza , 4. Oktober 2013 um 16:53.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:26 September 2013
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Poncione di Vespero 
Aufstieg: 1596 m
Strecke:Giof (1386 m) - quota 1613 m - quota 1798 m - quota 1871 m - Rifugio Garzonera SAT (2003 m) - quota 2088 m - quota 2138 m - quota 2229 m - Passo Scheggia (2512 m) - versante S - cresta WNW - quota 2682 m - Pizzo Massari (2760 m). Discesa: Passo Scheggia (2512 m) - Pizzetto (2277 m) - cresta S - Pizzo Meda (2269 m) - versante W - quota 2088 m. Da qui stessa via di discesa.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Giof è raggiungibile da Ambrì (uscita autostrada A2 - Quinto - Ambrì -Piotta) lungo una breve stradina carrozzabile asfaltata che parte poco dopo il villaggio (prima del sottopasso della ferrovia).
Kartennummer:CN 1252 Ambrì-Piotta

Ogni qualvolta parcheggio l’automobile nei pressi del grazioso nucleo di rustici di Giof (1386 m), si può star certi piove! Sono da poco passate le 7 di un uggioso giovedì e mi ritrovo a pensare se mi valga la pena tentare l’ascesa oppure rientrare mesto in ufficio. Beh, già che son qui decido perlomeno di camminare fino al Rifugio Garzonera e da lì, a dipendenza del tempo, deciderò il da farsi.

Sotto una leggere pioggerellina comincio dunque a prendere quota nel bel bosco di Cassinascia fino a raggiungere l’ampio pascolo di Pian Taiöi. Non mi porto né al ponte di quota 1613 m, né all’omonimo alpe, bensì taglio dritto per i prati agganciandomi alla strada agricola soprastante. La seguo fino a quota 1871 m per poi imboccare il sentiero (sempre con segnavia) che sale in breve al Rifugio Garzonera SAT (2003 m). La meteo resta molto variabile, qualche raggio di sole qua e la, a tratti piove, ma per fortuna niente nebbia.

Mi decido quindi a continuare per un altro po’. Dalla capanna un sentierino con segnavia Bianco-Blu (diretto alla Valle dei Cani) mi porta senza fatica sul fianco N del Poncione di Sambuco. Percorro la sua erbosa cresta fino a quota 2300 m ca. per poi entrare nell’evidente vallone detritico che conduce al Passo Scheggia (2512 m). Per accedere al valico, che da quaggiù appare come una vera e propria barriera rocciosa, si possono scegliere due canalini detritici: quello di sinistra è più ampio ma friabile, quello di destra più stretto e con roccia migliore. Risalgo quest’ultimo e guadagno la sella, che si affaccia sulla Val Sambuco.

Oramai non bado più alle condizioni climatiche e senza perder quota mi inoltro nel versante valmaggese, aggirando la cupola di quota 2648 m, tenendomi appena sotto le sue rocce. Nel pietrisco i sassi sono delle saponette mentre nei tratti erbosi, l’erba oramai autunnale risulta infida, per cui procedo con molta prudenza, benché qui il terreno non risulti mai esposto. Aggirato il sopracitato torrione intravedo infine il Pizzo Massari nella sua interezza. Risalgo in diagonale un ripido terreno erboso che mi permette di giungere in cresta proprio nei pressi di una depressione.

Da qui seguo quasi integralmente la cresta WNW fino in vetta. Dalla depressione erbosa la cresta WNW si può suddividere in tre distinti settori. Il primo tratto risulta in parte erboso e culmina alla quota 2682 m (piccolo canalino friabile da superare), dopodiché si oltrepassa una bocchetta intermedia e si attacca la seconda sezione che appare a forma di guglia ed è più rocciosa (ben gradinata, roccia stabile). Superato anche questo pezzo la cresta piega verso N e da un’ultima sella rocciosa non resta che salire la cupola sommitale costituita da blocchi. Quando raggiungo la vetta del Pizzo Massari (2760 m) un’altra secchiata d’acqua mi piove dal cielo… che accoglienza! L’acquazzone è però di poca durata e subito qualche raggio di sole riscalda l’atmosfera facendomi desinare “all’asciutto”.

Valuto la discesa via versante Chièra, ma alla fine mi decido per rientrare dalla via maestra fino al passo Scheggia. Sulla via del rientro, da quota 2350 m ca  (appena fuori dal vallone del valico), viro dritto al vicino  Pizzetto (2277 m) ed infine al Pizzo Meda (2269 m). Raggiungo ambedue le sommità tenendomi sul filo dell’erbosa cresta N, aggirando in un sol punto (sulla sinistra), un franoso spuntone a ridosso del panettone del Meda.

Nei pressi di Piano Grande, questa giornata uggiosa mi regala infine un maestoso arcobaleno che con uno strano gioco di riflessi unisce come per magia Rodi-Fiesso e la diga del Ritom.
 
Note:
 
Vetta:
Ometto di sasso sulla vetta del Pizzo Massari.
 
Giof:
Ampia possibilità di parcheggio all’inizio del nucleo di rustici.

Valutazione:
Giof - Rifugio Garzonera SAT: T2 (E)
Rifugio Garzonera SAT - Passo Scheggia: T4- (EE)
Passo Scheggia - Pizzo Massari: T5 (F)
Pizzetto - Pizzo Meda: T3 (EE)


Tourengänger: Varoza
Communities: Hikr in italiano


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