S.Primo- Alpe dei Picitt e rif. Martina


Publiziert von numbers , 16. Juni 2013 um 23:07.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:15 Juni 2013
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 560 m
Abstieg: 560 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Raggiungere Canzo Asso, proseguire direz. Ghisallo -Bellagio, passare Magreglio, arrivati alla Madonna del Ghisallo girare a sx. verso S.Primo (c.ca 7 km. tot.), passare Pian Rancio, si arriva al Parco S.Primo, la strada finisce, ci sono gli impianti con ampi parcheggi.

Per oggi le previsioni meteo sono un po contrastanti, così mi preparo un paio di possibili soluzioni lasciando la scelta aperta per la mattina. In effetti una volta partito, noto che in giro c'è molta foschia e una cappa che avvolge un po tutto, con molte nuvolone soprattutto verso le montagne. Così non mi fido ad andare lontano, e decido di rifare un giro ad anello già fatto in altra stagione attorno al parco del S.Primo, un'altra delle mie classiche mete. E' un percorso che in effetti da il meglio di se in una bella e tersa giornata autunnale, quando i colori caldi fondendosi con l'azzurro del lago e i molti panorami, anche lontani, che si godono dalla panoramicissima  e lunga cresta del S.Primo, riescono a dipingere veramente un quadro incantevole.
Sulla strada faccio una breve sosta caffè alla Madonna del Ghisallo, patria di tutti gli appassionati di  ciclismo, nella cui chiesetta sono custoditi molti cimeli dei grandi campioni del passato, e ne approfitto x qualche foto. Passo anche il "Jungle Raider Park" a piano Rancio, con i suoi adrenalici percorsi sugli alberi, da provare almeno una volta, nelle cui vicinanze ci sono tanti ottimi rifugi- ristoranti tipici.
Poi raggiunto il parcheggio alla fine della strada, proprio in prossimità dei rimodernati impianti di sci, mi preparo e verso le 8.45 sono pronto a partire. Noto subito un gran via vai di ragazzi, di tutto punto ma  stranamente non da camminatori equipaggiati,  intenti a trafficare con svariate e fiammeggianti mountain-bike, che si dirigono proprio verso gli impianti, così mi chiedo cosa mi sia sfuggito. La risposta arriva subito, quando avvicinandomi noto un grande cartello, un po improvvisato a dire il vero, che testimonia la grande idea avuta dai gestori: aprire un Bike Park, utilizzando proprio le strutture dei nuovi impianti da sci x consentire la risalita delle biciclette fino in cima. Hanno poi predisposto un percorso appositamente destinato ai bikers che, vista la discreta affluenza, senbra aver trovato ottimo gradimento.   
Così dopo aver curiosato un po, parto utilizzando il sent. 1 ben segnalato e raccomandato dai cartelli proprio in modo da evitare i percorsi riservati ai bikers. Utilizzando nella prima parte la strada sterrata, mi conduce in pochi minuti all'alpe di Borgo, completamente ristrutturata rispetto a pochi anni fa, prob. anche proprio grazie alla riapertura degli impianti e ai nuovi flussi "turistici" da questi riattivati. Da li parte il sentiero vero e proprio, che sempre ben indicato, sale nei ripidi pratoni a fianco delle piste, infilandosi poi nel bosco verso dx. che conduce quasi su una prima crestina, e ad un primo bivio. Proseguendo si risale un altro pratone ripido, giungendo poi all'alpe di Terrabiotta, pianoro inconfondibile x la presenza di un grosso ripetitore. E' un punto molto bello e panoramico, anche se per ora la foschia copre con un sottile velo gran parte della vista. Da qui, decido di seguire il sentiero delle creste, che con diversi saliscendi, e un po di slalom tra i grossi cespugli di ortiche presenti, mi conduce in poco più di un'ora e mezza alla cima del S.Primo. 
Li resto da solo per un po, godendomi la pace, mangiando la solita banana, scattando foto, e osservando le velocissime evoluzioni delle tantissime rondini che oggi, a velocità supersoniche, mi sfrecciano attorno. Mai viste così tante. 
Cerco di fare qualche foto, e di individuare, nella foschia, sulle montagne proprio di fronte, i luoghi della mia escursione di sabato scorso all'alpe di Sala.
Poi cominciano ad arrivare altri escursionisti, e si scambiano come sempre, quattro chiacchiere un po con tutti. Poi poco dopo le undici, decido che è arrivato il momento di scendere,  e di affrontare il durissimo e soprattutto ripidissimo sentiero che scende al Rif. Martina all'alpe dei Picitt. La mia classificazione dell'escursione di oggi a T2  deriva proprio da questa parte di percorso, altrimenti sarebbe sicuro una T1.
E' un sentiero veramente di una ripidità incredibile che mette a dura prova gambe e ginocchia, prima in ambiente aperto su sentiero fatto di terra friabile, sassi e roccette franose, poi nel bosco su radici di alberi e sassi spesso coperti da un tappeto di foglie scivolose, sembra davvero precipitare in basso. In circa 40 minuti che non lasciano un attimo di tregua e richiedono la massima attenzione per non scivolare o cadere,  si scende di circa 450 mt., arrivando ai pratoni, spesso invasi la domenica da tantissime persone, appena sopra il rifugio, ed alla conca dell'alpe appena sotto, da cui si gode una vista davvero spettacolare ed incantevole proprio sul lago, nella zona della penisola del Balbianello e dell'isola Comacina. In una bella e limpida  giornata poi, la vista spazia su gran parte dell'alto  lago di Como e sulle montagne circostanti.
Il rif. Martina è organizzato quasi più come un ristorante di montagna, che come un vero rifugio, soprattutto direi per le dimensioni e la quantità di gente che ci sta e lo frequenta soprattutto nei fine settimana. C'è una sala interna grande, una veranda esterna, riscaldata con i funghi anche quando fa + freddo, un uno spazio all'esterno  molto grande con tavoli e panche, che ultimamente è stato anche attrezzato con una modernissima copertura scorrevole. Difficile fare un conto esatto di quante persone ci stiano a mangiare, ma sono senz'altro qualche centinaio. Calcolate anche che, spesso la domenica ed a volte anche il sabato, soprattutto d'estate, fanno il doppio turno a pranzo, alle 12.00 ed alle 14.00, questo + comodo se ci si vuole rilassare e restare ai tavoli con calma. Il menù quello si, è tipico dei rifugi, poche cose (6/7 specialità), sempre quelle, ma tutte veramente ottime, da leccarsi letteralmente i baffi!!! Il piatto forte  è la polenta uncia, davvero squisita, che è forse una delle cose che mi piacciono di più in assoluto. Tre-quattro  volte  l'anno almeno devo venire a mangiarla! Ottimi anche lo stinco, veramente saporito, il cervo, ed il brasato saporitissimo e  così tenero che si taglia praticamente con un grissino.
Se non lo conoscete dovete senz'altro venirci almeno una volta, se lo conoscete ne sarete innamorati come me.
 Oltretutto è aperto tutto l'anno, venirci in inverno con la neve è una cosa fantastica!!!
Anche perché x arrivarci non è necessario salire il S.Primo come ho fatto io oggi. Dal parcheggio degli impianti parte una sterrata che si inoltra x un paio di km. nel bosco fino ad un piccolo parcheggio, dove si può lasciare la macchina. Nei giorni più incasinati, le macchine vengono lasciate anche lungo tutta la sterrata, creando davvero una grossa confusione e qualche intasamento. Questa è l'unica cosa che non mi piace di questo posto, così cerco di evitare di venirci la domenica, e se capita parcheggio alla fine della strada asfaltata, fuori dal bosco. Dal parcheggio in circa venti minuti di piacevole passeggiata, con un po di salita nell'ultima parte, si arriva al rifugio. E' un posto dove possono arrivare davvero tutti, ci sono anche molte persone anziane e molte famiglie con bambini, addirittura fanno ev. servizio taxi x chi fatica a camminare. Certo non è un posto dove cercare quiete e silenzio, soprattutto nei week-end, ma l'ottimo cibo e i panorami stupendi che si godono, sono in grado di compensare gli aspetti negativi. 
Oggi però non ho in programma di fermarmi a pranzo, così devo un po violentarmi per passare oltre il rifugio ed ignorare i profumi tentatori che già si levano dalle cucine vista l'ora. Decido anche di fare una variante, e dall'alpe prendo un sentiero nel bosco, che dopo un giro tortuoso mi riporta sulla sterrata e in breve al parcheggio x la mezza. 
Bel giro, sempre bello anche se straconosciuto.
Sono soddisfatto, il mio stomaco forse meno!
Alla prossima.

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Kommentare (2)


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Daniele66 hat gesagt: San Primo
Gesendet am 17. Juni 2013 um 20:27
Mi hai fatto venire voglia di San Primo Prima salita forse 20anni fa Ciao Daniele66

numbers hat gesagt: RE:San Primo
Gesendet am 17. Juni 2013 um 20:39
Una cima facile, panoramicissima, che non delude mai. . E se ti piacciono uncia, stinco, brasato e cervo, il rif.Martina è il top.
Io sono li spesso.
Magari ci si incrocia.
Ciao.


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