Autunno nella Terra dei Gatti: da Airole a Baiardo


Publiziert von grandemago , 3. November 2011 um 15:12. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Ligurien
Tour Datum:29 Oktober 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3 Tage
Aufstieg: 2450 m
Abstieg: 2450 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:In treno da Milano ad Airole via Ventimiglia
Zufahrt zum Ankunftspunkt:In bus da Baiardo a Sanremo, poi treno per Milano
Unterkunftmöglichkeiten:A Rocchetta Nervina: Ostello Monti Liguri - Ad Apricale: B&B "Da Giuà" e B&B "Da Marta"
Kartennummer:I.G.C. n. 14 Sanremo, Imperia, Montecarlo

By patripoli

Graande ........ mago!

Anche questa volta hai tirato fuori dal tuo cilindro una "chicca" davvero speciale: un inedito trekking di tre giorni nell'entroterra di Ventimiglia, comunemente noto come il "Sentiero balcone del Mediterraneo".

Naturalmente non si va sulle Alpi liguri per conquistare cime prestigiose, per compiere salite tecniche o per collezionare dislivelli....
Un trekking come questo è un viaggio di esplorazione e di scoperta: esplorazione di un territorio incredibilmente selvaggio e solitario e scoperta di colori, odori, sapori...... e di un mondo le cui tradizioni appartengono a una cultura ancora antica e fortemente radicata.

Il tempo è nostro complice nella riuscita di questo trekking che si snoda, per tre lunghi giorni, nella macchia mediterranea.
Non incontriamo nessuno durante il cammino, ma la presenza dei cinghiali, abitanti privilegiati di queste valli, è sempre tangibile ed evidente. Non li vediamo, ma sappiamo che sono lì nascosti, immobili e silenziosi, ad assistere al nostro passaggio.
Camminiamo su tracciati un tempo utilizzati dai contadini per raggiungere i loro piccoli appezzamenti di  terreno, sentieri sempre meno battuti, e per questo invasi dai rovi e dalla sterpaglia, nella quale ci impigliamo continuamente.
Risaliamo ripidi pendii, attraversiamo torrenti e scavalchiamo crinali, valicando passi panoramici, dove ci soffermiamo a riposare per lasciar vagare i nostri sguardi e i nostri pensieri verso il mare e verso la montagna.
Siamo sospesi tra due mondi diversi, quello alpino e quello mediterraneo. Quest'ultimo è poco visibile, ma avvertiamo la sua presenza nella brezza carica di tepore e di profumi salmastri.

I paesi che attraversiamo e nei quali ci fermiamo a trascorrere la notte sono dei gioielli incastonati nel paesaggio, antichi borghi medievali arroccati sulle cime o sui crinali delle montagne, rimasti intatti negli anni, dove la "quotidianità" assume una connotazione diversa poichè scandita da tempi meno frenetici, ai quali non siamo abituati.
E lo dimostra il nostro nervosismo all'interno del piccolo negozio di Perinaldo, dove dobbiamo misurarci con il ritmo di questa gente, che noi non riusciamo più a concederci e proprio per questo riteniamo inconcepibile.
Percorriamo gli stretti carugi collegati tra loro da ripide scalinate e passaggi coperti, respirando l'aria antica che emanano ancora le vecchie case in pietra
Qui sembrano abitare prima i gatti e poi le persone.....

Stare insieme agli altri, giorno e notte, 24 ore su 24, significa scoprire persone e riscoprirsi come persone, ognuno con il proprio bagaglio di vita e di esperienze, di sentimenti e di sensibilità, di umorismo e di ironia, di idee e di valori ........ variabili non sempre facili da mettere insieme.
Ma noi ce l'abbiamo fatta!

Un'esperienza umana che da sola vale il viaggio....

Eravamo in 13........ Un numero sfortunato?
Non direi proprio!


By lumi

L’armonia dei colori….il piacere del camminare….la scoperta dei borghi medievali liguri….

Non sono nata su questa terra ma vivo in questo paese....mi pongo perché ho la voglia forte di sentirla...la mia terra... al di là della realtà quotidiana che spesso va fuori....dal ‘’sentiero tracciato’’..
Perché mi fido della sua bellezza incommensurabile, mi godo la sua diversità, scopro la dolcezza del camminare...perché la natura è di una perfezione quasi artistica che a volte sembra che stai guardando un capolavoro in una mostra al Palazzo Reale.

Tre giorni di un emozionante cammino nell’entroterra ligure tra i quadri dipinti dalla natura e la storia dei borghi medievali...il mondo di ieri impenetrabile e riservato che in un attimo ti fa scordare il mondo di oggi per ancorarti con gran gioia nell’ambiente che ti circonda.

I paesaggi diversi del piacevole percorso, le campagne coltivate ad olivo e cinerea, i boschi di pini, lecci e castagni, la vegetazione incontaminata ricca di profumi e colori mediterranei....Ho l’impressione di visitare una mostra di pittori impressionisti, sto ammirando i ritratti paesaggistici di Monet, Pissarro, Alfred Sisley e Van Gogh. I contrasti del chiaroscuro, la semplice combinazione tra rosso intenso - giallo solare, verde profondo-blu cristallino danno il valore espressivo ai colori puri della natura...e io rimango senza respiro...per riempirmi di questa delicatezza artistica naturale...

L’intensità delle mie emozioni va oltre alla mia capacita di trovare le parole per esprimerla....mi sento uno spettatore umile davanti al mistero della natura...Non volevo chiedere di più...ma nel secondo atto, la mia spiritualità viene completata dall'ambiente medievale in cui mi trovo.

I pittoreschi borghi di Airole, Rochetta Nervina, Apricale, Perinaldo con gli aspetti scenografici che non perdono nessun dettaglio, le antiche case di pietra ottimamente conservate, unite fra di loro da spettacolari archi, gli stretti vicoli collegati da scalinate e passaggi coperti...ti immergono in un’atmosfera medievale solida e armonica, elegante e piena di nobiltà che ti da il sentimento dell’appartenenza e la ricchezza del passato.

Lo spettacolo di questi tre giorni non sarebbe stato completo se non avessi avuto questa compagnia...sono grata di avervi amici...a voi che siete generosi, leali e solleciti verso gli altri...


Visto e sentito da grandemago

Sorrido all'idea dei tre giorni....dei duemilaquattrocentocinquanta metri di dislivello....dei chilometri fatti.
Sorrido perchè nessuno di noi si ricorderà di questi dati irrilevanti!
Non abbiamo fatto "trekking" e nemmeno un'escursione.....il nostro è stato un viaggio, un viaggio attraverso la storia, la natura e le diverse anime di chi ha camminato insieme.
Quanti giorni? Quanti chilometri? Quanto dislivello?
Ma cosa importa?
A noi: Lumi, Laura, Patrizia, Marica, Daniele, Moreno, Gilda, Erne, Marco, Lorenzo, Franca, Franco e Aldo......assolutamente niente!

Ma per soddisfare la sete di razionalità del fantomatico Herr Joseph Zumthor, eccovi la descrizione del percorso:

1° GIORNO: AIROLE – ROCCHETTA NERVINA
dislivello in salita 700 m / in discesa 630 m –  tempo di percorrenza 4 h
Si parte dalla piazza principale e si imbocca la rampa, situata a fianco della Chiesa Parrocchiale. Dopo un breve tratto pianeggiante, che porta fuori dal centro abitato, si trascura la mulattiera che a sinistra porta verso il Colletto (Fasceo e Fontana dei Saviglioni) e si prosegue invece verso destra, su mulattiera ben evidente e pianeggiante. Si attraversa dapprima un vallone, per poi proseguire a mezzacosta in salita, tra gli uliveti. La mulattiera guadagna quota gradatamente inoltrandosi nella valle Para. Ci si inoltra, in falsopiano, nella parte bassa della valle del rio Careghin fino a guadagnarne il fondo; si risale per un breve tratto lungo il rio, quindi si guadagna il versante sinistro sui comodi tornanti della mulattiera,  infine si raggiunge la cresta della Serra Gatta. L'itinerario quindi si stacca dal crinale e prosegue sulla destra inoltrandosi decisamente nel vallone del rio della Gatta con tratto poco inclinato. La vegetazione si fa sempre più alta, man mano che ci si inoltra nel vallone. Superata una fascia caratterizzata da un imponente muro a secco, si giunge in breve sul fondo del rio della Gatta e lo si risale brevemente. Si risale poi il versante opposto fino alla Sella dei due Abegli (750m), sbucando sotto un stretta barriera di lecci. Dalla sella si scende in direzione est lungo un sentierino che raggiunge, dopo qualche minuto, una strada militare selciata che sale verso il monte Abegliotto in direzione di vasche di raccolta dell'acqua (facevano parte del grandioso sistema idrico allestito dai militari lungo la strada Camporosso-Gola di Gouta). A questo primo incrocio si svolta decisamente a sinistra e si prosegue in discesa fino alla strada carrozzabile sulla quale passa l'Alta Via dei Monti Liguri (708m, 5 min). Il Sentiero Balcone utilizza brevemente (800m) questo tracciato per continuare la discesa; in corrispondenza di uno slargo, presso i resti di un abbeveratoio (551m), si lascia la strada svoltando a sinistra per inoltrarsi nel bosco. Si scende comodamente su un versante non troppo ripido, aperto sull'ampio pianoro dei Campi Cunio, antica residenza di campagna dei Doria. Il sentiero, delimitato da pietre, a volte selciato, costeggia in piano questa antica proprietà spostandosi decisamente verso sud-ovest, attraversa un bosco in leggera discesa e raggiunge la grande mulattiera dell'Erisetta, una volta frequentatissima, che costituiva il collegamento principale fra Rocchetta, i presidi militari dell'Abeglio-Abegliotto e Trucco . A questo incrocio (20min) si svolta a sinistra e si continua la discesa su una mulattiera ben più ampia recentemente recuperata dall'abbandono; il tracciato compie una lunga traversata verso nord correndo quasi sempre sotto una fitta galleria verde, formata da lecci ed eriche fino in fondo al vallone sottostante la Sella dei due Abegli, in corrispondenza delle opere di captazione dell'acquedotto di Dolceacqua, in località detta Fonte Figorni (15 min). Si esce ora dalla galleria vegetale; la mulattiera costeggia una balza rocciosa che immette in un bosco arioso di pini d'Aleppo, ginepri e corbezzoli. Si continua la discesa con comodi tornanti facendo attenzione ai bivi. Nell'ultimo tratto il sentiero diviene più stretto e ripido e, dopo aver attraversato un'asse torrentizia, risale per sbucare su una pista sterrata (12 min). Si sale ancora a sinistra e, in piano, ci si immette su una strada bianca che si deve seguire per circa 1km; quando si giunge in vista dell'abitato di Rocchetta, si esce dalla pista a destra per immettersi su un sentiero che scende alla carrozzabile (20 min).

2° GIORNO: ROCCHETTA NERVINA – APRICALE
dislivello in salita 850 m / in discesa 780 m –  tempo di percorrenza 5 h
Dal parcheggio di fronte al Comune, si raggiunge la fontana in prossimità del ponte sul Barbaira, si attraversa il borgo in direzione Sud, si attraversa la strada che fa da circonvallazione al paese, alcuni orti ed infine il torrente Oggia; si costeggia il corso d'acqua per deviare dopo circa 200 m verso Est, lungo un piccolo immissario. Si sale fino a raggiungere una pista sterrata e poco dopo si imbocca a sinistra una stradina privata priva di segnaletica. Dopo qualche tornante la si abbandona e si imbocca, sulla destra, la mulattiera che si inoltra dapprima nel bosco fitto e poi prosegue su un crinale panoramico e soleggiato caratterizzato da macchia bassa dagli intensi profumi mediterranei. Suggestivi gli scorci su Rocchetta posta alla confluenza di 2 torrenti. Seguendo la comoda mulattiera in ambiente selvaggio, si raggiunge lo spartiacque con la Valle Nervia sul crinale del monte Morgi a quota 740 metri, punto più alto della tappa, e lo si segue verso Sud, camminando in mezzo alle ginestre, al timo e al cisto. Una bella strada militare conduce nuovamente alla mulattiera che si stacca (sulla destra) e scende rapidamente il versante di monte Olivastro.Raggiunta la cappella Marra (580m), si attraversa nuovamente la pista  (attenzione alla segnaletica), si prende una diramazione a sinistra (bisogna sorpassare una catena che segnala una proprietà privata) e immediatamente dopo si riprende, sulla destra, il sentiero. La discesa prosegue attraverso vigneti e terrazze ad uliveto; la pista viene attraversata più volte, ma l'itinerario resta sempre sul filo del crinale. Ampie vedute su tutta la Val Nervia, punteggiata dai suoi paesini posti in posizione rilevata. Giunti a Isolabona, si raggiunge il centro storico. Si prosegue a lato della chiesa e si raggiunge la strada per Apricale. La mulattiera parte subito dopo, a sinistra. Essa procede parallela alla strada carrozzabile, costeggiando dapprima fasce coltivate e inoltrandosi poi in mezzo alla macchia mediterranea fino a quando, ad una svolta del sentiero, appare finalmente il paese di Apricale, adagiato sul crinale. Subito dopo, si raggiunge la provinciale; la si segue per circa 200 m e si imbocca nuovamente il vecchio tracciato che scende fino ad una zona suggestiva. Si costeggiano i vecchi lavatoi e poco oltre, al di là del ponte immersa nel verde, si trova la Chiesa degli Angeli. Per raggiungere il centro storico, proseguire verso la provinciale, attraversarla ed imboccare la via Garibaldi che conduce sulla piazza del paese.

3° GIORNO: APRICALE – BAIARDO
dislivello in salita 900 m / in discesa 330 m –  tempo di percorrenza 5 h 30’
Dal viale alberato che costeggia il centro storico, si imbocca l'ampio sentiero segnalato che scende verso il rio Merdanzo, attraversando fasce non più coltivate. In prossimità del torrente, ci si imbatte nei resti dell'antico mulino, oggi soffocato dalle piante infestanti, si traversa quindi il torrente su un bel ponte in pietra e si inizia la risalita sull'altro versante, quello di Perinaldo. Il paesaggio cambia completamente: si è su un versante all'ombra, ricoperto da un fitto bosco di lecci; la mulattiera risale il pendio con ampi e comodi tornanti, su un largo selciato ancora intatto. Dopo il boschetto la mulattiera prosegue abbastanza ripida lungo le vigne a terrazza per poi rientrare nel bosco di lecci, roverelle, castagni e noccioli. Una lunga traversata verso destra permette di godere un magnifico panorama su Apricale. In breve si giunge ad una pista in cemento che conduce alle porte di Perinaldo; villini, orti, coltivazioni e, fasce abbandonate circondano il borgo arroccato, di cui si vede solo il severo perimetro in pietra. Perinaldo è un paese di crinale e l'abitato si snoda lungo la via che lo attraversa. Dalla piazzetta che fa da capolinea alla corriera ci si dirige verso est e raggiunto il cartello segaletico in legno si seguono le indicazioni per il Colle Termini. Dapprima bisogna districarsi fra le case, ma in pochi minuti si giunge all'inizio vero e proprio della mulattiera, poco visibile e non segnalata, a sinistra di una marcata pista sterrata. Si procede fra fasce abbandonate e poi nel bosco misto di pini, lecci e roverelle. Il selciato, quasi sempre presente con una pavimentazione a blocchi massicci e regolari, è delimitato ai bordi da erica arborea e corbezzolo; a terra l'abbondante muschio testimonia del fresco di questo versante. Man mano che si sale, il panorama si fa più ampio su Baiardo, adagiato su un contrafforte del monte Bignone e, alle spalle, sulla catena dei monti della Valle delle Meraviglie. La mulattiera si avvicina al crinale e lo scavalca in diversi punti; il passaggio di versante è segnato ogni volta dal mutamento della vegetazione: a nord la foresta mista di sempreverdi e caducifoglie, l'erica, il corbezzolo, il muschio, l'agrifoglio; a sud la macchia scintillante e lucida di lecci con il sottobosco di cisto, ginestre; in lontananza il mare. Si giunge infine alla diroccata chiesetta di San Pancrazio (825m). Si affronta ora il tratto più impegnativo di tutto il tragitto, in quanto la salita si fa più erta; in breve comunque si giunge al Colle Termini di Perinaldo (960m). Al Colle si abbandona la mulattiera che scende a San Romolo e si segue a sinistra il crinale, fino ad intercettare uno sterrato che giunge fino a Baiardo, lasciando intravedere a tratti porzioni dell'antico selciato (2h circa da Colle Termini di Perinaldo).



 


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Kommentare (11)


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Francesco hat gesagt: Che spettacolo!!!!
Gesendet am 3. November 2011 um 15:49
Bravi bravi bravissimi!!!!
Scusate se ho guardato prime le foto,ho tentato di leggere Vs. relazioni ma,non sono abbastanza immedesimato nella parte, tentero' qs. sera a casa , magari con un sottofondo musicale di Kenny G.

patripoli hat gesagt: RE: Che spettacolo!!!!
Gesendet am 3. November 2011 um 20:47
Ci vuole una bella costanza per mettersi a leggere le nostre lunghissime relazioni!
Magari con il sottofondo musicale....


Luca_P hat gesagt: Bravissimi
Gesendet am 3. November 2011 um 18:24
Che bel giro, che immagini ragazzi...!
Complimenti a tutti, ciao Luca

patripoli hat gesagt: RE:Bravissimi
Gesendet am 3. November 2011 um 20:48
Grazie Luca!
Anche tu però non scherzi......

davidgnomo hat gesagt: noi pensionati
Gesendet am 4. November 2011 um 13:01
il nervosismo lievitato nel negozio non ha toccato noi pensionati che ormai ci stiamo abituando, fortunatamente però siamo abituati anche a voi lavoratori. ciao stammi bene Patri.

patripoli hat gesagt: RE:noi pensionati
Gesendet am 4. November 2011 um 14:02
Bella la vita da pensionati, che non si lasciano scalfire da nulla!
Ancora per poco (spero.....!!!!!) e poi anch'io sarò dei vostri.
Un caro saluto.
Patrizia

grandemago hat gesagt: RE:noi pensionati
Gesendet am 4. November 2011 um 14:57
Temo che in futuro la parola "pensione" verrà cancellata dal dizionario........ammenochè i nostri giovani la smettano di passare la vita attaccati a cellulari, i-pad.....pod o come cacchio si chiamino e cancellino i ladri e i papponi della finanza dalla faccia della terra!

In ogni modo ti aspettiamo con piacere......senza farci scalfire!
Ciao


lebowski hat gesagt: RE:noi pensionati
Gesendet am 4. November 2011 um 15:09
...perchè la danno ancora la pensione?
per cancellare i ladri e i papponi dalla terra ci vorrebbe superman, purtroppo è solo un fumetto...!!!

ciao e complimenti per la bella escursione "mediterranea"

grandemago hat gesagt: RE:noi pensionati
Gesendet am 4. November 2011 um 15:28
.......vado subito a controllare sul cc se mi è arrivata!

Ciao, piacerebbe averti con noi alla prossima "mediterranea"

skiboy1969 hat gesagt: the other Liguria
Gesendet am 5. November 2011 um 08:16
Bravi!!! Zumthor ne sarà felice!!!
e complimenti per la scarpinata!
Marco

grandemago hat gesagt: RE:the other Liguria....and other people
Gesendet am 5. November 2011 um 11:35
Almeno qualcuno leggerà la descrizione.....io non l'ho fatto, mi sono limitato al "copia-incolla"-
Ciao,
Aldo


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