Domenica 30 dicembre 2012:oggi voglio fare l'ultima scarpinata in solitaria dell'anno.Un itinerario in parte nuovo per me:il monte Coltiglione.Lascio l'auto in fondo a via Turati a Lecco,e imbocco sulla sinistra una strada sbarrata da una stanga;poco più avanti seguo sulla sinistra un sentierino bollato che in piano conduce all'inizio del sentiero dei Pizzetti.Risalgo il sentiero in alcuni tratti con l'ausilio di catene,attorniato dal panorama a strapiombo sul lago.Sento dei rumori alle spalle e mi accorgo di una persona che sta affrontando lo stesso sentiero.Nel momento che mi fermo a togliere il pile,mi passa salutandomi.Chissà dove andrà?Dopo alcune foto di rito riparto;oggi il cielo terso si abbraccia con le acque del lago regalandogli gli stessi colori.Uno spettacolo!!!Arrivo al rifugio Piazza;passo davanti e risalgo subito il sentiero 57 che sale dietro l'abitazione, puntando il crocione del San Martino.In cresta mi ritrovo con la persona che ho trovato risalendo.Scambiando due parole si arriva all'argomento del percorso.Guarda a caso sta affrontando lo stesso mio itinerario.Con Pietro (questo il suo nome)decidiamo di camminare il resto del tragitto insieme avendo anche più o meno lo stesso passo.Mi dice che conosce abbastanza bene i sentieri che dobbiamo affrontare ed è la prima volta che trova qualcuno.Per arrivare alla cima del Coltiglione seguiamo il sentiero GER ;questo risale faticosamente un canalone.Nell'ultimo tratto anche delle catene aiutano a risalire il ripido pendio.Siamo in cima.Alcune persone ammirano il panorama sedute su comode panchine in legno;loro sono risalite dal comodo sentiero che parte dai Piani dei Resinelli.Ridiscendiamo al rifugio Piazza seguendo il sentiero della Val Verde;questa traccia si insinua in un vallone molto erto e selvaggio;numerosi gli incontri con i camosci.Con mio grande stupore anche l'incontro con due ultraottantenni che salivano per questa via impervia.Al rifugio è l'ora di pranzo:molti i frequentatori visto anche la bella giornata.Mi siedo su una panchina ed estraggo dallo zaino i miei viveri di giornata.La temperatura è ottimale.Saluto il mio compagno di viaggio il quale ridiscende dal sentiero dei Pizzetti.Io scelgo la ridiscesa prima per il sentiero della Vergella poi tenendo la destra fino all'auto.Le gambe si fanno sentire essendo stato un itinerario lungo e faticoso,ma nello stesso tempo di grande soddisfazione.Domani finirò quest'anno ed aprirò il 2013 in Val Biandino.Nel 2012 anno del mio cinquantesimo compleanno mi ero ripromesso di salire tutte le più vicine vette che si vedono dalla cima dei Corni di Canzo(mia montagna natia):in mtb e a piedi sono riuscito nel mio intento tralasciandone due: Legnone e Legnoncino.Sarà per quest'anno.
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