Monte Resegone
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Dopo circa un anno ritorno sul Resegone, ma oggi me la prendo con calma; l'ultima volta l'ho presa un po' di corsa, pensando che mi avrebbe fatto bene per l'allenamento, invece sono restato un po' di giorni mezzo acciaccato.
Arrivato al piazzale della funivia prendo come al solito il sentiero n°1; il tempo è bello ma sulle cime ci sono delle nuvole, le previsioni danno possibilità di temporali solo nel pomeriggio, per cui vado tranquillo; anzi, un po' di ombra è sempre piacevole in questa stagione.
Il caldo è meno intenso che i giorni scorsi, ma l'unidità è sempre elevata, si suda sempre abbondantemente.
Proseguo lungo il sentiero con calma, ma senza esagerare; alcuni rari escursionisti mi superano e spariscono nel bosco.
Arrivo al crocefisso delle Bedulette, e qui mi faccio 15 minuti di sosta.
Riprendo la salita attraversando il Canalone Comera; fino a pochi mesi fà ero convinto di non averlo mai salito, poi un mio amico mi ha detto che lo avevamo fatto in invernale, ma me ne ero completamente dimenticato.
Continuo la salita arrivando al Pian Serrada; l'aria ora è più fresca ed il sentiero pianeggiante fà passare la sensazione di caldo.
Faccio rifornimento di acqua alla piccola sorgente, poi riprendo la salita.
Ora sono io che supero gli altri escursionisti già stanchi; proseguo sempre con relativa calma arrivando al Rifugio Azzoni, immerso nella nebbia, e poco dopo sulla cima del Resegone.
Ho impiegato 3 ore e 5 minuti, solo 5 minuti in più rispetto all'anno scorso, eppure mi è parso di andare molto più lentamente; evidentemente il mio allenamento è migliorato, nonostante nel frattempo abbia avuto due periodi in cui l'allenamento è peggiorato.
Trovo un posto per sedermi e consumare parte del mio pranzo: Pecorino sardo, biscotti della Valtellina, Negroamaro del Salento.
Dopo mezz'ora comincio la discesa; stare qui con la folla e la nebbia (oggi il panorama non esiste) non è entusiasmante, e vorrei evitare eventuali temporali.
Durante la discesa ad un certo punto ho un dubbio sulla direzione da prendere, controllo in una direzione e mi pare che sia l'attacco della ferrata De Franco Silvano, che non avevo mai trovato prima, vedo una enorme targa sulla roccia a poca distanza; torno indietro e prendo l'altra direzione che è quella giusta.
Faccio un'altra sosta a Piano Fieno, dove c'è un tavolino nuovo e lucido, non ancora "vandalizzato", dove proseguo con il mio pranzo, riprendendo poi la discesa.
Oggi non faccio la solita sosta al Rifugio Stoppani, essendo in cassa integrazione devo fare un po' di economia, anzi lo evito per evitare tentazioni.
Arrivo al piazzale della funivia in 2 ore 30 minuti, senza che ci siano stati temporali.
Anche oggi non mi sono stancato, solo un po' di fatica nell'ultimo tratto.
Direi che ho recuperato la forma fisica di tre anni fà, che non è quella di 10 anni fà, ma mi accontento.
Alla prossima
Ciao
Stefano
Arrivato al piazzale della funivia prendo come al solito il sentiero n°1; il tempo è bello ma sulle cime ci sono delle nuvole, le previsioni danno possibilità di temporali solo nel pomeriggio, per cui vado tranquillo; anzi, un po' di ombra è sempre piacevole in questa stagione.
Il caldo è meno intenso che i giorni scorsi, ma l'unidità è sempre elevata, si suda sempre abbondantemente.
Proseguo lungo il sentiero con calma, ma senza esagerare; alcuni rari escursionisti mi superano e spariscono nel bosco.
Arrivo al crocefisso delle Bedulette, e qui mi faccio 15 minuti di sosta.
Riprendo la salita attraversando il Canalone Comera; fino a pochi mesi fà ero convinto di non averlo mai salito, poi un mio amico mi ha detto che lo avevamo fatto in invernale, ma me ne ero completamente dimenticato.
Continuo la salita arrivando al Pian Serrada; l'aria ora è più fresca ed il sentiero pianeggiante fà passare la sensazione di caldo.
Faccio rifornimento di acqua alla piccola sorgente, poi riprendo la salita.
Ora sono io che supero gli altri escursionisti già stanchi; proseguo sempre con relativa calma arrivando al Rifugio Azzoni, immerso nella nebbia, e poco dopo sulla cima del Resegone.
Ho impiegato 3 ore e 5 minuti, solo 5 minuti in più rispetto all'anno scorso, eppure mi è parso di andare molto più lentamente; evidentemente il mio allenamento è migliorato, nonostante nel frattempo abbia avuto due periodi in cui l'allenamento è peggiorato.
Trovo un posto per sedermi e consumare parte del mio pranzo: Pecorino sardo, biscotti della Valtellina, Negroamaro del Salento.
Dopo mezz'ora comincio la discesa; stare qui con la folla e la nebbia (oggi il panorama non esiste) non è entusiasmante, e vorrei evitare eventuali temporali.
Durante la discesa ad un certo punto ho un dubbio sulla direzione da prendere, controllo in una direzione e mi pare che sia l'attacco della ferrata De Franco Silvano, che non avevo mai trovato prima, vedo una enorme targa sulla roccia a poca distanza; torno indietro e prendo l'altra direzione che è quella giusta.
Faccio un'altra sosta a Piano Fieno, dove c'è un tavolino nuovo e lucido, non ancora "vandalizzato", dove proseguo con il mio pranzo, riprendendo poi la discesa.
Oggi non faccio la solita sosta al Rifugio Stoppani, essendo in cassa integrazione devo fare un po' di economia, anzi lo evito per evitare tentazioni.
Arrivo al piazzale della funivia in 2 ore 30 minuti, senza che ci siano stati temporali.
Anche oggi non mi sono stancato, solo un po' di fatica nell'ultimo tratto.
Direi che ho recuperato la forma fisica di tre anni fà, che non è quella di 10 anni fà, ma mi accontento.
Alla prossima
Ciao
Stefano
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stefano58
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