Bocchetta di Faller

La mia prima intenzione era di salire alla Punta Rizzetti, cima già abbozzata in precedenza dal versante Valsesiano ma rinviata per le condizioni meteo, dalla Val Quarazza, non tenendo conto però della difficile e aerea cresta oltre la Bocchetta di Faller.

Effettivamente anche l’antica Guida Monte Rosa Saglio-Boffa “1960” non cita un percorso diretto alla Rizzetti passando per cresta direttamente dalla Bocchetta, ma alcune varianti, tutte alpinistiche, sfruttando canali, pareti o crinali differenti.

Non importa, la rimanderò a data futura (ora si sta facendo una sfida) ritornando però sul più consono percorso Valsesiano.

La sola salita alla Bocchetta rappresenta comunque un buon esame: lunga, impegnativa oltre che pericolosa per scariche di pietre, pertanto sconsigliata in tarda stagione, quando la neve non ricopre anche lo sfasciume della parte superiore.

Per quanto riguarda il percorso non c’è molto da spiegare; il canale si vede subito bene già dal fondovalle, e scegliere il passaggio su uno o sull’altro versante della vallata non cambia in modo eccessivo in termini di tempo.

In caso di scarsa visibilità, il riferimento migliore per scendere dagli alti pascoli senza intoppi, è il lungo greto sassoso che dai nevai scende direttamente fino ai pianori dell’Alpe Pissa, dove si trova un bel sentiero che permette di oltrepassare agevolmente il salto della cascata “La Pisa”.