Anello: Cancervo-Venturosa-Cantiglio
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Questa settimana Lella ci ha fatto due proposte: Grignone dal Cainallo oppure il Cancervo-Venturosa. A me solo sentire il nome "Grignone" viene l'orticaria pensando alla monotona salita; selgo quindi senza troppo pensare (ahimè!) al Cancervo-Venturosa, già fatto un sacco di volte ma sempre vario.
Il giro ad anello è alquanto lungo e con la neve può diventare faticoso.
Lasciata l'auto alla chiesa di Pianca si prende il sentiero 102, ben segnalato, che inizia a salire per un costone dove si trovano alcuni capanni. Da qui inizia a salire sempre piu' ripido fino a trovare un facile tratto attrezzato da catene (pass Catif).
Arrivati nella zona superiore del passo, quando il sentiero inizia ad essere meno ripido, si trova un bivio. A sinistra si procede per la baita Cancervo, mentre a destra per una via più diretta alla cima. Prendiamo quest'ultima soluzione e, sempre seguendo i segni, si arriva senza problemi alla cima del Cancervo.
Qui si scende per il passo di Grialeggio e si risale per il ripido sentiero del Venturosa. Difficile sbagliare: si passa la baita del Giacom e si arriva presto in vetta.
Si ridiscende per lo stesso sentiero al passo Grialeggio e al posto di risalire al Cancervo si segue il sentiero che costeggia il monte fino alla baita Cancervo. Qui si prende il sentiero 130 che procede verso sud, di solito utilizzato per l'escursione che dal ponte Becco in val Taleggio sale al Cancervo.
Si procede per saliscendi nel bosco rado e poi si scende decisamente fino ad arrivare, dopo circa mezz'ora, al piccolo paese ormai abbandonato di Cantiglio. Si procede fino alla fontana, situata sotto la piccola e bella chiesetta del paese. Proprio di fronte alla fonte inizia il sentiero dei partigiani che, attraversando numerosi costoni e vallette alla valle del Bodar, porta finalmente dopo circa 1h a Pianca.
Il giro ad anello è alquanto lungo e con la neve può diventare faticoso.
Lasciata l'auto alla chiesa di Pianca si prende il sentiero 102, ben segnalato, che inizia a salire per un costone dove si trovano alcuni capanni. Da qui inizia a salire sempre piu' ripido fino a trovare un facile tratto attrezzato da catene (pass Catif).
Arrivati nella zona superiore del passo, quando il sentiero inizia ad essere meno ripido, si trova un bivio. A sinistra si procede per la baita Cancervo, mentre a destra per una via più diretta alla cima. Prendiamo quest'ultima soluzione e, sempre seguendo i segni, si arriva senza problemi alla cima del Cancervo.
Qui si scende per il passo di Grialeggio e si risale per il ripido sentiero del Venturosa. Difficile sbagliare: si passa la baita del Giacom e si arriva presto in vetta.
Si ridiscende per lo stesso sentiero al passo Grialeggio e al posto di risalire al Cancervo si segue il sentiero che costeggia il monte fino alla baita Cancervo. Qui si prende il sentiero 130 che procede verso sud, di solito utilizzato per l'escursione che dal ponte Becco in val Taleggio sale al Cancervo.
Si procede per saliscendi nel bosco rado e poi si scende decisamente fino ad arrivare, dopo circa mezz'ora, al piccolo paese ormai abbandonato di Cantiglio. Si procede fino alla fontana, situata sotto la piccola e bella chiesetta del paese. Proprio di fronte alla fonte inizia il sentiero dei partigiani che, attraversando numerosi costoni e vallette alla valle del Bodar, porta finalmente dopo circa 1h a Pianca.
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