|
Prima il San Primo, poi un buon secondo
Vista da Giorgio - ( giorgio59m)
Dopo uno stop forzato, riprendo il cammino sulle montagne vicine.
Ho la grande fortuna di avere il gruppo quasi al completo, manca Angelo, bloccato per malanni stagionali.
L'idea è di una escursione breve, quelle da mezza-giornata, e di concluderla attorno ad un tavolo a pranzo con gli amici per chiudere in bellezza la giornata.
Roberto propone il San Primo, e come già fatto in passato di chiudere con un anello scendendo dal ripido costone del Rifugio Martina.
Ce la prendiamo comoda, molto comoda, partiamo dal Parcheggio del Parco S.Primo, ex impianti, alle 8:30.
Come previsto il lato Nord del San Primo è ricoperto di neve, poca a dire il vero, ma molto ghiaccio.
Temperatura alla partenza 1 o 2°C, abbiamo i ramponcini ma per ora restano nello zaino.
Risaliamo i prati verso l'Alpe del Borgo senza seguire il sentiero, troppo ghiacciato, ma salendo piuttosto in verticale sui prati.
Sopra l'Alpe riprendiamo in parte il sentiero, poi di nuovo sù dritti fino ad una sella posta vicino al Monte Forcella, che non raggiungiamo.
Ora deviamo a destra, scendiamo e riprendiamo il sentiero che ora seguiremo più defelmente.
Bisogna solo stare attenti al ghiaccio quindi si cammina con attenzione.
Un bel traverso ci porta alla bocchetta di Terrabiotta Q1435 (9:25) finalmente al sole.
La vetta la si vede ancora lontana, si può percorrere il comodo sentiero che corre sul fianco S lato Pian del Tivano, oppure percorrere integralmente la cresta, molto più bella e panoramica, c'è voglia di fatica e di panorama, quindi cresta.
La dorsale non presenta problemi, sempre ghiacciata verso N e abbastanza pulita verso S, neve e ghiaccio pressati dai molti passaggi.
Curiosamente c'è poca gente in giro.
Alle 10:35 siamo tutti in cima, non fa freddo quindi ci godiamo il panorama, piuttosto grigio verso Como e la pianura Padana, decisamente meglio sopra le nostre teste e verso il nord del lago.
Trenta minuti di sosta, poi calziamo tutti i ramponcini, la discesa verso il Martina sappiamo essere molto ripida, soprattutto nella prima parte, e ovviamente ghiacciata.
I primi 100mt di discesa sono impegnativi, soprattutto per chi scende, poi nel bosco il sentiero si fa meno ripido e pulito.
Arriviamo al Rifugio Martina alle 11:35, quindi su comoda sterrata ritorniamo al parcheggio, sul percorso parecchia gente e auto.
Alle 12:00 siamo al parcheggio, prendiamo posto in auto ed in pochi minuti siamo al ristorante, o meglio alla "polentoteca" Chalet Gabriele
Non possiamo gustare la specialità del posto il "toc", bisognava prenotare questo piatto con anticipo, ma riusciamo a gustare una buona polenta con zola, porcini e salsiccia, oppure con brasato di selvaggina, o con le uova ed il tartufo.
Dolce, caffè corretti e via a casa, felici della bella giornata passata tutti assieme.
PS: la difficoltà T3 è dovuta al ghiaccio sul percorso, e soprattutto la discesa al rifugio Martina, senza ramponcini sarebbe piuttosto pericolosa. In condizioni normali è al massimo un T2
|
|
Kommentare (1)