Monte Due Mani m.1658
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Ultimamente vanno a monte tutti i miei progetti che, per un motivo o per l'altro, vengono immancabilmente sostituiti da salite "pensate" all'ultimo momento.
E' andata così anche quest'oggi......
Le altre "ragazze" non ci sono, così la decisione di salire sul Due Mani la prendiamo io e Mauro sabato sera.
Abbiamo avuto entrambi, anche se in modo diverso, una giornata faticosa e abbandoniamo il nostro progetto originale dirottando su una cimetta non lontana da casa, riservandoci la possibilità di rinunciare anche all'ultimo momento.
Domenica mattina siamo "cotti", ma non rinunciamo!
Sul Due Mani sono salita altre volte, ma partendo sempre dalla strada del Morterone.
Quest'oggi invece saliremo da Ballabio.
Il sentiero parte proprio dalla strada principale e subito si inoltra nel bosco salendo con gradualità fin nei pressi di una casa.
Non so perchè, ma giunti a questa casa, anzichè salire, come fanno tutti, dal sentiero diretto, decidiamo di raggiungere il bivacco Emanuela per poi percorrere l'ultimo tratto di cresta.
Mi sembra più logico seguire in salita, piuttosto che in discesa, una cresta che presenta alcuni passaggi su roccette.
La giornata non è male, il vento soffia, ma non in modo fastidioso, e le sue folate rendono l'aria più tersa e i panorami più limpidi.
Sulla cima, dove sostiamo, alcune persone ci sconsigliano di scendere dal sentiero più diretto, perchè troppo scivoloso.
Decidiamo di seguire i loro consigli, rinunciamo quindi all'anello che avevamo in programma e torniamo sui nostri passi, percorrendo a ritroso la cresta, protetta nei tratti più esposti, da alcune catene.
I passaggi sono facili, ma in alcuni punti sotto di noi, il pendio è bello ripido e non sarebbe facile fermarsi in caso di caduta.
La discesa è veloce e nel primo pomeriggio siamo di nuovo a Ballabio, dove ci accoglie una temperatura quasi primaverile.
Che stia finalmente per finire questa instabile e strana stagione?
Con me ha camminato: Mauro
E' andata così anche quest'oggi......
Le altre "ragazze" non ci sono, così la decisione di salire sul Due Mani la prendiamo io e Mauro sabato sera.
Abbiamo avuto entrambi, anche se in modo diverso, una giornata faticosa e abbandoniamo il nostro progetto originale dirottando su una cimetta non lontana da casa, riservandoci la possibilità di rinunciare anche all'ultimo momento.
Domenica mattina siamo "cotti", ma non rinunciamo!
Sul Due Mani sono salita altre volte, ma partendo sempre dalla strada del Morterone.
Quest'oggi invece saliremo da Ballabio.
Il sentiero parte proprio dalla strada principale e subito si inoltra nel bosco salendo con gradualità fin nei pressi di una casa.
Non so perchè, ma giunti a questa casa, anzichè salire, come fanno tutti, dal sentiero diretto, decidiamo di raggiungere il bivacco Emanuela per poi percorrere l'ultimo tratto di cresta.
Mi sembra più logico seguire in salita, piuttosto che in discesa, una cresta che presenta alcuni passaggi su roccette.
La giornata non è male, il vento soffia, ma non in modo fastidioso, e le sue folate rendono l'aria più tersa e i panorami più limpidi.
Sulla cima, dove sostiamo, alcune persone ci sconsigliano di scendere dal sentiero più diretto, perchè troppo scivoloso.
Decidiamo di seguire i loro consigli, rinunciamo quindi all'anello che avevamo in programma e torniamo sui nostri passi, percorrendo a ritroso la cresta, protetta nei tratti più esposti, da alcune catene.
I passaggi sono facili, ma in alcuni punti sotto di noi, il pendio è bello ripido e non sarebbe facile fermarsi in caso di caduta.
La discesa è veloce e nel primo pomeriggio siamo di nuovo a Ballabio, dove ci accoglie una temperatura quasi primaverile.
Che stia finalmente per finire questa instabile e strana stagione?
Con me ha camminato: Mauro
Tourengänger:
patripoli

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