Cancervo 1835 m e Venturosa 1999 m
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Arriviamo a Pianca, splaff, swish…ma cosa abbiamo schiacciato?
Posteggiamo e controlliamo, una bella banana matura è spalmata sulla ruota anteriore e altri pezzetti sulla portiera…
Ma chi cavolo si perde una banana in mezzo alla strada in un paesino di poche anime?
Il pensiero corre a Grandemago e alle sue banane ma è passato troppo tempo da quando c’è stato…
Fa caldo, cambio subito i pantaloni e metto i mutandoni da vela e speriamo di non patire troppo nel canale.
Attraversiamo i bei prati di Pianca e prendiamo il sentiero che con qualche strappo entra in un ampio e ripido canalone, per fortuna ancora in parte all’ombra.
L’ambiente mi ricorda il Moregallo, manca solo il lago.
All’uscita dal canalone seguiamo le indicazioni a dx per il Cancervo, un bel tratto quasi pianeggiante e arriviamo ad un altro bivio, su un sasso due frecce gialle, non molto evidenti in caso di nebbia. Non c’è nessuna indicazione, scegliamo di andare a sx sul sentiero più evidente e poco dopo troviamo l’indicazione per la Baita Cancervo. La Baita si trova in un ampio pianoro con vista spettacolare sulle Grigne, Resegone, Pizzo Tre Signori, i Campelli e altri ancora. Riprendiamo la salita e in breve siamo in cima al Cancervo. Il tempo sta cambiando come previsto, si sta alzando una bella arietta frescolina e mentre osservo il panorama ascolto i progetti di due ragazzi alle nostre spalle che cartina e libro alla mano stanno mettendo insieme un trekking di più giorni da Lecco a Bergamo. Poi notiamo delle formazioni nuvolose e bizzarre zona Pizzo Tre Signori, scopriremo lunedì che erano i borbottii di heliS…sta mai zitta!?!?!
Ripartiamo direzione Passo di Grialeggio e Monte Venturosa. Poco sotto il Venturosa c’è una bella costruzione che funzionava da bivacco, ora un simpatico ragazzo la sta ristrutturando e da quello che ci è parso di capire forse diventerà una sorta di ristoro. Scambiamo qualche chiacchiera con lui e poi dato che il tempo sta peggiorando molto velocemente ci dirigiamo verso la cima.
In cima solite foto anche se ormai il panorama sta sparendo e poi scendiamo per fermarci alla baita a mangiare qualcosa.
Il sole gioca a nascondino, il Cancervo sparisce e riappare in continuazione, accidenti come è cambiato velocemente il tempo!
Ormai il sole ce lo siamo giocato definitivamente, stare qui a prendere freddo non ha senso magari rischiando di prendersi anche una bella sciacquata e a malincuore visto che è ancora presto torniamo al Passo di Grialeggio e quindi a Pianca.
Nota dolente il lungo tratto di asfalto per tornare alla macchina.
DATI GPS
Dislivello 1356m; 14,6 km
Posteggiamo e controlliamo, una bella banana matura è spalmata sulla ruota anteriore e altri pezzetti sulla portiera…
Ma chi cavolo si perde una banana in mezzo alla strada in un paesino di poche anime?
Il pensiero corre a Grandemago e alle sue banane ma è passato troppo tempo da quando c’è stato…
Fa caldo, cambio subito i pantaloni e metto i mutandoni da vela e speriamo di non patire troppo nel canale.
Attraversiamo i bei prati di Pianca e prendiamo il sentiero che con qualche strappo entra in un ampio e ripido canalone, per fortuna ancora in parte all’ombra.
L’ambiente mi ricorda il Moregallo, manca solo il lago.
All’uscita dal canalone seguiamo le indicazioni a dx per il Cancervo, un bel tratto quasi pianeggiante e arriviamo ad un altro bivio, su un sasso due frecce gialle, non molto evidenti in caso di nebbia. Non c’è nessuna indicazione, scegliamo di andare a sx sul sentiero più evidente e poco dopo troviamo l’indicazione per la Baita Cancervo. La Baita si trova in un ampio pianoro con vista spettacolare sulle Grigne, Resegone, Pizzo Tre Signori, i Campelli e altri ancora. Riprendiamo la salita e in breve siamo in cima al Cancervo. Il tempo sta cambiando come previsto, si sta alzando una bella arietta frescolina e mentre osservo il panorama ascolto i progetti di due ragazzi alle nostre spalle che cartina e libro alla mano stanno mettendo insieme un trekking di più giorni da Lecco a Bergamo. Poi notiamo delle formazioni nuvolose e bizzarre zona Pizzo Tre Signori, scopriremo lunedì che erano i borbottii di heliS…sta mai zitta!?!?!
Ripartiamo direzione Passo di Grialeggio e Monte Venturosa. Poco sotto il Venturosa c’è una bella costruzione che funzionava da bivacco, ora un simpatico ragazzo la sta ristrutturando e da quello che ci è parso di capire forse diventerà una sorta di ristoro. Scambiamo qualche chiacchiera con lui e poi dato che il tempo sta peggiorando molto velocemente ci dirigiamo verso la cima.
In cima solite foto anche se ormai il panorama sta sparendo e poi scendiamo per fermarci alla baita a mangiare qualcosa.
Il sole gioca a nascondino, il Cancervo sparisce e riappare in continuazione, accidenti come è cambiato velocemente il tempo!
Ormai il sole ce lo siamo giocato definitivamente, stare qui a prendere freddo non ha senso magari rischiando di prendersi anche una bella sciacquata e a malincuore visto che è ancora presto torniamo al Passo di Grialeggio e quindi a Pianca.
Nota dolente il lungo tratto di asfalto per tornare alla macchina.
DATI GPS
Dislivello 1356m; 14,6 km
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