Val dei Molini- Campo dei Fiori


Publiziert von morgan , 8. Juni 2013 um 00:01.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 Juni 2013
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 700 m
Abstieg: 700 m
Strecke:Cuveglio (286)- Cavona (290)- AV- Cascina Coletti (364)- Molino Gaggioli- Paù- Val dei Molini- strada provinciale- Pau Majur (598)- sent.318- San Francesco- Rancio (302)- Molino Galli- Cà Bignes- Cuveglio

Escursione esplorativa nella Val dei Molini, valle scavata dal Torrente Rancina nel territorio del Parco del Campo dei Fiori. Mi incuriosivano le attività, ora abbandonate, che sfruttavano l'energia dei corsi d'acqua, come mulini, filande e altro. 
Parto da casa mia a Cuveglio (286) e sulla strada asfaltata arrivo alla frazione di Cavona (290). Oltrepassato l'abitato, nei campi, mi immetto nel sentiero AV (Anulare Valcuviano). La via, inizialmente strada lastricata, sale nel bosco compiendo un ampio giro attorno alla collina del Martinello, scendendo nel versante opposto.  Ignoro la sterrata che risale a Cabiaglio e svolto a sinistra su un'altra sterrata che scende alla Cascina Coletti (364). Attraverso il ponte sulla Rancina, situato subito dopo la confluenza del Rio Caprera, e, nell'area della cascina, svolto a destra sulla pista (non segnata) che porta sulla strada tra Rancio e Brinzio. Lascio anche questa via svoltando nuovamente a destra su un percorso pianeggiante che arriva ai prati lungo il torrente e quindi, tra gli alberi, ai ruderi del Molino dei Gaggioli. Poco più avanti trovo quel che resta di un antico ponte: due basamenti in pietra sui due lati del torrente. Mi trovo sulla destra orografica della Rancina e noto sul lato opposto una parvenza di sentiero che parte dal basamento del ponte. Non c'è possibilità di guado senza bagnarsi perciò tolgo le scarpe e attraverso il torrente. Cerco di risalire sulla sponda del fiume ma incontro ostacoli invalicabili ed il corso del fiume è sempre più rinchiuso fra pareti di roccia. Torno ai resti del ponte e seguo un'esile traccia che sale sul versante sinistro della valle. La traccia si perde ma proseguo risalendo lungo la dorsale, sapendo che prima o poi incrocerò la strada provinciale. Trovo una pista forestale bel tenuta e la seguo. Arrivo sulla strada in località Paù, dove c'è un maneggio. Da Paù prendo una stradina senza indicazioni, ma segnata sulla cartina, che scende nella valle. La comoda via scende ad ampi tornanti e arriva al fiume in un tratto pianeggiante. Sul versante opposto si vedono i ruderi di una costruzione. Esplorando la zona vedo che il torrente forma a valle una cascata e decido di andarla a vedere. Scendo da un dirupo aggirando delle rocce e raggiungo il fiume a valle della cascata che però non è visibile. Tolgo nuovamente le scarpe e risalgo il corso d'acqua. Supero alcune rocce e arrivo alla pozza terminale della cascata che compie due balzi tra le squadrate rocce di granito rosso. Rimetto le scarpe e risalgo al pianoro in cerca di un guado. Non trovo altro modo di attraversare se non togliendo per la terza volta le scarpe. Dal fianco di una cascatella artificiale parte un antico canale sotterraneo. Seguendo la direzione del canale raggiungo un rudere dove veniva utilizzata l'acqua. Dopo questa visita riprendo il cammino su una stradina tra muri a secco che risale ad ampi tornanti il versante destro della valle. Raggiungo la provinciale e prendo la direzione di Rancio. Dopo un centinaio di metri devio a destra su una strada sterrata, chiusa da una sbarra che sale nel bosco. Seguo questa pista che mi porta alla zona umida del Pau Majur (598) riserva naturale del Parco del Campo dei Fiori. Trovo i cartelli dei sentieri del parco e seguo il 318. Scendo sulla strada alla cappelletta di San Francesco e la seguo verso Rancio. Sempre seguendo il 318 lascio la strada per svoltare a destra sulla vecchia mulattiera che aggira il Sass Marée, torna brevemente sulla strada quindi scende a Rancio (302). Attraverso il paese e prendo la strada secondaria per Cavona. Piego a destra per Molino Galli e, arrivato sulla statale, la attraverso e prendo una sterrata tra i prati che entra nel bosco. Svolto per un sentiero che sale ripido alla località Cà Bignes dove prendo la strada, prima sterrata poi acciottolata che scende a Cuveglio.
Partecipanti: Dario.
Tempi di percorrenza: 4h46' tutto il giro (3h34' di cammino e 1h12' per le esplorazioni al Molino Gaggioli e alla Val dei Molini).
Lunghezza del percorso: 17,9km
Meteo: bello

Tourengänger: morgan


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