Oggi ennesimo giorno di cassa integrazione.Il meteo preannuncia un weekend di pioggia. Mi alzo alla mattina,alzo le tapparelle e scruto il cielo.Tutto azzeccato,è nuvoloso.Cosa faccio?Ma sì,un girettino si fa.Preparo lo zaino,metto le pile nel mio ormai inseparabile gps,salgo in auto e via.Subito sul tergicristalli si appiattiscono le prime gocce d'acqua.NOOO!!!!.Un primo tentennamento,ma poi decido.Si va avanti.Non ho prefissato nè il luogo nè il percorso.Sarà meglio scegliere un posto che conosco come le mie tasche.Decido di salire a Canzo,in località Gajum,e dirigermi verso i Corni.Arrivato al parcheggio,mi rinfranco;non piove più.Inizio a risalire verso il terz'alpe dal sentiero geologico Giorgio Achermann nella val Ravella;sentiero realizzato per far conoscere le particolarità geologiche del luogo..Nonostante risale dolcemente,attraversando più volte l'alveo del torrente Ravella su ponticelli in legno, la temperatura per il periodo è alta.Il sentiero consente di osservare le varie roccie di origine marina,massi erratici e fenomeni di carsismo ben descritti da pannelli.Arrivo così al Terz'Alpe sotto ai piedi dei Corni di Canzo.Risalgo sul sentiero n°1 fino a sbucare sul prato occupato da una piccola cappelletta in legno.Qua ricerco,senza esito,il ritrovamento della cache inserito nel sito geocaghing. Geocaching è un gioco di caccia del tesoro reali, all'aperto utilizzando dispositivi GPS. I partecipanti si spostano in un set specifico di coordinate GPS e quindi tentano di trovare il geocache (contenitore) nascosto in quella posizione.E' la mia prima volta che mi dedico a questa ricerca,incuriosito dalle molte postazioni nascoste dei tesori(in genere piccoli contenitori con block notes e matita);su ogni sentiero e luogo particolare ci sono, persino sulle Grigne.Dopo l'esito negativo del ritrovamento mi pongo la domanda:DOVE VADO ADESSO?Lo sguardo si pone prima sul circondario;le nuvole ancora alte lasciano libere le cime dei monti,poi si posa sul ghiaione che risale verso il Corno Occidentale.Subito mi balena in mente un'idea-La traversata dei tre Corni.OK!!!Dopo la serata di ieri in compagnia dell'alpinista Mario Panzeri e dei suoi reportage ai suoi quattordici 8000 l'adrenalina del trekking sale.Risalgo con cautela,visto il fondo scivoloso per l'umidità,lungo il sentiero di cresta fra le bianche rocce,fino alla croce di vetta.Una veloce foto di rito e ridiscendo per il caminetto,sempre con la massima attenzione.Ora tocca al Corno Centrale.Risale a quando ero un ragazzino la mia ultima visita.Arrivato in cima,le prime nuvole basse iniziano ad abbracciare tutto il panorama.Il Corno Occidentale non si vede già più.Riprendo il cammino dall'altro lato arrivando ad un tratto con catene-C'erano anche allora?mah,non mi ricordo più.Inizia a piovere e mi manca il Corno Orientale.Non c'è problema,questo è raggiungibile con un comodo e facile sentierino.E voilà arrivato anche su questa cima.Panorama zero.Solo nubi.Torno indietro un centinaio di metri ed ad un bivio seguo la segnaletica per la colma del Fò giungendo ad una fontana posta in uno spiazzo,attrezzata con una tazza in alluminio a mò militare.Un bel sorso d'acqua fresca non me lo leva nessuno.Poco distante raggiungo la Colma,un dosso che divide la Val Ravella e la valle del Gatton;è da questo punto che si diramano i sentieri che abbracciano tutto il comprensorio,ed è qua che mi viene la bella idea di affrontare ancora due cime:Monte Rai e Cornizzolo.Affronto la salita per il Sasso Malascarpa in un bosco di abeti avvolti nella nebbia autunnale, immerso in una tavolazza di colori.Arrivato sui prati con l'erba già ingiallita,mi dirigo verso la località Prasanto,zona prativa con un crocefisso.Ultimo strappo e mi trovo immerso da una coltre nebbiosa in cima al monte Rai.La pioggia ora si intensifica con folate di vento freddo.Punto diretto al rifugio M.Consiglieri scendendo dal pendio erboso,reso ora molto scivoloso dall'acqua.La visibilità è scesa a non più di 5 metri;per fortuna conosco il sentiero.Dalla nebbia sbuca prima la chiesetta,e subito dopo il rifugio.Naturalmente,in questo periodo è chiuso ma al suo fianco c'è un locale sempre aperto per occasioni come queste.Entro e mi trovo davanti alle prime persone trovate questa mattina.Davanti ad un tavolo apparrecchiato stanno pranzando al sacco.Faccio un cambio maglia, metto sotto i denti una tavoletta di cioccolato,una banana e via verso l'ultima vetta di giornata.Ora la pioggia è sempre più battente e l'ombrello devo tenerlo abbassato per far sì che l'aria non me lo spacchi.L'ultima croce è raggiunta.Subito riprendo il cammino in cresta,con l'intenzione di prendere la traccia che scende verso Canzo.Sono immerso in un muro di nebbia e poco dopo mi ritrovo sulla strada asfaltata che sale da Eupilio.SBAGLIATO|||.Non fa niente, ridiscendo sulla comoda strada(per lo meno qua non si scivola)fino al grosso faggio dove riprendo il sentiero che velocemente mi porta alla Trattoria Brianzola,in località Campora.Una curva più sotto,seguo la segnaletica denominata "Senteron",una lunga traccia che mi riporta al punto di partenza passando sopra al lago del Segrino oggi nascosto dalla nebbia.
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