Anche oggi sono fortunato,l'alba preannuncia un'altra bella giornata, e dopo aver fatto una bella colazione, mi accingo a risalire la val di Vizze con la macchina fino a Bargone, una piccola località alle porte della valle...giunto in loco e trovato un piccolo parcheggio, metto gli scarponi,preparo le mie racchette e zaino in spalla comincio la mia avventura giornaliera, risalendo con il sentiero n° 2 la fredda e umida valle...la prima parte è nel bosco,si traversa un ponticello e si guada un torrente,poi con pendii più erti si raggiunge una zona prativa molto bella, qui il sentiero si fa più amichevole,e gustando il paradiso intorno si risale fino alla malga Bargone a quota m.1996. Qui circondato da montagne su ogni lato,posso già ammirare la mia mèta sul fondo della valle, e l'adrenalina sale...il sole fa la sua parte e mi fa aumentare il passo,tanta è la voglia di essere lassù...ancora un'ora di salita,con l'ultimo tratto più ripido e sono al rifugio Vipiteno o Sterzingerhutte a m.2344,ma sfortunatamente è chiuso..com'è possibile in piena estate?...mi riposo un pò,faccio delle foto e mi accorgo di essere solo,niente male...l'eccitazione è alle stelle,così prendendo un sentierino sulla sx della ormai stretta valle,riparto correndo quà e là...le marmotte avvistandomi,cominciano ad avvisarsi l'un l'altra per stare in allerta,ogni tanto ne scorgo una in piedi sulle gambe posteriori,ma loro non immaginano dove io sono diretto..raggiungo la forcella a quota 2625, con meravigliosa vista sull'altro versante...il mio sguardo è rapito dal Hochfeiler che ho salito in passato,ma sopratutto dallo Schrammacher,una vetta da me ambita da anni e ancora purtroppo non scalata...da qui la traccia volge a dx e comincia a risalire con numerose svolte assai ripide e a tratti nella neve, il versante nordovest del Picco della Croce, Qui la neve,via via che salgo si fa sempre più abbondante,non ho con me nessuna attrezzzatura,perchè di solito in questa stagione non è prevista neve,accompagnato da un vento gelido, continuo a salire con attenzione,sprofondando a momenti fino al ginocchio e facendomi avanzare con fatica ...sono sul punto di rinunciare,non ci sono le condizioni per salire tranquillo...ma la mia caparbietà è spesso molto tosta.. riparto e dopo un paio di scivoloni,mi porto sotto la forcella quota m.2916,e con un paio di passaggi più delicati,aiutandomi con le mani su delle rocce affioranti,la raggiungo...rilassandomi un pò, mi accorgo che sull'opposto versante le condizioni della montagna sono completamente diverse, infatti c'è pochissima neve,assenza di vento e già un bellissimo panorama...
percorro un tratto su traccie di sentiero e neve che si alternano,..poi superato un facile salto di roccia,mi porto sulla cresta sudest,che offrendomi una divertente arrampicata su facili blocchi,metro dopo metro mi fa guadagnare la croce di vetta. I miei occhi subito vengono rapiti dal panorama verso sud,dove a far da regine sono le Dolomiti,poi lo sguardo comincia una rotazione a 360°,riconoscendo molte montagne già salite e altrettante ambite...il tempo della salita da fondovalle alla vetta è di 3 ore e 45 minuti. Dopo alcune foto e dopo aver scambiato 2 parole con un gruppo di tedeschi sulla vetta,comincia la mia super discesa...percorrendo con attenzione la parte iniziale e delicata sulla neve,poi una volta raggiunto il brecciame,uscendo dalla traccia,mi dirigo correndo e scivolando verso la forcella quota m.2625...da qui sempre correndo raggiungo il rifugio Vipiteno..coprendo la distanza in 40 minuti...
Sono soddisfatto di aver in qualche modo salito questa montagna che da tempo era nel mio cassetto...senza fondo.... così il resto della discesa a fondovalle,è una tranquilla camminata, osservando tutta la bellezza dell'incontaminato e selvaggio paesaggio che mi circonda e mi accompagna....
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