Cima Scaravini 2117 m da Marmo - Valstrona
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Escursione in solitaria a causa di un passaggio all'aeroporto della Malpensa in orari da lupi mannari.
Poi per complicare le cose e forse per colpa del sonno, sbaglio a seguire la via più semplice e mi trovo a vagare con l'auto ancora al buio tra le risaie novaresi. La notte è stata tormentata da forti temporali e non poteva mancare un interruzione della strada per frana in Val Strona. alla fine sono pronto a partire dal paesino di Marmo 628 m, sul fondovalle della Valstrona, che sono già le 6,50.
Salgo per i vicoli del villaggio e poi per un sentiero che mi porterà in 20 minuti sù a Massiola 769 m : un paese completamente deserto, ho visto solo due gatti ( quelli con le vibrisse e le orecchie a punta ) all'andata, un cane e una persona al ritorno.
Qui prendo il sentiero Z8 che passa dall'Alpe Crotta 975 m, appena sopra si incontra una strada sterrata che si prende e si lascia molte volte. Passo dalla cappella Madonna delle Piane 1050 m e più sopra dall'ampia radura con l'Alpe Pero di Sotto e di Sopra 1450 m, dove termina anche la strada sterrata parzialmente percorsa.
A quasi 1700 m arrivo sulla dorsale sud in località Piano del Pozzo, da qui appare sempre più chiaro che sarà arduo arrivare in vetta, infatti i temporali notturni hanno depositato uno strato di neve fresca sulla zona sommitale. Sui 1800 di quota si incomincia a procedere con cautela, un leggero strato di nevischio è ghiacciato per via del vento gelido, e subito dopo il sentiero si porta nel versante di sinistra dove c'è ancor un ripido nevaio. Unica alternativa è restare di cresta sulle roccette e procedere lentamente e con attenzione. Arrivo su di una cimetta di quota 1902 della Carta Svizzera, che pensavo fosse il minimo come obbiettivo, ma poi decido di proseguire ancora un pò, visto che il vento si è placato e il sole comincia a scaldare e a "smollare" la neve. Subito nella sella successiva incontro un cartello che indica un fantomatico incrocio di sentieri di cui non si vede più traccia. Passo dopo passo proseguo di cresta in 15 centimetri di neve fresca e di segni e sentiero non si vede più nulla, ma la croce di vetta che si avvicina alla fine mi darà lo stimolo per arrivare in cima alla Scaravini 2117 m.
Per la discesa, andrò ancora fino alla sella con cartello che precede la cimetta di quota 1902 m, poi comincio a scendere nel versante di sinistra più soleggiato e già pulito dalla neve, in traverso arrivo al costone che coperto di erba scende diretto all'Alpe Garibaldi ( senza sentieri ). Qui svolto a destra e con un bel sentiero a saliscendi ritorno all'Alpe Pero di Sopra 1450 m, poi seguirò in gran parte la traccia dell'andata, se non fosse che sotto la Cappella delle Piane imbocco per sbaglio un bel sentiero sul costone che scoprirò non essere quello fatto in salita, e non essendo cartografato, nel dubbio ho preferito risalire e prendere la via dell'andata, ripassando da Massiola e scendere quindi a Marmo.
La difficoltà T4 è riferita al percorso in condizioni innevate.
Poi per complicare le cose e forse per colpa del sonno, sbaglio a seguire la via più semplice e mi trovo a vagare con l'auto ancora al buio tra le risaie novaresi. La notte è stata tormentata da forti temporali e non poteva mancare un interruzione della strada per frana in Val Strona. alla fine sono pronto a partire dal paesino di Marmo 628 m, sul fondovalle della Valstrona, che sono già le 6,50.
Salgo per i vicoli del villaggio e poi per un sentiero che mi porterà in 20 minuti sù a Massiola 769 m : un paese completamente deserto, ho visto solo due gatti ( quelli con le vibrisse e le orecchie a punta ) all'andata, un cane e una persona al ritorno.
Qui prendo il sentiero Z8 che passa dall'Alpe Crotta 975 m, appena sopra si incontra una strada sterrata che si prende e si lascia molte volte. Passo dalla cappella Madonna delle Piane 1050 m e più sopra dall'ampia radura con l'Alpe Pero di Sotto e di Sopra 1450 m, dove termina anche la strada sterrata parzialmente percorsa.
A quasi 1700 m arrivo sulla dorsale sud in località Piano del Pozzo, da qui appare sempre più chiaro che sarà arduo arrivare in vetta, infatti i temporali notturni hanno depositato uno strato di neve fresca sulla zona sommitale. Sui 1800 di quota si incomincia a procedere con cautela, un leggero strato di nevischio è ghiacciato per via del vento gelido, e subito dopo il sentiero si porta nel versante di sinistra dove c'è ancor un ripido nevaio. Unica alternativa è restare di cresta sulle roccette e procedere lentamente e con attenzione. Arrivo su di una cimetta di quota 1902 della Carta Svizzera, che pensavo fosse il minimo come obbiettivo, ma poi decido di proseguire ancora un pò, visto che il vento si è placato e il sole comincia a scaldare e a "smollare" la neve. Subito nella sella successiva incontro un cartello che indica un fantomatico incrocio di sentieri di cui non si vede più traccia. Passo dopo passo proseguo di cresta in 15 centimetri di neve fresca e di segni e sentiero non si vede più nulla, ma la croce di vetta che si avvicina alla fine mi darà lo stimolo per arrivare in cima alla Scaravini 2117 m.
Per la discesa, andrò ancora fino alla sella con cartello che precede la cimetta di quota 1902 m, poi comincio a scendere nel versante di sinistra più soleggiato e già pulito dalla neve, in traverso arrivo al costone che coperto di erba scende diretto all'Alpe Garibaldi ( senza sentieri ). Qui svolto a destra e con un bel sentiero a saliscendi ritorno all'Alpe Pero di Sopra 1450 m, poi seguirò in gran parte la traccia dell'andata, se non fosse che sotto la Cappella delle Piane imbocco per sbaglio un bel sentiero sul costone che scoprirò non essere quello fatto in salita, e non essendo cartografato, nel dubbio ho preferito risalire e prendere la via dell'andata, ripassando da Massiola e scendere quindi a Marmo.
La difficoltà T4 è riferita al percorso in condizioni innevate.
Tourengänger:
Antonio59 !

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