Passo Val Vedra m 1849 (summer version)
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Roncobello, ridente località di villeggiatura sita in una verde valle dai boschi lussureggianti, è uno di quei posti dove andrei a vivere volentieri. A differenza di altre località orobiche non è diventata un “Paradiso del condominio” e questo lo si deve sicuramente al fatto che la valle non si presta allo sci. Il turismo non manca ovviamente, devono pur vivere anche i valligiani, ma l’aria che si respira è piacevole, da vecchia villeggiatura.
Dalla frazione di Capovalle, percorrendo in auto la strada a pedaggio fino al suo termine, si raggiungono le Baite di Mezzeno, attraverso un magnifico bosco ricco di abeti bianchi secolari. In inverno, quando la strada è chiusa e innevata, salire alle baite diventa una suggestiva passeggiata, fattibile a piedi e con gli sci.
La meta di oggi dovrebbe essere il Monte Vindiolo, cimozzo erboso posto tra l’Arera e il Menna, di poco superiore ai duemila metri. Lunghezza e dislivello contenuti, giusti per le mie attuali condizioni.
Giunto alla Baita Branchino mi dirigo verso la mia meta, ma un gregge di pecore staziona sulla mia strada. Non sarebbe un problema, se non vi fossero due cani a sorvegliarlo. In montagna i cani da pastore sono gli unici animali che temo, soprattutto quando non c’è il loro padrone nei pressi. Li conosco bene: quando ritengono che tu sei nel loro territorio possono essere guai….ne ho avuto le prove!
Potrei tentare di aggirarli per prati, ma calzando “Big Foot” dopo due passi mi ritrovo già a sciare sull’erba……e sono fuori esercizio per questo!
No problem, raggiungo il Passo Val Vedra, gironzolo sui verdi panettoni e infine mi porto al Passo del Branchino, dove mi siedo per un po’ per la sosta banana, poi inizio a scendere.
Arrivo all’auto alle 10,30 (sono partito alle 7)…….sembra di essere al parcheggio di S. Siro. E’ una domenica d’agosto…..è tutto normale!
Winter version: http://www.hikr.org/tour/post59686.html

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