Piz Kesch
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Siamo in 7 allievi + Barbara che si aggrega come "ospite"... ma la sua allegria fa da collante al gruppo, quindi speriamo riesca a venire sempre.
Gita completa, si è fatto di tutto: primo, ci siamo sbellicati dalle risate; secondo, ci siamo fatti una sciata su neve bella per gran parte della discesa; terzo, ci siamo fatti i 200 m finali alpinistici, con passaggi di misto davvero adrenalinici e con pendii di neve veramente ripidi (max 50°).
Tutto è incominciato verso le 7 di sabato mattina... con la mia auto dobbiamo passare a prendere Sergio ad Olgiate Comasco... arrivati al punto di ritrovo stabilito troviamo anche Barbara! Ebbene si, alla fine verrà anche lei, come guest star dell'SA3. Dopo aver costeggiato tutta la sponda orientale del lago di Como e dopo aver fatto una pausa alla pasticceria di Chiavenna, proseguiamo per il passo del Maloja da dove scolliniamo per raggiungere Saint Moritz e finalmente il nostro punto di partenza, Madulain.
Alle 11:30 siamo con gli in spalla, per fortuna per poche centinaia di metri, poi possiamo metterli ai piedi. Sotto un sole cocente saliamo lungo una mulattiera che sale dolcemente (anche troppo). Ad un alpeggio la lasciamo per proseguire su pendenze più sostenute per raggiungere la capanna d'Es-cha, dove ci crogioliamo al sole prima dell'esercitazione ARVA. Nicola, Matteo e Marco G. ci raggiungeranno solo per cena (anzi noi avevamo già cenato quando sono arrivati gli ultimi due, partiti nel primo pomeriggio da Varese).
Il primo turno per la colazione è alle 6:30, così non possiamo svegliarci prima... meglio, c'è anche l'handicap del passaggio all'ora legale... come spesso mi succede in rifugio non chiudo occhio, ma comunque mi riposo un po'...
Alle 7 siamo con gli sci ai piedi, io non trovo la mia macchina fotografica, ancora confido che sia nascosta in qualche anfratto del mio zainone... in cima svuoterò del tutto lo zaino, ma inutilmente, la macchina fotografica deve essere rimasta in rifugio, spero non me l'abbiano rubata (alla fine la ritroverò effettivamente in rifugio, i gestori me l'hanno messa da parte). Per fortuna ci sono tanti altri con le loro macchine fotografiche, per cui faccio il Sandro della situazione e "ordino" scatti a destra e a manca... Partiamo subito a razzo (e non poteva essere diversamente col Giorgetti davanti), io mi sento in forma e mi metto tra i primi... arriviamo quindi in poco tempo sotto alla bocchetta (porta d'Es-cha) dove calziamo i ramponi e con l'aiuto di catene la risaliamo per poi ridiscendere dall'altra parte sul ghiacciaio. Calziamo nuovamente gli sci per raggiungere il deposito sci, da dove parte il tratto alpinistico per la cima. Pendii ripidi di neve alternati a breve passaggi su roccia (a volte un po' esposti) ci hanno accompagnati fino in vetta, da dove abbiamo potuto godere di un panorama di prim'ordine (si vedevano i Palù, il Bernina con la Biancograt, la cima Piazzi e tantissime altre). Foto di vetta e poi via perchè dietro di noi stavano salendo tanti altri e quindi è meglio non trovarsi in troppi nei punti delicati. Quasi tutti gli altri gruppi salgono in cordata, noi che siamo più temerari scendiamo in libera a parte in un punto dove scendiamo con l'aiuto di una corda fissa piazzata dal buon Matteo. Arrivati allo ski-depot switchiamo nuovamente in modalità sci... e che sciata! Poco dopo ultimo cambio di assetto, per scavalcare nuovamente la porta d'Es-cha, questa volta senza ramponi (ho accettato solo perchè c'erano le catene). Poi giù su pendii con neve trasformata dal sole fino al rifugio, dove, contentissimo di aver ritrovato la macchina fotografica, ci scoliamo una birretta in compagnia. Poi ancora giù dapprima su neve brutta poi di nuovo splendida. Prova ARVA (con un ARVA sepolto spento e con diversi errori da parte nostra, ma ci rifaremo) e in fine di nuovo a Madulain dove tutto è incominciato... addocchiata una fontana con vasca in breve siamo tutti semi-nudi a rinfrescarci... Caricato all'inverosimile il baule della mia auto, saliamo in auto, ma le chiavi chissà dove le ho messe nel mentre mi cambiavo, così di nuovo giù dall'auto per cercarle... per fortuna non erano troppo infognate e in pochi minuti si risolve anche quest'ultimo inconveniente. Alle 18:30 sono a casa, con un sorriso a mo' di paresi stampato sulla faccia... troppo contento per questi splendidi 2 giorni che mi ha regalato la montagna.
Qui le foto di Sergio rider.
Qui le mie.
Le foto caricate sono un po' di tutti...

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