Cima Scaravini, via normale da Massiola
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L'altro giorno, durante l' escursione con
laura al Massone, in uno sprazzo di luce
avevo notato la Scaravini sgombra da neve: visto che, non ci sono mai salito, me la
appunto. Sabato mattina sembra una buona giornata per cui, parto per la Val Strona.
Prima difficoltà: la strada per Massiola è veramente angusta e, con il mio mezzo
meccanico a passo lungo, devo fare manovra sui tornanti, fortuna che non incontro
anima viva. Dal parcheggio inzio paese, proseguo fin dopo l' ufficio postale a trovare
il segnavia per Cima Scaravini ( ore 4 ). Fino all' alpe Pero, nessun problema, la via
è ben segnata ma poi, il fantasentiero entra in una faggeta dove è difficile seguirlo:
qui ti accorgi dell' utilità del gippy. Così fino al Piano del Pozzo dove la traccia, sulla
ampia cresta, diventa più evidente supportata da sbiaditi segnavia; superato un
bell' ometto di sassi, giungo ad un triplice segnale: qui si comincia a fare sul serio
la cresta si assottiglia e diventa più ripida. Quando sono in vista della croce di vetta
mollo lo zaino e procedo, con cautela su qualche passaggio esposto ed in breve
alla vetta. Panorama scarso, oramai ci sono abituato, bello comunque la cima
è la cima!! Visto che detesto fare la stessa strada in estate, al ritorno, mi invento
una discesa fuori pista all' Alpe Garibaldi dove faccio sosta per il pranzo: pan negar
con salame e formaggio e un mezzo di merlot. Prendo poi la direzione per Alpe Pero,
la meteo cambia e, prima di arrivare all' auto, mi prendo tre temporali (uno anche
con grandine), bella escursione comunque.
roby

avevo notato la Scaravini sgombra da neve: visto che, non ci sono mai salito, me la
appunto. Sabato mattina sembra una buona giornata per cui, parto per la Val Strona.
Prima difficoltà: la strada per Massiola è veramente angusta e, con il mio mezzo
meccanico a passo lungo, devo fare manovra sui tornanti, fortuna che non incontro
anima viva. Dal parcheggio inzio paese, proseguo fin dopo l' ufficio postale a trovare
il segnavia per Cima Scaravini ( ore 4 ). Fino all' alpe Pero, nessun problema, la via
è ben segnata ma poi, il fantasentiero entra in una faggeta dove è difficile seguirlo:
qui ti accorgi dell' utilità del gippy. Così fino al Piano del Pozzo dove la traccia, sulla
ampia cresta, diventa più evidente supportata da sbiaditi segnavia; superato un
bell' ometto di sassi, giungo ad un triplice segnale: qui si comincia a fare sul serio
la cresta si assottiglia e diventa più ripida. Quando sono in vista della croce di vetta
mollo lo zaino e procedo, con cautela su qualche passaggio esposto ed in breve
alla vetta. Panorama scarso, oramai ci sono abituato, bello comunque la cima
è la cima!! Visto che detesto fare la stessa strada in estate, al ritorno, mi invento
una discesa fuori pista all' Alpe Garibaldi dove faccio sosta per il pranzo: pan negar
con salame e formaggio e un mezzo di merlot. Prendo poi la direzione per Alpe Pero,
la meteo cambia e, prima di arrivare all' auto, mi prendo tre temporali (uno anche
con grandine), bella escursione comunque.
roby
Tourengänger:
tignoelino

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