Pizzo Cerro m 1285
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Riprendo la ricognizione per il progetto “Dal Lario al Sebino” con un altro piccolo segmento.
Da Catremerio, sulla strada sopra la chiesa, partono a pochi metri di distanza tra di loro i sentieri 595 per il Pizzo Cerro e 592 per il Passo Fò. Salgo da quest’ultimo e raggiungo il Passo Fò e il sentiero che a destra si dirige verso il Monte Zucco, mentre a sinistra porta al Pizzo Cerro e al Foldone. Prendo a sinistra e con percorso quasi pianeggiante raggiungo dopo aver superato una cascina il Passo Crosnello, dov’è posta la Tribulina del Viandante. Qui si può scendere a destra a S. Pellegrino e a sinistra a Catremerio lungo la strada interpoderale. Io proseguo diritto sul sentiero 592.
Poco dopo sono al bivio con il sentiero 595, dove a sinistra si scende sempre a Catremerio (lo farò in discesa). Proseguo su questo e dopo aver superato il Roccolo Spadì raggiungo il Rifugio Lupi di Brembilla e il Pizzo Cerro. Il sentiero 595 prosegue segnato fino al Monte Foldone.
In futuro andrò a dare un’occhiata al tratto Foldone–Forcella di Bura–Tre Faggi, del quale penso non ci siano problemi. A quel punto da Lecco a S. Pellegrino il tracciato è fatto, o meglio……è da fare!
Sono percorsi questi pieni di storia, su antiche mulattiere che un tempo erano importanti vie di comunicazione tra le diverse vallate. Si incontrano piccoli borghi, alcuni dei quali veri gioielli che hanno mantenuto l’originale architettura. Sui crinali i numerosi roccoli ci ricordano che un tempo erano i piccoli uccelli catturati a dar sapore alla polenta, troppo spesso “piatto unico” per molta gente.

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