Anello del Bric del Dente (1107 m) da Masone
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Dopo un mese di stop, a causa del maltempo e dei molti impegni, riesco finalmente a tornare in montagna.
La meta di oggi è il Bric del Dente, una delle cime più belle dell'entroterra genovese, con percorso ad anello da Masone.
Per l'occasione combino con mia madre, grande appassionata e conoscitrice di queste zone.
Ci troviamo a Masone alle 9.15 e in breve raggiungiamo il punto di partenza e di arrivo del nostro anello: l'ex cartiera Savoi (405 m).
Da qui proseguiamo a piedi lungo la strada seguendo i segnavia con tre pallini gialli e raggiungiamo in pochi minuti la famosa Cascata del Serpente.
La giornata è molto fredda (-4° alla partenza) ma non c'è una nuvola e l'aria sembra davvero limpida!
Nel frattempo la strada diventa un largo sentiero sterrato e si prosegue in leggera salita risalendo la vallata del Rio Masone.
Incontriamo diversi cacciatori, che ci informano che è in corso una battuta di caccia al cinghiale. La cosa non mi entusiasma ma per fortuna nessuno ci impallinerà, anzi non sentiremo neanche il rumore di uno sparo in tutta la giornata.
In poco meno di un'ora di leggera salita raggiungiamo quindi la Cascina Tröa (0 h 55), vecchia cascina recuperata e trasformata in un riparo d'emergenza, circondata da bei prati e da un'area pic-nic.
Dopo un breve spuntino proseguiamo nel bosco e poco dopo troviamo un bivio (ben indicato da cartelli), dove teniamo la destra, seguendo sempre il segnavia con tre pallini gialli.
Affrontiamo quindi una rampa piuttosto ripida, ma abbastanza breve, che ci porta finalmente sul crinale, a quota 882 m, dove troviamo altri cartelli (1 h 40).
Inspiegabilmente la nostra meta non è indicata, comunque è ovvia la direzione da seguire: bisogna svoltare a sinistra e percorrere il sentiero che traversa il versante orientale del Bric della Saliera o Dentino (seguire sempre i tre pallini gialli).
In questo tratto inizia ad esserci un pò di neve sul percorso, davvero pochi cm a chiazze che comunque rendono più affascinante l'ambiente.
Aggirato il Bric Dentino usciamo allo scoperto, il bosco finalmente sparisce e si può già ammirare un panorama mozzafiato sulle Alpi, grazie anche alla giornata estremamente limpida.
Da qui abbandoniamo i tre pallini gialli, che con un'inversione a U ci porterebbero al Bric Dentino e proseguiamo dritti seguendo il triangolo giallo.
Rimane ora da risalire l'ultimo breve tratto, su facili pratoni spruzzati di neve e infine i pochi metri di roccette finali (prestando attenzione al ghiaccio) per raggiungere la vetta del Bric del Dente (2 h 30).
Panorama eccezionale su Genova e tutto il Levante Ligure fino alle Alpi Apuane, sull'Appennino Ligure e sulla Catena Alpina, oggi visibile in modo eccezionalmente nitido.
La quasi assenza di vento e il tiepido sole invernale ci consentono di consumare il nostro pranzo su questa bellissima vetta, senza patire il freddo.
Per scendere seguiamo quindi il sentiero marcato con segni rossi che perde quota ripidamente sul versante sud-est della montagna, puntando dritto verso la sottostante Sella del Barnè, dove transita anche la strada provinciale del Faiallo.
Superiamo questo tratto ripido e un pò scosceso prestando attenzione a qualche tratto leggermente ghiacciato e raggiungiamo quindi l'Alta Via dei Monti Liguri.
In breve scendiamo quindi alla Sella del Barnè, dove proseguiamo sul sentiero di crinale, risalendo verso il Monte Giallo.
Con un brevissima deviazione per prati raggiungiamo anche questa vetta (3 h 15), sicuramente meno affascinante del Bric del Dente ma comunque molto panoramica.
Tornati sull'Alta Via si continua a seguire fedelmente il crinale, che regala sempre spettacolari scorci sul Golfo di Genova e sulla Riviera di Levante.
Si scende quindi di nuovo al livello della strada a quota 774 m, dove si presentano due opzioni per tornare a Masone: proseguire dritti verso il Forte Geremia e scendere quindi alla Cappelletta e poi a Masone o svoltare a sinistra e fare il sentiero più diretto.
Noi decidiamo per la seconda opzione, per evitare poi di dover attraversare tutto il paese per tornare a Savoi.
Seguiamo quindi il sentiero marcato da due rombi gialli, che abbandona il crinale e si tuffa nel bosco che ne copre il versante settentrionale.
Poco dopo ignoriamo un bivio che ci riporterebbe alla Cascina Tröa e proseguiamo sul largo e comodo sentiero che scende dolcemente nel bosco, regalando comunque alcuni scorci panoramici su Masone e sulle vallate circostanti.
Raggiungiamo quindi alcune cascine a quota 626m (4 h 30), dove purtroppo il largo sentiero si trasforma in stradina asfaltata.
Con una mezzora di discesa su strada rientriamo quindi alla macchina (5 h 00), estremamente soddisfatti della bella escursione.
La meta di oggi è il Bric del Dente, una delle cime più belle dell'entroterra genovese, con percorso ad anello da Masone.
Per l'occasione combino con mia madre, grande appassionata e conoscitrice di queste zone.
Ci troviamo a Masone alle 9.15 e in breve raggiungiamo il punto di partenza e di arrivo del nostro anello: l'ex cartiera Savoi (405 m).
Da qui proseguiamo a piedi lungo la strada seguendo i segnavia con tre pallini gialli e raggiungiamo in pochi minuti la famosa Cascata del Serpente.
La giornata è molto fredda (-4° alla partenza) ma non c'è una nuvola e l'aria sembra davvero limpida!
Nel frattempo la strada diventa un largo sentiero sterrato e si prosegue in leggera salita risalendo la vallata del Rio Masone.
Incontriamo diversi cacciatori, che ci informano che è in corso una battuta di caccia al cinghiale. La cosa non mi entusiasma ma per fortuna nessuno ci impallinerà, anzi non sentiremo neanche il rumore di uno sparo in tutta la giornata.
In poco meno di un'ora di leggera salita raggiungiamo quindi la Cascina Tröa (0 h 55), vecchia cascina recuperata e trasformata in un riparo d'emergenza, circondata da bei prati e da un'area pic-nic.
Dopo un breve spuntino proseguiamo nel bosco e poco dopo troviamo un bivio (ben indicato da cartelli), dove teniamo la destra, seguendo sempre il segnavia con tre pallini gialli.
Affrontiamo quindi una rampa piuttosto ripida, ma abbastanza breve, che ci porta finalmente sul crinale, a quota 882 m, dove troviamo altri cartelli (1 h 40).
Inspiegabilmente la nostra meta non è indicata, comunque è ovvia la direzione da seguire: bisogna svoltare a sinistra e percorrere il sentiero che traversa il versante orientale del Bric della Saliera o Dentino (seguire sempre i tre pallini gialli).
In questo tratto inizia ad esserci un pò di neve sul percorso, davvero pochi cm a chiazze che comunque rendono più affascinante l'ambiente.
Aggirato il Bric Dentino usciamo allo scoperto, il bosco finalmente sparisce e si può già ammirare un panorama mozzafiato sulle Alpi, grazie anche alla giornata estremamente limpida.
Da qui abbandoniamo i tre pallini gialli, che con un'inversione a U ci porterebbero al Bric Dentino e proseguiamo dritti seguendo il triangolo giallo.
Rimane ora da risalire l'ultimo breve tratto, su facili pratoni spruzzati di neve e infine i pochi metri di roccette finali (prestando attenzione al ghiaccio) per raggiungere la vetta del Bric del Dente (2 h 30).
Panorama eccezionale su Genova e tutto il Levante Ligure fino alle Alpi Apuane, sull'Appennino Ligure e sulla Catena Alpina, oggi visibile in modo eccezionalmente nitido.
La quasi assenza di vento e il tiepido sole invernale ci consentono di consumare il nostro pranzo su questa bellissima vetta, senza patire il freddo.
Per scendere seguiamo quindi il sentiero marcato con segni rossi che perde quota ripidamente sul versante sud-est della montagna, puntando dritto verso la sottostante Sella del Barnè, dove transita anche la strada provinciale del Faiallo.
Superiamo questo tratto ripido e un pò scosceso prestando attenzione a qualche tratto leggermente ghiacciato e raggiungiamo quindi l'Alta Via dei Monti Liguri.
In breve scendiamo quindi alla Sella del Barnè, dove proseguiamo sul sentiero di crinale, risalendo verso il Monte Giallo.
Con un brevissima deviazione per prati raggiungiamo anche questa vetta (3 h 15), sicuramente meno affascinante del Bric del Dente ma comunque molto panoramica.
Tornati sull'Alta Via si continua a seguire fedelmente il crinale, che regala sempre spettacolari scorci sul Golfo di Genova e sulla Riviera di Levante.
Si scende quindi di nuovo al livello della strada a quota 774 m, dove si presentano due opzioni per tornare a Masone: proseguire dritti verso il Forte Geremia e scendere quindi alla Cappelletta e poi a Masone o svoltare a sinistra e fare il sentiero più diretto.
Noi decidiamo per la seconda opzione, per evitare poi di dover attraversare tutto il paese per tornare a Savoi.
Seguiamo quindi il sentiero marcato da due rombi gialli, che abbandona il crinale e si tuffa nel bosco che ne copre il versante settentrionale.
Poco dopo ignoriamo un bivio che ci riporterebbe alla Cascina Tröa e proseguiamo sul largo e comodo sentiero che scende dolcemente nel bosco, regalando comunque alcuni scorci panoramici su Masone e sulle vallate circostanti.
Raggiungiamo quindi alcune cascine a quota 626m (4 h 30), dove purtroppo il largo sentiero si trasforma in stradina asfaltata.
Con una mezzora di discesa su strada rientriamo quindi alla macchina (5 h 00), estremamente soddisfatti della bella escursione.
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