Bryce Canyon National Park

Non so da che parte iniziare per descrivere la grandiosità e l'infinita bellezza di questo parco nazionale dello Utah, non credo nemmeno sia possibile farlo a parole.
Il Bryce Canyon National Park si contende con Arches il primo gradino del podio in fatto di meraviglie osservate nel corso di questa vacanza, difficile...anzi direi impossibile fare una scelta.
Per capire com'è Bryce bisogna prima fare un'introduzione sugli Hoodoos, perché la caratteristica di questo parco nazionale sta proprio in questo, nei numerosissimi Hoodoos che lo compongono. Gli Hoodoos sono a parole facili dei pinnacoli di coloratissima roccia, questi si sono creati nel corso degli anni grazie all'erosione causata dall'acqua gelata che dilatandosi nelle fessure della roccia rompeva e modellava lentamente la pietra, nel frattempo le piogge acide hanno sciolto i granelli di calcare contenuti nel sasso contribuendo anch'esse al processo d'erosione. Le forze della natura hanno modellato in modo sorprendente il Bryce Canyon e continuano a farlo giorno dopo giorno, il paesaggio è perennemente in mutazione.
Il Bryce Canyon National Park è molto più verde rispetto ad Arches o a Canyonlands, gli alberi si alternano agli Hoodoos e oltre ai numerosi scoiattoli di terra, nei prati si vedono pascolare i Pronghorn, cerbiatti dalle chiappe bianche simili a gazzelle africane. Le altezze nel parco variano dai 2'406m del Visitor Center ai 2'778m di Rainbow e Yovimpa Points, questo spiega il perché le temperature di questa regione sono più simili a quelle delle nostre montagne.

La nostra giornata è inziata con sveglia alle 7:30, colazione in camera a base di banane e biscotti e poi via on the road alla scoperta del Bryce, alle 8:15 siamo approdati nel Visitor Center del parco che però, essendo troppo affolato, abbiamo abbandonato subito.
Il parco nazione è attraversato da una strada lunga 18 miglia...ebbene si, l'immancabile Scenic Drive...e che "scenic"!!! Lungo la strada vi sono numerosi "view point" ai quali potersi fermare ad ammirare il canyon sottostante, da alcune di queste fermate partono dei sentieri che consentono ai visitatori di scendere nel canyon per osservare da vicino lo spettacolo offerto dagli Hoodoos, i pinnacoli che come già accennato compongono di fatto il paesaggio di Bryce Canyon.
Ai numerosi turisti che visitano il parco viene consigliato di percorrere tutta la strada fino al punto in cui termina, vale a dire a Rainbow e Yovimpa Points, e di fermarsi ai punti panoramici mentre si torna verso l'uscita del parco (non ho capito se è proprio una regola o meno), visto che questi ultimi si trovano tutti lungo la via del rientro, così si evita di creare ingorghi cercando di attraversare la strada durante l'andata.
Noi abbiamo ignorato le regole dirigendoci subito a "Sunrise Point" per goderci il panorama sul canyon con la luce del mattino e diciamo che ne è valsa la pena.
Terminato il primo stop siamo risaliti in auto per dirigerci fino in fondo al parco, accanto alla strada abbiamo osservato alcuni Pronghorn e diversi scoiattolini suicidi che giocavano alla roulette russa con le ruote della nostra auto...che carini!
Arrivati al capolinea di Rainbow e Yovimpa Points abbiamo parcheggiato l'auto e ci siamo diretti ai balconi panoramici, Yovimpa è stato un po'deludente mentre da Rainbow il panorama era già più appagante anche se sarebbe stato meglio osservarlo con la luce pomeridiana.
Visto che avevamo tutta la giornata a disposizione, da Rainbow Point abbiamo effettuato una facile e breve escursione ad anello di 1.6km in circa 30 minuti sul Bristlecone Loop, 61 metri di dislivello su e giù per i boschi con scorci panoramici sui famosi pinnacoli di roccia dai colori sgargianti. Lungo il sentiero qualche scoiattolo ma fortunatamente niente puzzole, leoni di montagna o orsi neri, gli ultimi due molto rari da avvistare! 
Di ritorno alla macchina abbiamo imboccato di nuovo la scenic drive fermandoci man mano in quasi tutti i punti panoramici: Black Birch Canyon, Ponderosa Canyon, Agua Canyon, Natural Bridge (grande arco di roccia), Bryce Point e Inspiration Point.
I due punti panoramci più eccezionali in assoluto sono stati Bryce e Inspiration Points, dai quali si ha una vista fantastica sul Bryce Amphitheater e su una marea di coloratissimi Hoodoos, bellissimo!
Terminata la trafila dei view points ci siamo concessi una pausa pic-nic, in seguito ci siamo spostati a Sunset Point dove partiva il sentiero per il "Navajo+Queens Garden Trail", una combinazione di itinerari che permette di compiere un'entusiasmante escursione ad anello all'interno del canyon. Il sentiero è lungo 4.6km, 183 metri di dislivello, noi per completare il tour abbiamo impiegato circa 2 ore prendendoci tutto il tempo per scattare tantissime foto! Giù nel canyon tra i pinnacoli di roccia, sotto la stinca del sole faceva parecchio caldo, per fortuna ogni tanto si trovava un po'd'ombra!
Noi siamo scesi nel canyon da Sunset Point per poi sbucare di nuovo in superficie a Sunrise Point ma volendo si può fare anche al contrario. È stata una gita fantastica in mezzo agli hoodoos, alcuni erano molto simili ai camini di Antoni Gaudí, mi hanno ricordato i comignoli della Pedrera e della Casa Battló a Barcellona, del resto Gaudí si è ispirato alle forme della natura per creare le sue opere, magari voleva proprio riprodurre i pinnacoli del Bryce!
Che colori dentro quel canyon...mai vista una cosa simile! Questa per ora è sicuramente l'escursione più bella della vacanza, esperienza memorabile!
Terminata la gita siamo rimasti al parcheggio di Sunset Point a prendere fresco sotto le piante fin verso le 17:00, a quell'ora ci siamo spostati ad Inspiration Point (secondo noi il più bel punto panoramico del parco) per scattare "alcune" foto con la luce del quasi tramonto. Il panorama era ancora meglio che alla mattina, luce perfetta per scattare e scattare e scattare! 

Come detto in principio...non è possibile descrivere Bryce a parole, pertanto ora lascio quest'incombenza alle fotografie.

Altre foto degli USA sul sito personale di Mauro78: Ariafina