Monte Albano (2027 m)


Publiziert von siso , 8. September 2013 um 14:25.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 7 September 2013
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo San Jorio-Monte Bar 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1005 m
Strecke:Monti di Ruscada (1022 m) – Costa del Laton – Alpe di Giumello (1594 m) – Alpe dei Lagoni (1765 m) – Bocchetta di Albano (1898 m) – Monte Albano (2027 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, uscita Bellinzona Sud – Giubiasco - Valle Morobbia – Carena – Monti di Ruscada.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Sommafiume (I).
Kartennummer:C.N.S. No. 1314 – Passo San Jorio - 1:25000; Carta turistico - escursionistica “Strade di Pietra” No. 3 – 1:30000

Escursione in Valle Morobbia, passando dall’Alpe di Giumello in fase di chiusura stagionale.

 

Inizio dell’escursione: ore 7.00

Fine dell’escursione: ore 13.00

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1018 hPa

Temperatura alla partenza: 15°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3800 m

Temperatura al rientro: 22°C

Sorgere del sole: 6:51

Tramonto del sole: 19:51

 

Le previsioni meteo per questo fine settimana non promettono molto bene, soprattutto in prossimità dell’arco alpino. Decido quindi di intraprendere un’escursione sulle Prealpi ticinesi.

Parto alle 7 in punto dai Monti di Ruscada (1022 m), 2,3 km dopo Carena, ultimo villaggio della valle, già sede fino a una decina d’anni fa di un posto di guardie di confine.

Mi precedono tre cercatori di funghi muniti di un “Alpenstock”, ma senza il classico cestello. Dei segnavia informano gli escursionisti che ci si trova lungo la Via del Ferro, percorso didattico che vuole sottolineare l’importanza storica di questa industria, con l’osservazione di manufatti, magli ad acqua, altiforni per la produzione di ghisa, fucine, carbonaie, depositi per carbone, mulattiere, soste per somieri, dogane per la riscossione dei dazi, ecc.

Raggiunta la carbonaia dimostrativa, costruita nel 2004 dalla Regione Valle Morobbia, abbandono la strada forestale e imbocco il sentiero che si inoltra nella faggeta della Costa del Laton. A 1470 m di quota mi ritrovo di nuovo sulla stradina asfaltata, nel momento in cui le ultime sette mucche stanno scendendo dall’alpe: una mini-transumanza non priva di fascino. Poco dopo riprendo il sentiero che a destra sale verso l’Alpe di Giumello (1594 m), di proprietà del Cantone Ticino. È sede dell’alpeggio sperimentale dell’Istituto Agrario Cantonale di Mezzana.

Raggiungo il Giumello alle 8.25, fra intensi grugniti: i maiali stanno per ricevere la loro porzione di cibo nel trogolo. È una lotta furibonda per la migliore posizione, fino all’ultimo sorso di siero.

L’alpe è stupenda: al centro del pascolo ci sono tre costruzioni in pietra. Di fronte ai caseggiati sono disposti 40 pannelli solari da 55 W ciascuno, che soddisfano tutte le necessità elettriche dell’alpe. Attorno al pascolo si ammirano larici, abeti e qualche betulla. Più in alto, una corona di montagne fa da sfondo a questa meraviglia, che in autunno, con i larici colorati, dovrebbe essere indimenticabile. Scambio qualche parola con il casaro.

Mi dice che la stagione è andata bene: la scarsa pioggia caduta in piena estate, qui in quota è compensata dalla rugiada, che permette una normale crescita dell’erba. Delle 64 vacche caricate, 57 sono state portate a valle ieri, le ultime 7 sono quelle che ho incontrato venti minuti fa. La prossima settimana sarà dedicata alla concimazione del pascolo e alla pulizia approfondita degli edifici. 

Riprendo il cammino, ma dopo alcune decine di metri lo interrompo di nuovo, al cospetto di un maestoso cervo di 4-5 anni, ucciso da poche ore. Presumo che superi abbondantemente il quintale. La pancia è già stata squartata per prelevarne le viscere. L’elicottero l’ha depositato qui, in attesa che arrivi un muletto con carrello sollevatore.

Tempo di caccia alta in Ticino.

La caccia alta – che include le seguenti specie di mammiferi: cervo, capriolo, camoscio, cinghiale, marmotta e volpe – sarà aperta per i detentori della relativa patente dal 1. al 20 settembre 2013.
 

In circa mezz’ora di cammino dall’alpeggio raggiungo l’Alpe dei Lagoni (1765 m). Numerosi corpi nuvolosi (come direbbe Piernando) vanno e vengono; tuttavia non c’è minaccia di pioggia imminente. All’altezza della seconda bolla, subito dopo la baita, lascio la Via del Ferro e mi dirigo verso la Bocchetta di Albano (1898 m), preceduta da una casermetta. Il sentierino, poco evidente, si sviluppa tra mirtilli e alneti. Alle 9:30 raggiungo il confine di stato: mi posso affacciare sulla Valle Albano o Val Dongana (da Dongo), nel parco omonimo. Duecento metri sotto, a SE, si scorgono gli edifici dell’Alpe Albano (1756 m) protetti da un massiccio muro antivalangario a forma di cuneo. La lambisce la strada militare che qui costituisce anche l’Alta Via Lariana.

Per conquistare la meta prefissata mi rimangono circa 600 m di cresta erbosa, interrotta da un paio di spalle rocciose, che supero con delle brevi arrampicate; l’unico impiccio è costituito dai bastoncini. Anche su questo versante, così come mi era successo settimana scorsa, scorgo due gheppi (Falco tinnunculus) che perlustrano la testata della Valle Albano.

Dopo esattamente tre ore di cammino posso esclamare Monte Albano (2027 m) geschafft!

La cima è anche chiamata Mottone di Giumello e in passato pure Mottarone di Giumello. L’omino di pietre è poco evidente, direi crollato, e privo di libro di vetta. Purtroppo il panorama è guastato da nuvole e da banconi di nebbia che all’improvviso si sono intensificati.

Mi basta così: è stata comunque una piacevole e interessante camminata di tre ore alle quali se ne devono aggiungere altrettante per il ritorno, suppergiù lungo la stessa via. In discesa ne approfitto per visitare, a Nord di Giumello, la zona chiamata Basello, caratterizzata da numerose bolle, da ambienti umidi e dalla presenza di marmotte.

 

Bella passeggiata nell’alta Valle Morobbia fino al confine di stato, tra i comuni di Sant’Antonio (CH) e Gravedona ed Uniti (I), in un ambiente prealpino legato alle attività pastorizie per quattro mesi all’anno.

 

Tempo di salita: 3 h

Tempo totale: 6 h

Dislivello in salita: 1005 m

Sviluppo complessivo: 13,2 km

Difficoltà: T3

Difficoltà alta montagna: EE

Coordinate Monte Albano: 731'070 / 112'755

Copertura della rete cellulare: zone d’ombra ne La Valletta

Libro di vetta: no

Tourengänger: siso


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Kommentare (5)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 8. September 2013 um 19:24
Bella escursione, belle descrizioni e richiami di tutti i generi.
La solita relazione....da maestro.
Ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2013 um 20:40
Grazie Giulio,
è stata una scelta azzeccata, che mi ha permesso di sfruttare le ultime occhiate di sole in questo fine settimana molto instabile.
Buona settimana!
siso

beltrag hat gesagt: Nembruno curioso
Gesendet am 18. Juni 2014 um 07:57
Sono fruitore occasionale del sito per la valle Albano. Entusiasta per la relazione. GRAZIE.

siso hat gesagt: RE:Nembruno curioso
Gesendet am 18. Juni 2014 um 20:14
Grazie a te, sei molto gentile

siso

beltrag hat gesagt: RE:Nembruno curioso
Gesendet am 19. Juni 2014 um 00:02
Ciao SISO. Frequento saltuariamente da oltre 60 anni la valle Albano. Conosco un po' della sua storia e mi godo le sue bellezze ambientali. Ho gustato con immenso piacere la tua relazione semplice chiara dotta esaustiva. Ma sai che voglia di " copiarti ".
Mi piace il tuo modo di approcciarti alla montagna. Di nuovo grazie della condivisione e i piu' bei complimenti. Giancarlo B.


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