Tallihorn, 2820
|
||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Bella e semplice salita nella Rheinwald, con partenza da Nufenen, località intermedia, sia geograficamente che tipologicamente, fra la più severa Hinterrhein e la turistica Splügen.
Dopo qualche titubanza per il reperimento di un parcheggio, partiamo, Pancho ed io, con la consueta calma (ore 10 e 15 circa) e un bel -12, imboccando la pista per slitte che scende dal vallone, già affollato di salitori.
Pieghiamo, però, subito a destra per inerpicarci sul costone che delimita a est il vallone stesso e sul quale la CNS 267S San Bernardino traccia la salita al Bärenhorn, la nostra iniziale opzione.
La salita è panoramica e gradevole anche se graficamente e tecnicamente poco stimolante.
Si svolge tutta sul costone senza intoppo alcuno, su neve lavorata dal vento che in alcuni punti è riuscito ad arrivare al prato, scoprendo tondeggianti souvenir, lasciati in autunno dalle simpatiche mucche svizzere.
Il vento, appunto; alla fine è lui che decide: va gradatamente aumentando man mano che si sale di quota, rompe, annullando l’effetto dello splendido sole e acuendo la percezione di una giornata comunque gelida, fino a che, passata la quota 2581, ci convince a piegare verso est, sulla sinistra del crestone, verso l’accogliente e placida parte terminale del vallone del Tallihorn. Il Barenhorn, che sicuramente merita una visita, è lì vicino: nordest, poi nord, cresta ovest, due passi e sei in cima, ma la scelta vien via facile, senza neanche fermarsi e poco dopo siamo nella calma sotto l’affollata vetta del Tallihorn.
Raggiungerla è un attimo anche se, nel mio caso, il lungo digiuno dalle pelli si fa un po’ sentire.
In vetta scambiamo due parole con una coppia di adepti di Montagna Vera che stanno girando il classico filmato panoramico, poi , dopo una serie di foto, scendiamo per quella che è la via naturale di salita. Bellissimo il muro iniziale sotto la vetta, con un bello strato di polvere risparmiata dal vento, poi niente da segnalare, tranne un brutto pirlo in neve crostosa che mi costa un bastoncino.
Percorso semplice e piuttosto sicuro. Con neve non assestata possono essere un po' pericolosi i pendii sotto la vetta, ma con le condizioni odierne l' AD- assegnato dalla CNS 267S è un po' sopravvalutante.

Kommentare