Tentativo al Chaiserstuel
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Per la solita 3 giorni di scialpinismo fra Natale e Capodanno quest'anno decidiamo di recarci in una località sconosciuta a tutti: la Bannalp nel canton Nidwaldo. Grazie alle relazioni su Hikr mi faccio un'idea delle possibilità offerte dalla regione e, via mail, prenoto per tempo per sette persone.
Partenza da Gaggiolo poco dopo le 6,30, sosta in autogrill ad Airolo ed alle 9 siamo a Fell da dove parte la funivia per la Bannalp, il tempo non è decisamente un granchè ma siamo fiduciosi, ci prepariamo e...doccia fredda: la funivia non è in funzione a causa dei frequenti colpi di vento, la prospettiva di salire più di 800 metri con 'sti zaini non è che ci attragga molto (dato il periodo non ci mancano i generi di conforto: spumante, panettone, vino e dolci vari). Spieghiamo che abbiamo prenotato alla Urnerstaffel ed il, più che gentile, addetto acconsente a fare un tentativo: paghiamo e saliamo un po' titubanti, il tentativo ha buon esito ed in pochi minuti ci ritroviamo 800 metri più in alto a Chruezhuette. Ora non ci resta che abbassarci, sci ai piedi, per una trentina di metri fino al nostro rifugio.
Veniamo accolti dalla proprietaria, la signora Ursi Bissig, che ci mostra la nostra camerata ed i servizi. Alleggeriamo gli zaini e siamo pronti a fare un piccolo giro esplorativo dei dintorni.
Il tempo non è dei più invitanti: nubi basse ed un vento a tratti tremendo, vabbè cominciamo a salire poi vedremo.
Saliamo in direzione Est con l'idea di andare a dare un occhiata alla cima più frequentata della zona: il Chaiserstuel. Affrontiamo i ripidi pendii che adducono alle baite di Raeckholteren poi proseguiamo con pendenza molto minore fino a Buelenboden, qui, in vista del Bannalper Schonegg, decidiamo di deviare verso sinistra per salire direttamente al Chaiserstuel, il vento si fa ancora più micidiale: ogni tre passi ci tocca fermarci e accucciarci per far passare le raffiche, all'altezza di Nollborz decidiamo di terminare la salita. Prepariamo gli sci, facciamo qualche foto e scendiamo in direzione dell'isolata baita di Gruen Boden da qui rientriamo per bei pendii all'Urner Staffel. La neve è bella ma la visibilità è decisamente scarsa.
Alle tre siamo nella nosta camerata, la proprietaria ci ha acceso la Trocken Raum (un locale essiccatoio) dove mettiamo ad asciugare la nostra attrezzatura fradicia.
In attesa della cena ci reidratiamo con una bella birra. La cena si rivelerà ottima e abbondante, ideale per prepararci all'escursione del giorno successivo.
Partenza da Gaggiolo poco dopo le 6,30, sosta in autogrill ad Airolo ed alle 9 siamo a Fell da dove parte la funivia per la Bannalp, il tempo non è decisamente un granchè ma siamo fiduciosi, ci prepariamo e...doccia fredda: la funivia non è in funzione a causa dei frequenti colpi di vento, la prospettiva di salire più di 800 metri con 'sti zaini non è che ci attragga molto (dato il periodo non ci mancano i generi di conforto: spumante, panettone, vino e dolci vari). Spieghiamo che abbiamo prenotato alla Urnerstaffel ed il, più che gentile, addetto acconsente a fare un tentativo: paghiamo e saliamo un po' titubanti, il tentativo ha buon esito ed in pochi minuti ci ritroviamo 800 metri più in alto a Chruezhuette. Ora non ci resta che abbassarci, sci ai piedi, per una trentina di metri fino al nostro rifugio.
Veniamo accolti dalla proprietaria, la signora Ursi Bissig, che ci mostra la nostra camerata ed i servizi. Alleggeriamo gli zaini e siamo pronti a fare un piccolo giro esplorativo dei dintorni.
Il tempo non è dei più invitanti: nubi basse ed un vento a tratti tremendo, vabbè cominciamo a salire poi vedremo.
Saliamo in direzione Est con l'idea di andare a dare un occhiata alla cima più frequentata della zona: il Chaiserstuel. Affrontiamo i ripidi pendii che adducono alle baite di Raeckholteren poi proseguiamo con pendenza molto minore fino a Buelenboden, qui, in vista del Bannalper Schonegg, decidiamo di deviare verso sinistra per salire direttamente al Chaiserstuel, il vento si fa ancora più micidiale: ogni tre passi ci tocca fermarci e accucciarci per far passare le raffiche, all'altezza di Nollborz decidiamo di terminare la salita. Prepariamo gli sci, facciamo qualche foto e scendiamo in direzione dell'isolata baita di Gruen Boden da qui rientriamo per bei pendii all'Urner Staffel. La neve è bella ma la visibilità è decisamente scarsa.
Alle tre siamo nella nosta camerata, la proprietaria ci ha acceso la Trocken Raum (un locale essiccatoio) dove mettiamo ad asciugare la nostra attrezzatura fradicia.
In attesa della cena ci reidratiamo con una bella birra. La cena si rivelerà ottima e abbondante, ideale per prepararci all'escursione del giorno successivo.
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