I Percorsi Occitani come regalo di compleanno 30 Marzo-02 Aprile 2013
La solita domanda di tutti gli anni, cosa vuoi per il compleanno e la mia solita risposta, niente, non voglio nulla, al massimo una pizza gigantesca per festeggiare. Quest’anno invece Marco mi sorprende con il più bel regalo che poteva farmi, una sorpresa che mi ha lasciato senza parole, tanto da avergli fatto pensare di non esserne contenta. Invece ero solo ammutolita, basita con le rotelline della testa che andavano a mille per cercare di capire cosa fare dopo che per giorni mi ero rassegnata a passare il week end di Pasqua dribblando i suoceri per pranzi e cene visto il tempo che avevano previsto!
Venerdì sera Marco mi mette davanti ad un pacchetto di fogli ben rilegati con scritto tutto quello che dovevo fare (avrei dovuto trovarlo prima che arrivasse a casa lui ma qui qualcosa è andato storto e siamo arrivati a casa insieme): caricare le pile GPS e macchine fotografiche (girare pagina), prendere lo zaino, non quello piccolo ma quello grande (girare pagina), riempirlo di cibo e vestiti per 4 gg (girare pagina), dove andiamo? Ed ecco la descrizione del trekking (voltare pagina), il tempo non sarà bello ma non peggio che in altri posti (voltare pagina), ci andiamo lo stesso perché sono 2 mesi che ci lavoro (voltare pagina) ah martedì (mio compleanno) sei in ferie le ho chieste io per te! Beh rimanere senza parole è stato il minimo! Dopo di che partono i preparativi sperando di non dimenticare nulla!
1° Giorno: Dronero-Pagliero
Come previsto piove, poca roba, ma piove. Posteggiamo all’esterno del paese in un ampio posteggio e armati di ombrello, ci dirigiamo verso Villar San Costanzo lungo strade asfaltate. Saltiamo la riserva dei Cicciu perché ci sembra già tardi, la tappa è lunga e non sappiamo ancora come saranno messi strade e sentieri poiché le info sono un po’ contrastanti, cosa certa è che siamo i primi dell’anno sui Sentieri Occitani. Solitamente i primi passano a metà maggio, infatti, un grosso problema è stato trovare le locande aperte. Il percorso per Sant’Anna e poi Pagliero si snoda tra strade, mulattiere e sentiero nei boschi. Panorama nullo ma per fortuna alzandoci di quota la pioggia diventa neve e verso le 12 smette definitivamente. Questa sarà l’unica acqua che prenderemo. La Locanda GTA di Pagliero sarebbe chiusa ma ci fanno il grosso favore di darci una camera lo stesso. E’ fredda perché il riscaldamento lo accendono solo nel momento che ci vedono arrivare ma in compenso il letto è dotato di 4 coperte, una trapunta e una coperta risvoltata sui piedi, sono servite tutte e dopo una cena semplice ma abbondante, un po’ di chiacchiere con i gestori, alle 8.30 siamo a letto. Tra la levataccia mattutina, il tempo che non ci ha permesso di fare soste e la neve dormiremo 10,30 h tirate. Penso di non aver mosso un muscolo per tutta la notte!
Dati GPS +1269 m/-932 per 28,6 km
2° Giorno: Pagliero-Bassura
Oggi sembra di essere in un altro mondo, cielo terso, neanche una nuvola. Un’occhiata veloce a Pagliero e poi scendiamo lungo la strada asfaltata per raggiungere la Borgata Fracchia. Qualche anima in queste borgate si trova ma come sappiamo da esperienze passate, sono sempre meno le persone che ci vivono tutto l’anno e molte borgate sono in vendita o messe all’asta. Dopo la Borgata Fracchia imbocchiamo il sentiero che in ripida salita ci porta a un colletto senza nome sopra la Grange Rubbio che raggiungiamo velocemente. Ora il sentiero a mezzacosta con numerose svolte e sali scendi raggiunge la Borgata Camoglieres, dove incontriamo le prime persone della giornata, fino adesso solo caprioli e camosci. Seguendo sempre il P.O. scendiamo a Villar e quindi quasi a Macra. Senza raggiungerla riprendiamo a salire verso la Borgata Langra ed entriamo nel vallone che ci condurrà al Colle del Pertus. Negli ultimi metri prima del Colle siamo costretti, tra l’altro in posizione precaria, a indossare le ciaspole. La neve inconsistente non ci permette altrimenti di raggiungerlo. Questo è stato l’unico inconveniente nel percorrere i Sentieri Occitani in questo periodo, un continuo togli e metti le ciaspole, senza però, molti tratti non avremmo potuto percorrerli. Dal Colle del Pertus scendiamo alle Borgate Centenero e Caudano, dove si trovano i resti di un antico ospedale, che tutto poteva sembrare tranne un ospedale! Da Caudano potremmo scendere direttamente a Bassura ma poiché la giornata è splendida e c’è pure un’ora di luce in più, proseguiamo per San Peyre, scelta azzeccatissima perché il colpo d’occhio sulla chiesa prima di raggiungerla è impagabile! Da San Peyre scendiamo a picco su Bassura. Il sentiero termina proprio nei pressi del nostro alberghetto, Locanda La Napoleonica, gestita in maniera eccezionale da una giovane coppia. La cena pasquale sarà una cosa da leccarsi i baffi, forse un po’ lunga ma oggi possiamo stare alzati un poco di più, se fosse stato ieri sera penso che mi sarei addormentata sul tavolo!
Dati GPS +1354 m/-1579 m per 22,8 km
3° Giorno: Bassura-Borgata Chiesa di Celle Macra
Dopo una colazione pantagruelica a base di torte e biscotti caserecci riprendiamo il cammino. Il tempo al momento sembra tenere, dovrebbe peggiorare in tarda mattinata ma le precipitazioni sono date nella serata, ma chi se ne frega tanto tra ombrelli, mantelle e giacche siamo più che equipaggiati. Raggiungiamo la Cappella della Madonna con un tempo che sembra in miglioramento, ma è solo un’illusione. Passiamo le Borgate di Aramola e Maurengo dove ci sono delle ex case che sembrano stare in piedi solo per puro miracolo e anche se potremmo evitarla saliamo alla Borgata Palent dove sappiamo esserci una piccola Locanda dove vorremmo fare sosta caffè. La sosta diventa più lunga del previsto perché il gentile gestore vuole farci vedere le nuove camere, i lavori che sta facendo per ingrandirsi, i programmi che ha in mente, in collaborazione con altre locande, per rilanciare la zona, insomma tra una parola e l’altra sta arrivando l’ora di pranzo. Ci chiede più volte di fermarci a pranzo per poi portarci in macchina alla nostra meta, poiché da qui sembra ci siano almeno ancora 3 h di cammino, rifiutiamo tutte le volte anche se le pizze e le focacce che ho visto appena entrata invitano parecchio. Stanno aspettando un gruppo di escursionisti che farà un giretto in zona e poi si darà alle libagioni della locanda che in molti ci hanno riferito essere da 5 stelle. Ma noi siamo qui per camminare, curiosare e sto ancora cercando di smaltire la cena e la colazione di Bassura. Arrivare alla Borgata Colletto non è molto semplice, la strada è a tratti una lastra di ghiaccio dovuto al passaggio delle auto e camion che stanno lavorando alla Borgata Palent. Poco dopo la Borgata Colletto scendiamo alla Borgata Serra, a fondo valle, passando dalla Borgata Serremorello in vita e dalla Borgata Chittignano completamente abbandonata. Raggiunto il fondo valle proseguiamo lungo la strada per un breve tratto e poi imbocchiamo il sentiero che aggira il monte che ospita le Borgate di Ugo Soprano e Ugo Sottano. Ritorniamo sulla strada e tagliandola per mezzo di una mulattiera raggiungiamo la Borgata Chiesa di Celle Macra e l’omonima locanda. Nel pomeriggio, visto che ancora di acqua o neve non se ne vede, faremo un giro alle Borgate superiori, alla Cappella San Salvatore che sembra conoscano solo i tedeschi che vengono apposta per vederla e al museo degli acciugai. Una volta la Val Maira era abitata da numerosi acciugai che utilizzavano il commercio delle acciughe per contrabbandare il sale allora monopolio di Genova e Savona. A cena ci siamo solo noi e i gestori per cui si mangia insieme, come in famiglia e alle 11,00 al gestore viene in mente che il giorno dopo sarebbe stato il mio compleanno (aveva voluto i documenti per comunicare il nostro soggiorno) per cui stappa un spumantino per festeggiare, peccato che le ultime fette di torta se le siano mangiate i tedeschi questa mattina!
Dati GPS +1057 m/-694 m per 14,6 km
4° Giorno: Borgata Chiesa di Celle Macra-Dronero
Ieri le previsioni anche per oggi non erano eccezionali, neve fino alle 12,00 per cui il gestore si era offerto di portarci a Dronero in macchina, invece, a sorpresa, questa mattina ci svegliamo e sembra che il miglioramento previsto nella giornata sia iniziato prima. Nella notte sono scesi pochi cm di neve che rende magico il paesaggio. Naturalmente rinunciamo al passaggio in auto e riprendiamo il cammino per la Borgata Castellaro. Le prime impronte, probabilmente anche le uniche della giornata, sono le nostre. Alla Borgata Castellaro i segnavia un poco si perdono ma seguendo i pali della luce raggiungiamo il Piano della Colla dove calziamo le ciaspole per scendere alla Borgata Soglio Soprano. Le togliamo per un breve tratto e poi ancora su (oggi sarà la giornata con più togli e metti). Un lunghissimo traverso dove non è passato nessuno da quando ha nevicato la prima volta dopo di che scendiamo alla Borgata Girardi e Filoira dove riprendiamo il sentiero che con un altro lunghissimo traverso ci porta al Colle Santa Margherita. Ora per strada finalmente senz’altra neve scendiamo alla Borgata Rua del Prato e quindi per stradine e sterrate torniamo a Dronero.
Dati GPS +614 m/-1266 m per 23,8 km
Che dire, 4 giorni meravigliosi, il tempo ci ha assistito, il percorso è molto vario e interessante, l’ospitalità è la disponibilità delle persone mi lascia sempre senza parole. Posso solo terminare ringraziando Marco per il bellissimo e inaspettato regalo che mi ha fatto!
Come difficoltà ho indicato T3 per le condizioni di innevamento trovate che ci hanno costretto a togliere e mettere le ciaspole più volte specialmente il primo e l'ultimo giorno e dal fatto che ci siamo spostati con zaini molto carichi. I sentieri sono ben tenuti e segnalati e anche con la neve non abbiamo avuto difficoltà nel trovarli. Il guaio di farli in questo periodo è che la maggior parte delle locande è ancora chiusa. Il tratto Pagliero-Bassura di Stroppo è un sentiero a tratti stretto e un poco esposto ma non ci sono altre difficoltà. Al Colle Pertus solitamente la neve rimane fino a tarda stagione.
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