Pizzo Arera, 2512 m.

10 settembre 2011: Pizzo Arera.
Terza delle quattro cime della zona fatte in passato con Maurizio M, e su cui adesso stiamo risalendo.
L' Arera è stata la prima, il 21 agosto 1986, non più ripetuta; e adesso, dopo tanto tempo, non ho più alcun ricordo di quella gita; è stato come salirci per la prima volta.
Arriviamo al Rifugio Saba per una stradina ripida dove spesso bisogna usare la prima; il parcheggio è semivuoto, ed il rifugio è chiuso.
Iniziamo la salita lungo il ripido sentiero che in 1 ora ci porta al Rifugio Capanna 2000.
Breve sosta per mangiare qualcosa e un caffé, quindi ripartiamo per la cima.
Il sentiero inizia subito ripido sulla cresta erbosa, facendoci guadagnare rapidamente quota anche andando con calma.
In seguito il sentiero attraversa una zona di rocce e sfasciumi dove bisogna fare attenzione ai bolli per non perderli, poi finalmente un breve tratto in piano.
Si entra in un canalone ghiaioso scendendolo per pochi metri, poi sulla sinistra si trova l'unico tratto un po' impegnativo della salita: un canalino attrezzato con una vecchia scaletta traballante ed alcune catene.
Superato questo punto, sempre facendo attenzione ai bolli, salendo ripidamente tra rocce e sfasciumi si arrive sulla cima, 1 h 30 minuti dal Capanna 2000.
Siamo soli, ma in pochi minuti arrivano parecchi escursionisti, sia dalla nostra direzione che da Valcanale.
Purtroppo arrivano anche le nuvole, ed il panorama che speravo di ammirare non si mostra alla nostra vista.
Dopo un po' ripartiamo per il ritorno; scendere su questi sfasciumi lo troviamo più faticoso della salita, però andando con calma, e qualche imprecazione da parte di Maurizio, arriviamo al Capanna 2000 senza problemi, in 1 h 15 minuti.
Lunga sosta per il pranzo e per riposarci; Maurizio, che non và più molto spesso in montagna, comincia a sentire la stanchezza.
Ritorno al parcheggio lungo la stradina; ora il sole esce dalle nuvole e comincia a martellarci, ma il percorso è breve, in 1 ora siamo all'auto.
Ora ci manca di tornare alla Cima di Menna ...
Ciao
Stefano