Bis di cime: Monte Ocone m.1355 e Monte Tesoro m.1432

In uno sprazzo di sereno riesco a vedere le montagne dalle finestre di casa mia e non posso fare a meno di constatare che c'è neve dappertutto, persino in Val Cava!
Anche questa volta il tempo mi tradisce, avevo altri progetti per il fine settimana e devo riprogrammarmi....
Mi viene a mente un giro fatto da Enrico ( turistalpi) un po' di tempo fa, un'escursione che tenevo in serbo per quelle giornate invernali in cui non si ha voglia di andar lontano, vuoi per la nebbia, o per la neve.....
Siamo solo io ed Esilde a decidere e quindi ci mettiamo d'accordo in fretta.
Poi si aggiungono Mauro e Daniele che, per fortuna, non hanno nulla da obiettare....

Partiamo da Carenno, un piccolo centro della valle di San Martino, dove inizia il sentiero contrassegnato da bolli gialli che porta verso il Monte Ocone.
Ocone....che strano nome per una montagna!
L'ultimo tratto di salita verso la cima è bello ripido e supera un paio di saltini rocciosi, i cui passaggi risultano facili, ma un tantino esposti.
Arrivati alla croce di vetta ci guardiamo intorno stupiti: ci troviamo su un panoramicissimo balcone che ci permette di avere una visione a 360° di ciò che ci circonda.
Poche cime sanno regalare prospettive simili!
Carta alla mano cerchiamo di individuare i nomi delle numerose vette in lontananza.
Alcune sono riconoscibili, altre un po' meno......
E ancora una volta mi meraviglio di quanto siano apprezzabili anche le montagne che ho sempre ritenuto "minori", sia in altezza che in considerazione.

In discesa percorriamo la cresta sud del Monte Ocone e raggiungiamo il Passo del Pertus.
Lungo il sentiero possiamo osservare numerosi roccoli e capanni di caccia, a testimonianza della passata e, in alcuni casi attuale, attività venatoria della zona.
Pannelli esplicativi illustrano le modalità in cui veniva praticata tale attività.
Interessante......indipendentemente dal fatto che uno sia d'accordo o meno!

Seguiamo integralmente la cresta dell'Albenza evitando, per quanto possibile la neve e arriviamo sulla cima del Monte Tesoro, meno entusiasmante della precedente, ma non meno panoramica.
Quasi in cima è stato costruito un rifugio, che troviamo chiuso e di cui non riesco a capire il senso.....
Poco più in basso, alla Forcella Alta, proprio dove termina una strada carrozzabile, si trovano un bar e un ristorante!!

Per fortuna oggi c'è in giro pochissima gente, così ci godiamo questo luogo in solitudine.

Per raggiungere il sentiero che ci riporterà in paese tagliamo per i prati, che mostrano evidenti segni di sofferenza per la recente nevicata, e poi seguiamo la scorciatoia, che evita i numerosi tornanti di un' altra carrozzabile che non so bene fin dove porti.....
Poco dopo l'abitato di Boccia il passaggio ci è precluso da un grande albero caduto di recente.
Ci fermiamo increduli.....non ci sono tracce da seguire e Mauro, non essendoci alternative, scende deciso nel bosco ripido e scivoloso, invitandoci a seguirlo.
Ho qualche perplessità, ma non c'è proprio possibilità di scelta e, tra un'imprecazione e l'altra, raggiungo gli altri scesi prima di me.

A questo punto arriviamo in un soffio a Carenno.

Mentre sto tornando a casa volgo un ultimo sguardo verso le montagne della Valcava.
Eccole là le cime che abbiamo appena salito!
Prima non le conoscevo neppure....e ora riesco a chiamarle per nome.
Anche questa è una soddisfazione, piccola, ma pur sempre una soddisfazione!

Con me hanno camminato: Esilde, Daniele e Mauro