Piz Cancian (3103m) da Selva per la Vedretta dello Scalino
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laura Finalmente con Gio riusciamo a combinare un'uscita e dato il pericolo valanghe marcato, arrivano due opzioni: opzione A . gita sicura, 1650 metri di dislivello, sviluppo un pò lungo: sui 10 km...Opzione A accettata! L'opzione B? cimetta di ripiego in caso il tempo non fosse stabile.
Poco dopo le otto abbiamo gli sci ai piedi, il primo tratto, nel bosco è un pò monotono, ma arrivati all'alpe capisco l'entusiasmo di Gio nel propormi la gita: davanti a noi tante piccole colline imbiancate su cui troneggia incontrastato il signore della Valmalenco: il Pizzo Scalino.
La nostra meta è il Pizzo Cancian, per cui poco prima del passo di Canciano, ci teniamo sulla sinistra, abbandonando la traccia (grazie a chi ieri ha "lavorato"anche per noi!) e iniziando la lunga salita d'avvicinamento: una salita dolce ma continua, costante, ininterrotta, su neve da battere e sotto un sole cocente, la sella è il punto cruciale, arrivati lì, poi le fatiche saranno finite e arrivare in vetta sarà un attimo.
A metà strada mi viene in mente il titolo di una canzone degli anni '70 : "Killing me softly ", che ben si adatta a questo tipo di salita... ma noi siamo stoici e, in men che non si dica, siamo alla cresta, che oggi è percorribile con gli sci. Dal deposito sci, con semplice arrampicata siamo in vetta, a sorvolare montagne! Le solite foto di rito, poi uno sguardo alla valle percorsa e uno agli sci che ci aspettano...scendiamo e una volta inforcati gli sci Gio si lancia giù per i bei pendi di neve intonsa, disegnando serpentine che farebbero invidia anche ad un serpente del deserto, mentre io scendo, tentando di fare qualche serpentina e ascoltando le imprecazioni dei miei quadricipidi.
Gli chiedo come fa, me lo mostra...provo, ma il risultato non è esattamente lo stesso..
Arriviamo all'auto un pò in ritardo rispetto alla tabella di marcia, ma per me è comunque un gran soddisfazione...certo lo stile è un'altra cosa e il lavoro da fare per imparare a lasciar scorrere gli sci è ancora tanto, ma spero di essere sulla buona strada.
Gita di grande soddisfazione, se si evita la via diretta, è percorribile anche con pericolo marcato, ovviamente facendo sempre molta attenzione e valutando sul posto il miglior itinerario da seguire.
Gio4000 : ottime condizioni su tutto l'itinerario, l'unico tratto di crosta era presente fra 2250m fino a 2150m circa, anche sul ghiacciaio la neve era ben sciabile, bisognava, però, diffidare dei tratti lisci, perchè li c'era una crosta più spessa.
La salita l'abbiamo fatta facendo il giro largo, mentre la discesa, visto che erano già presenti delle tracce, sul bel terreno, in parte ripido dalla spalla N del Pizzo Canciano a 2750m con discesa diretta con difficoltà di S3 verso NE dove abbiamo trovato una neve polverosa da favola.
Ottima giornata sotto tutti i profili, l'unico neo è che dopo aver fatto notte al lavoro la forma è quello che è, ma la cima è stata raggiunta ugualmente con i tempi magari un po' più dilatati

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