Monte Cazzola (2338 m)


Publiziert von stefi , 5. Januar 2013 um 21:29.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 5 Januar 2013
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:30
Aufstieg: 687 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si percorre la A26 sino al suo termine a Gravellona Toce, si prosegue sulla superstrada seguendo le indicazioni per Domodossola e, superatala, si prende l’uscita per la val Formazza. Si supera il comune di Crodo e giunti a Baceno, in corrispondenza di una curva a sinistra, si trova la deviazione sulla destra con le indicazioni per Devero.

 La salita al Cazzola è molto frequentata sia da scialpinisti che da ciaspolatori e si sviluppa ai margini del Parco Naturale Veglia e Devero in una zona, la conca del Devero, che in veste invernale aumenta ancor più la spettacolarità delle montagne circostanti rendendola, anche se breve, paesaggisticamente molto remunerativa. L’escursione è senza particolari difficoltà tecniche e si può effettuare anche dopo nevicate recenti vista la protezione che offre il bosco nella prima parte del tracciato; più oltre i pendii sulla dorsale sono molto aperti e lontani da versanti scoscesi e sotto scarica che si trovano sul versante opposto della Val Buscagna. Il vantaggio di questa salita è quello che in caso di condizioni di neve o meteo proibitivo si può scendere dalle piste compiendo solo un breve tratto fuoripista. Dalla vetta la vista spazia su tutta la conca del Devero dal vicino Cervandone, alla Rossa, al Crampiolo e, più lontano verso est, al lago del Devero; verso sud si vedono le montagne della bassa valle Antigorio mentre verso ovest si nota l’ampia insellatura del colle di Ciamporino,  dove arrivano gli impianti sciistici di San Domenico, dominato alla sinistra dal massiccio del Pizzo Diei e Cistella .
 Saliti su tracce multiple sino all'alpe Misanco poi "pistone" sino in vetta tutto su neve molto dura ma non ghiacciata. Dall'uscita del bosco in poi le condizioni della neve, che sin'ora erano discrete, risultavano improvvisamente pessime con sastrugi su crosta (portante e non) e con accumuli di neve polverosa tra le cunette; dove non c'erano queste condizioni si trovavano tratti ghiacciati. alternati ai soliti sastrugi. con ampie "pelate" ghiacciate in prossimità della vetta.
Tempo bello e caldo sino a sopra Misanco poi il vento aumentava di forza a mano a mano che si saliva sino a manifestarsi con raffiche tempestose sul pendio finale (vedi foto) rendendo precario anche l'equilibrio.  L'idea iniziale era di salire la Punta d'Orogna ma, vedendo il vento in quota, abbiamo senz'altro indovinato la meta vedendo dalla vetta la Val Buscagna con pendii molto lavorati e forse un po' compromessi. Nelle condizioni attuali è consigliata soprattutto ai ciaspolatori oggi numerosi su questo itinerario; un po' meno numerosi gli skialp sul percorso, i quali poi sono scesi tutti dalle piste.

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Tourengänger: stefi


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